Incidete Campiglia

Diego Campiglia, dopo un incidente stradale, si lancia nel vuoto dal ponte Valiterno della SP 11

Per recuperarlo i Vigili del fuoco si sono calati nel dirupo e dopo aver imbracato il cadavere l’hanno tirato con l’ausilio di corde al livello della strada

Cronaca
Cilento lunedì 07 maggio 2018
di Bartolo Scandizzo
Immagine non disponibile
Diego Campiglia © n.c.

Si è conclusa in un crepaccio sotto il ponte Valiterno la vita di Diego Campiglia un uomo di 35 anni di Sala Consilina coinvolto in un incidente stradale sulla SP 11 che collega l’Alta Valle del Calore a Teggiano. L’uomo percorreva su un auto la provinciale del Passo del Corticato quando tamponava un altro veicolo, un’Alfa Romeo con due persone a bordo: marito e moglie. Immediatamente dopo l’incidete Campiglia, in stato confusionale, si è dileguato nella boscaglia facendo perdere le proprie tracce. L’autista dell’Alfa ha avvertito di carabinieri che sono accorsi sul posto con i mezzi di soccorso che hanno trasportato la coppia al pronto soccorso. Intanto, Campiglia vagava nei boschi che costeggiano la strada evidentemente turbato dal fatto di aver provocato un incidente di cui non aveva, però, la consapevolezza della gravità né rispetto al danno provocato al mezzo né alle persone che erano nell’abitacolo dell’auto tamponata. Con questa idea che lo martellava nella testa ha continuato a vagare durante tutta la notte mentre gli uomini accorsi sul posto sia carabinieri sia operai della comunità montana Calore Salernitano avevano sospeso le ricerche per l’impossibilità di seguire tracce nell’oscurità che era calata. All’alba le ricerche sono riprese in modo sistematico e il corpo dell’uomo è stato trovato senza vita nella scarpata sotto il ponte Valiterno. Per recuperarlo i Vigili del fuoco si sono calati nel dirupo e dopo aver imbracato il cadavere l’hanno tirato con l’ausilio di corde al livello della strada. La vita di un uomo di 35 anni si è persa e mai più ritrovata in un luogo dove la natura ancora prevale sul “logorio della vita moderna”. Infatti, la sella del Corticato che separa la catena del Cervati da quella degli Albunri è un posto che in primavera si colora del giallo delle ginestre che emanano un profumo intenso. Il monte Motola che sovrasta tutta l’area si è appena rivestito del verde delle faggete che lo abitano fino a 1500 metri per poi diradarsi in cespugli. Diego, con la sua fuga verso l’ignoto ha, inconsapevolmente, trovato un luogo unico per lasciarsi andare nell’al di là.

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