Racconti, interviste e curiosità dal Festival più importante per Truffaut

Mangiare, bere, raccontare storie

​I primi giorni al Giffoni Film Festival sono un’incredibile magia...

Cultura
Cilento sabato 22 luglio 2017
di Lucrezia Romussi
Immagine non disponibile
Julienne Moore © GFF

I primi giorni al Giffoni Film Festival sono un’incredibile magia. Direttore appassionato, flash delle machine fotografiche, musiche per il blu carpet, giornalisti alla ricerca dello scoop perfetto, giurati preparatissimi, organizzatori diligenti, pubblico caloroso e bodyguard giustamente severi creano un’incredibile magica atmosfera che alimenta lo spirito di chi vi prende parte. Dominano le emozioni positive, la passione per l’arte, lo spirito di condivisione e l’amore assoluto verso la cinematografia. Tra ospiti internazionali, stars del cinema e ragazzi, provenienti da tutto il mondo, trascorrono le giornate che sembrano essere il manifesto della magia presente nel reale. Durante la mattina del primo giorno, ho avuto la possibilità di apprezzare la proiezione del film ‘’Weirdos ‘’ (in italiano Strano)’’. La pellicola racconta il viaggio verso Toronto di un adolescente, Kit, nel quale il protagonista scoprirà la sua vera personalità. A seguire, i giurati intervengono in un impegnato dibattito in cui si susseguono a ritmo incalzante domande e risposte. Del film vengono molto apprezzati la regia, la tecnica narrativa e la trama. L’applauso finale in sala è coeso. Il coordinatore del gruppo di ragazzi +16, al termine del dibattito, pronuncia: ‘’Mangiare, bere e raccontare storie’’, sostenendo che la narrazione di vicende provenienti esclusivamente dalla propria fantasia rappresenta una forza indispensabile per ogni essere umano. Nel pomeriggio, invece, giunge al Giffoni Film Festival un’attrice italiana che porta il cinema nazionale nel mondo: Jasmine Trinca. La star si concede professionalmente alle domande dei giornalisti e agli scatti dei fotografi, dialoga gentilmente con i giurati e, infine, firma attentamente decine di autografi a fans che l’attendono dall’alba. Durante il secondo giorno, ascolto, innanzitutto, le toccanti parole del direttore Claudio Gubitosi: ‘’Ragazzi, benvenuti alla quarantasettesima edizione del Giffoni Film Festival. Dico solamente che vi voglio bene. Qui, bisogna avere tanta passione, tanta energia e soprattutto tanto amore. Ogni giorno proverete emozioni diverse godetevele tutte e divertitevi buon Giffoni’’. Assito, poi, alla visione di un altro film in concorso ‘’The Inland Road’’(in italiano ‘’Nella strada dell’entroterra’’). Il personaggio principale della pellicola è Tia, una ragazza sedicenne, che approfitterà di un evento drammatico e triste per riacquisire la sua vera essenza, con il fine di diventare un’adolescente prima e, un’adulta poi, intelligente e determinata. A fine visione sale sul palco, accompagnata dalla figlia (giovane interprete del film), Jackie van Beek: la regista. La sala, con poltrone rosso fuoco, si infiamma di accesi commenti positivi: vengono evidenziati soprattutto il senso di solitudine, la continua ripetizione di immagini contenenti l’acqua, simbolo di sollievo morale, le focalizzazioni principali del film cioè l’amore e l’amicizia e, infine, l’evoluzione di Tia nel corso della storia. Nel pomeriggio, sfilano sul blue carpet: Mika e Margherita Buy. I due ospiti si mostrano molto disponibili verso le platee. Ridono e scherzano contenti di essere al più importante al mondo festival di cinema per ragazzi. Il pubblico si manifesta caloroso e vivace. Mika risponde alle domande con schiettezza svelando anche particolari inediti ed entusiasmanti, sulla sua vita privata. Margherita Buy, invece, dona preziosi insegnamenti ai giovani uditori sostenendo che i sogni sono essenziali nella vita di ognuno. Ecco perché è necessario seguirli, senza lasciarsi rendere apatici dai cellulari. Durante il terzo giorno, assisto alla proiezione del film ‘’Do it- Right-de toutes mes forces’’ (in italiano “Forza di volontà’’). Il protagonista è Nassim un ragazzo che deve affrontare la dolorosa morte della madre. Questo terribile episodio, porterà profondi e immutabili cambiamenti nella vita dell’adolescente, che tuttavia, riuscirà a reagire alla sofferenza mostrando molta forza d’animo. Dopo l'osservazione, la sala compie una standing ovation che dura per più di quindici minuti: il giudizio è unanime, il film è meraviglioso. Il regista Chad Chenouga ringrazia il pubblico calorosamente e rivela che la pellicola è autobiografica. Durante, il pomeriggio, invece, interviene la grande attrice vincitrice del premio Oscar: Julienne Moore. La star internazionale è davvero simpatica. Nell’ incontro con i giurati, che si svolge, interamente in lingua inglese, le vengono poste domande diverse tra loro, tutte, però, ben strutturate e motivate da una profonda ammirazione verso quella che è una tra le migliori attrici contemporanee. I primi giorni sono trascorsi velocemente, ma sono certa di poter continuare ad assaporare l’intera magia del Giffoni Film Festival, sino al termine.

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