Riceviamo e pubblichiamo

Lettera a Martino Marino da parte della sorella

Caro Martino, sono tua sorella, mi toglierei anche il pane per contribuire alla ricerca della verità

Cronaca
Cilento domenica 02 luglio 2017
di La Redazione
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Lettera a Martino Marino © unico

Caro Martino,

te ne sei andato a causa dell’incidente del 3 agosto del 2016, in circostanze ancora a noi sconosciute.

Eri un amore di ragazzo che si faceva voler bene da tutti.

Gli stessi che sono in attesa di notizie in merito alla vicenda giudiziaria tesa ad accertare le responsabilità della tua morte. Abbiamo voglia di verità che ancora latita dopo quasi un anno di indagini: sembra che la verità sia vicina, ma non è così!
In tribunale, nell’udienza, con rito abbreviato, del 20 giugno 2017 davanti al giudice Donatella Mancini, ti ho sentito vicino a me e “insieme” abbiamo sentito i vari interventi.

Penso che con il nostro legale, Avv. Martino Melchionda abbia analizzato e rappresentato i fatti in modo esauriente. Spero che finisca questa fase di incertezza e siamo in attesa di capire cosa succederà e a chi sarà attribuita la responsabilità per la superficialità con cui è stata affrontata la situazione pericolosa che ti hanno visto protagonista nell’affrontare una situazione e assolvere un compito che era di altri.

I medici hanno studiato e presentato la loro relazione in merito. Ora mi auguro che le autorità agiscano in modo determinato e con giustizia. Questo per far si che i tuoi amati figli, e quella piccola Greta figlia di Walter, durante il loro percorso di crescita che dovranno affrontare senza di te, che hanno sito cambiata la loro vita, possano un giorno dire la giustizia ha fatto il suo “giusto” corso.

Solo così i tuoi giovani “eredi” potranno continuare a credere negli ideali della nazione in cui sono nati, stanno crescendo e vivranno la loro vita.

Caro Martino, sono tua sorella, mi toglierei anche il pane per contribuire alla ricerca della verità. Ecco perché, dolce amore nostro, puoi stare tranquillo, perché non ci rassegneremo a porre fine a questa storia senza verità che la verità venga accertata. Abbiamo subito una tragedia, che ha cambiato tutti noi riempiendo la nostra vita in un’angoscia che ci opprime.
Pertanto, chiederò allo Stato Italiano il massimo rigore nell’accertare i fatti e la giusta condanna per i responsabili della tua infelice e tragica morte.

Un bacio da tua sorella Martina

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