Gli esordi, i consigli e gli aneddoti

Margherita Buy si confessa

Margherita Buy si confessa ai microfoni di Unico il Settimanale in occasione del Giffoni Film Festival

Cultura
Cilento lunedì 07 agosto 2017
di Lucrezia Romussi
Immagine non disponibile
Margherita Buy © unico

In sala Trouffaut l'intera magia del Giffoni Film Festival si é moltiplicata attraverso le parole dolci, soavi, leggiadre dell’attrice, per eccellenza, colei che magistralmente diffonde il cinema italiano nel mondo. Interprete in più di settanta film, detiene il record per il maggior numero di vittorie e di nomination ai David di Donatello essendo stata nominata ben 16 volte, ha meritato cinque vittorie come attrice protagonista e 2 come non protagonista. Donna pluri premiata ai Nastri d'Argento con 15 nomination delle quali 7 si sono trasformate in vincite, ha ricevuto il premio alla carriera in occasione del Festival de Cine Italiano de Madrid. Forse, i più appassionati di cinema, avranno intuito che si tratta dell’immensa Margherita Buy.

Cosa si sente di consigliare ai ragazzi che sognano di fare il suo stesso lavoro?

‘’Innanzitutto, ritengo che se una persona si sente portata per un determinato mestiere sia a metà del percorso, quindi, secondo me chi crede in un sogno è già a un buon punto, poi, ovviamente, bisogna studiare tanto anche perché con lo studio ci si sente, in un certo senso, protetti, quindi, più forti. ’’

Nella sua carriera ha lavorato in diverse occasioni con Nanni Moretti com’è stato recitare nei suoi film?

‘’Penso, innanzitutto, che bisognerebbe dichiarare Nanni Moretti patrimonio della nazione. Di contro, però, dico che è una persona molto faticosa professionalmente parlando. Comunque, è stato per me un grande onore recitare in alcuni suoi film’’.

In questi anni ha interpretato diversi ruoli, passando da film drammatici a riprese comiche, tra questi si deve, doverosamente citare, il ‘’Caimano’’, una pellicola complessa, nella quale, assume un ruolo molto difficile. Cosa si sente di esprimere a riguardo?

‘’Nel Caimano’’ ho recitato una parte che a non tutte le persone piaceva, però se tornassi indietro, rifarei, assolutamente, quel film’’.

Di solito riguarda i film in cui recita?

‘‘Di solito, se non sono proprio costretta, non guardo i film in cui recito, perché ho paura del giudizio che do a me stessa, sempre piuttosto critico. Però, più in generale, penso che se si è sinceri con il proprio io il giudizio degli altri è importante ma non troppo’’.

Come si comporta quando affronta un nuovo film?

‘’In un primo tempo, mi immergo completamente nella trama e successivamente studio per cercare di assomigliare il più possibile al personaggio, questa è una tra le parti del mio lavoro che preferisco’’.

Che rapporto ha con la critica cinematografica?

‘’All’inizio della mia carriera vedevo il critico cinematografico come un professore assoluto, oggi, purtroppo sono diventati un po’ tutti critici, infatti, grazie al web chiunque può esprime giudizi anche chi non ha gli strumenti necessari per farlo, nonostante questo, penso che anche il critico professionista possa prendere degli abbagli ma comunque tutt’ora cerco di avere un confronto con loro, anche se rispetto a qualche anno fa presto meno attenzione ai loro commenti, perché alla fine il critico più importante è, senza dubbio, il pubblico. Ritengo, infine, che ci sia una grande superficialità nel giudicare un film: si riflette solo su quello che trapela all’esterno e non ci si rende conto di tutto il lavoro che c’è dietro. ‘’

Dove ha studiato per diventare la grande attrice di oggi?

‘’Ho intrapreso il percorso di studio dell’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico. Questo cammino mi ha dato davvero tanto, infatti, mi sento di consigliare la scuola a chiunque sogni di fare l’attore, il regista o altri lavori simili’’.

Esiste un metodo con cui ogni regista si rivolge a un attore per farsi che interpreti un personaggio al meglio?

‘’Ogni regista ha un proprio metodo di relazionarsi con l’attore per farlo avvicinare al personaggio, nel migliore dei modi, quindi, non esiste un procedimento standard che viene usato da tutti, incondizionatamente. ’’

Qual’ è, secondo lei, la qualità cardine che dimostra la vera bravura dell’attore?

‘’Secondo me se è un attore è bravo lo si può notare in tanti modi, ma la vera qualità che deve possedere è quella di far dimenticare allo spettatore che sta recitando, chi è in grado di fare questo ha veramente una marcia in più rispetto agli altri. Poi, l’attore in pochi secondi deve essere in grado di rapire il pubblico e trascinarlo completamente dentro la storia, magari, sorprendendolo con gesti o, semplicemente, attraverso silenzi. Questo è davvero incredibile, quasi, una forma di magia. ’’

Le è mai accaduto, nel corso della sua carriera, di avere momenti di sconforto nei quali ha pensato di smettere con la recitazione?

‘’Nel corso della mia carriera ho avuto milioni di momenti terribili, in cui predominava lo sconforto. Infatti, molte volte, ho pensato di smettere. Tra questi, ricordo un periodo dove ero veramente distrutta e ho pensato seriamente di non continuare a fare l’attrice perché avevo paura di non esserne più in grado, poi, però mi ha chiamata il regista Giuseppe Piccioni dicendomi ‘’Vuoi fare la suora? ’’ e dopo una serie di dubbi ho accettato perché mi incuriosiva molto la sua sceneggiatura così è nato il film ‘’Fuori dal mondo. ’’ Comunque, ancora adesso, ogni cinque minuti, dico che sono vecchia e che dovrei smettere, però, alla fine cambio sempre idea. ’’

Quando ha deciso di intraprendere la carriera da attrice?

