Quando i leghisti scrivevano "vietato l'ingresso ai cani e ai meridionali"

Ius Soli

Il passaggio da baluardi della Padania a quello di difensore dei sacri confini italiani disegnati dal Risorgimento è stata una piroetta degna di un vero acrobata...

Attualità
Cilento domenica 09 luglio 2017
di MONCIL
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Torino anni '70 © web


"Siccome chi è cittadino italiano è anche Europeo, è necessario che il problema del diritto di cittadinanza lo si risolva a livello di EU". È questo l'ultimo stratagemma inventato dai "sovranisti padroni a casa nostra" per rinviare "Sine Die" il problema di decine di migliaia di uomini, donne e bambini nati, cresciuti e formati in Italia senza diritto di cittadinanza.

Sono proprio i più decisi oppositori ad un'Europa "regolatrice" (moneta unica, regolamento bancario, qualità degli alimenti, gestione dei rifugiati ...) ad invocare il trasferimento di sovranità sullo specifico argomento. In fondo, come non ricordare che tra loro c'è Il principe del separatismo di casa nostra che si è formato al grido di "il Nord ai Padani" e gli altri si arrangino.

Il passaggio da baluardi della Padania a quello di difensore dei sacri confini italiani disegnati dal Risorgimento è stata una piroetta degna di un vero acrobata; Nessuno può dimenticare le scritte contro i Meridionali trasferitisi al Nord per andare ad occupare i posti, prima nella fabbriche e poi nella pubblica amministrazione, non apprezzati dagli "indigeni".

In questi giorni ha fatto scalpore un manifesto con cui il titolare di un ristorante di Treviso annunciava che nel suo locale lavorano solo "Italiani". Alla mente sono tornati quei cartelli affissi davanti ai bar di alcune città del Nord che, nei tempi andati, precludevano l'ingresso ai "cani e meridionali".

infine, non è possibile tacere che anche i 5 stelle hanno deciso di votare contro la proposta di legge sullo "Ius Soli" con la motivazione che è un "pastrocchio". Sarebbe interessante vedere come l'avrebbero scritto loro un disegno di legge chiaro e definitivo invece del "ci sono altri problemi che vengono prima."

Ma c'è anche un altro aspetto da sottolineare. Come la mettiamo con i milioni di nostri connazionali che vivono fuori dal patrio suolo che, figli degli emigranti di varie generazioni si trovassero di fronte all'"editto" simile a quello che hanno in mente i "sovranisti" di casa nostra? In fondo, si tratterebbe di restituire il "pan per focaccia?"

Ma si sa, i nostri sono partiti in altre epoche e, soprattutto, sono stati attenti a scegliere stati più rispettosi degli "Esseri Umani". Dopo tutto, siamo stati bravi a concedere loro la cittadinanza italiana e perfino a farli votare per scegliere i nostri parlamentari senza nemmeno versare una lira di tasse grazie allo Ius Sanguinis, cioè aventi almeno un genitore italiano anche se nati in altri stati.

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