Ass. Operatori Turistici: "Non bisogna deludere le aspettative dei turisti"

Agropoli. Le spiagge tornano a splendere anche se in ritardo

Un giugno quasi da dimenticare per la balneazione, con Trentova ricoperta dalle alghe e il litorale di San Marco chiuso per i lavori di ripascimento del litorale.

Attualità
Cilento domenica 25 giugno 2017
di Enrico Serrapede
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Litorale San Marco prima (2015) e dopo (2017) © Enrico Serrapede

Non era stato un bel momento per l’amministrazione della città di Agropoli quando per settimane si sono susseguite le polemiche di cittadini, commercianti, albergatori, operatori turistici e turisti. Un giugno quasi da dimenticare per la balneazione, con Trentova ricoperta dalle alghe e il litorale di San Marco chiuso per i lavori di ripascimento del litorale. Problemi, inutile nascondersi, di una gravità assoluta per la città di Agropoli che delle spiagge fa il suo punto forte per la stagione turistica. Molte, come detto, le lamentele: “Senza entrare nel merito dell’utilità o meno dell’intervento attualmente in corso sulla spiaggia di San Marco, sarebbe stato auspicabile un’anticipazione dello stesso così da non arrecare spiacevoli conseguenze sul turismo di giugno – aveva scritto l’Ass. Operatori Turistici Agropoli - Sono tanti i turisti, soprattutto stranieri, che prediligono questo momento dell’anno per visitare Agropoli e il Cilento e si deve fare in modo che siano invogliati a tornare e non a rimanere delusi. Chi sceglie un soggiorno sul Lungomare San Marco lo fa quasi sempre perché permette di raggiungere le spiagge a piedi e senza spostarsi in auto. Costringere queste persone ad andare a Trentova equivale a deludere le loro aspettative di vacanza”. La situazione fortunatamente si è risolta anche se solo a dieci giorni dal mese di Luglio, quindi nel bel mezzo della stagione turistico-balneare. La spiaggia di San Marco adesso si presenta quasi raddoppiata rispetto alla stagione scorsa e triplicata in confronto a dieci anni fa. Il lavoro è stato perfetto, forse tardivo, ma su questo si è espresso lo stesso neo sindaco Coppola: “Non ci sono altri periodi dell’anno nei quali le operazioni possono essere eseguite. Ricordiamo che i lavori in questione consistevano in una manutenzione della barriera soffolta esistente, lungo tutta la lunghezza dello spazio acqueo antistante l’arenile e nel ripascimento dell’intero tratto di spiaggia, di 1,6 km, caricando la sabbia utile subito dietro la barriera. Operare in mesi diversi da maggio e giugno significa fare i conti con mareggiate e maree che renderebbero difficoltose le operazioni in mare, per il pontone della ditta esecutrice, e vano il ripascimento”. Coppola poi chiude elogiando l’intervento: “I benefici dell’intervento sono sotto gli occhi di tutti la spiaggia è raddoppiata rispetto al passato e questo stato di cose costituirà un beneficio, a lungo termine, non solo per residenti e turisti, ma anche per gli operatori turistici”. Le parole del sindaco sono veritiere soprattutto nell’ultima parte, quando parla di benefici evidenti. Toccherà adesso al controllo, però, perché sono molte le situazioni spiacevoli già registrare nel 2016. Su tutte la vendita ambulante e la “prenotazione abusiva”. Ma meglio spiegarsi bene, soprattutto per l’ultimo caso. Avviene, in pratica, con una prassi vergognosa, la prenotazione del posto in spiaggia tramite ombrellone. I bagnanti lasciano sul litorale il proprio ombrellone durante la notte come “prenotazione” per il giorno successivo. In molti nel 2016 avevano chiesto l’intervento dei vigili urbani, stesso discorso per i venditori ambulanti, ma gli stessi non erano mai intervenuti scatenando un malcontento generale. Chiuso il discorso San Marco è giusto occuparsi di Trentova dove, anche lì, dopo settimane di disagi la situazione sembrerebbe essere tornata quasi alla normalità soprattutto grazie al forte vento degli ultimi giorni. Gran parte della posidonia, infatti, si è allontana dal bagnasciuga rendendo nuovamente di facile fruizione la balneazione. Inutile dire che anche in questo caso non sono mancate le polemiche: “Avete fatto le elezioni, adesso ridateci le nostre spiagge”, aveva scritto qualche cittadino sui social network, chiaramente seccato dalle situazioni di disagio. Quel cittadino, come tanti altri, è stato accontentato, ora però inizia il lavoro di manutenzione e di quello dovrà farsi carico anche la cittadinanza e i turistici tramite un comportamento civile e decoroso.

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