‘’Quando ho finito la scuola non sapevo cosa fare poi, un giorno, la zia mi ha consigliato di iscrivermi all’Accademia così ho deciso di provare ad entrare: il primo anno non ho superato il test d’ammissione, però l’anno dopo, riprovandoci, fortunatamente mi hanno presa. I tre anni alla d’Amico sono stati i più bella della mia vita’’

Ha avuto, anche modo di lavorare con Ferzan Ozpetek in un film impegnativo come ‘’Le fate ignoranti’’ cosa ricorda di questa esperienza?

‘’Quando ho recitato nel film ero all’inizio della mia gravidanza e ricordo che soprattutto nelle scene finali, dove la pancia iniziava ad essere più visibile, Ferzan mi riempiva di camicioni, affinché non si vedesse nulla perché se l’avessero saputo nessuno mi avrebbe assicurata. ’’

Quali sono i progetti odierni per Margherita Buy?

‘’ In questo periodo sto iniziando ad avvinarmi alle donne e, soprattutto, alle loro storie per condividerle anche sul grande schermo ’’.

Cosa ricorda sui suoi primi provini?

‘’Ricordo che gli esaminatori si contraddicevano continuamente, ad esempio, se per un casting ero troppo alta per l’altro ero troppo bassa e così via. ’’

Ha recitato, in maniera sublime, nel film ‘’I giorni dell'abbandono’’ nel quale veniva a conoscenza di un tradimento da parte di suo marito (Luca Zingaretti) come si comporterebbe se questo le accadesse nella vita reale?

‘’Nella vita reale se scoprissi un tradimento, non mi lascerei andare a sfuriate e scenate varie ma, semplicemente, me ne andrei. Di contro, però, provoco dicendo ‘’Chi l’ha detto che bisogna sempre essere limpidi? ’’

Ultimamente l’abbiamo vista sul grande schermo nel film di Maria Sole Tognazzi ‘’Io e lei’’ cosa si sente di dire su questo lavoro?

‘’Maria Sole ha voluto raccontare una storia d’amore semplice tra due donne che stanno insieme da anni e non si è soffermata sulle problematiche che questa relazione lesbica avrebbe potuto avere, questa, secondo me è stata una scelta molto interessante. Nel cinema, purtroppo, l’omosessualità femminile rispetto a quella maschile è raccontata meno forse perché viene vista con gli occhi degli uomini e questo è uno sbaglio enorme’’.

Recentemente gli spettatori hanno anche avuto modo di apprezzarla nel film ‘’Come diventare grandi senza genitori’’ secondo lei, questa pellicola, cosa vuole raccontare principalmente?

‘’Il film ‘’Come diventare grandi senza genitori’’ racconta la realtà dei genitori. Ad esempio, con mia figlia che ha 16 anni sono molto permissiva ma, in verità, non vorrei esserlo così tanto perché so di sbagagliare, infatti, per la formazione del carattere è meglio faticare un po’ di più per ottenere quello che si vuole’’.

Qual è il messaggio che vorrebbe fosse ascoltato dai giovani?

‘’Ai ragazzi dico: inseguite i sogni, ribellatevi a questo mondo che vi ha appiattiti con i cellulari, credete nei vostri obbiettivi, abbiate delle passioni. Non condividete tutto, tenente qualcosa per voi, a volte, infatti, i ricordi migliori sono custoditi nella nostra mente e non in un selfie.’’

Cosa succede quando finito il film, deve lasciare il personaggio che ha interpretato?

‘’Spesso, dopo aver interpretato un ruolo perdo, per un breve periodo, l’identità e quando riacquisisco completamente la mia personalità, ho tanti nuovi amici che sono tutti i personaggi che ho interpretato. ’’

Qual è il segreto per riuscire a interpretare sia ruoli drammatici sia ruoli comici?

‘’Credo che per riuscire a interpretare ruoli drammatici e ruoli comici sia molto valida questa regola: ‘’ Recitare nei film che fanno ridere in modo da far piangere e recitare nei film che fanno piangere in modo da far ridere. Infatti, se si vuole divertire il pubblico forzatamente non ci si riesce perché in una commedia non è il personaggio che deve far gioire ma la situazione, il protagonista, quindi, deve essere serio in un contesto comico. Invece, nel caso del dramma, non si deve esagerare con la pateticità altrimenti la storia non sarebbe credibile. Perciò, dico che sia nella commedia sia nella drammaticità è d’obbligo avere come fine ultimo la verità, l’unico modo affinché una scena sia davvero bella è che appaia il più vera possibile. ’’

In questi ultimi anni, ci sono purtroppo, sempre più casi di femminicidio cosa si sente di dire da donna e da personaggio pubblico?

‘’Io penso che bisogna tutelare le donne contro la violenza di ogni giorno. Ad esempio, tutte quelle che vorrebbero trasferirsi perché hanno un marito violento come fanno se non hanno il denaro a sufficienza? Ecco io credo che in questo senso servano necessariamente delle leggi che tutelino e proteggano le donne. La frase migliore, però, che dovrebbe essere ripetuta in eterno è: “ Basta con la violenza’’.

Al termine di questa gradevolissima chiacchierata, concludo con un modesto ringraziamento in rima:

Grazie a Margherita perché ha risposto alle domande sulla sua vita come se fosse un'amica. Grazie alle sue intelligenti considerazioni che ha rivelato agli ascoltatori presenti. Grazie davvero, per il suo comportamento sempre vero. Grazie

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I commenti degli utenti
  • Carozzi giovanna ha scritto il 20 agosto 2017 alle 10:14 :

    Margherita Buy , sempre superlativa nelle sue interpretazioni ... Rispondi a Carozzi giovanna

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