Da Gerusalemme a Santiago di Compostela passando per il Cilento e Roma

Il Cammino dimenticato tra il Cilento ed il Vallo di Diano

La presenza in moltissimi paesi del Cilento e del Vallo di Diano di resti di antichi luoghi di ristoro e di pernottamento per viandanti e pellegrini sono un’altra testimonianza dell’importanza del tratto dell’antica viabilità ...

Cultura
Cilento giovedì 30 novembre 2017
di Vito Gerardo Roberto
Immagine non disponibile
Chiesa di San Giovanni di Padula © n.c.

Sono moltissime le tracce storiche identificabili sul territorio di alcuni comuni del Cilento e del Vallo di Diano che potrebbero permettere la ricostruzione degli antichi percorsi utilizzati nel corso del medioevo da tanti viandanti che seguivano i tracciati dell’antica viabilità di epoca romana.

Un attento osservatore del territorio e delle tracce storiche, infatti, può riscontrare nel Vallo di Diano e nello specifico nei comuni di Monte San Giacomo e di Padula molti riferimenti ad antichi percorsi di pellegrini diretti verso la tomba di San Pietro in Roma e verso la tomba di Santiago de Compostela in Spagna.

Una prima traccia storica si può riscontrare nel nome del comune di Monte San Giacomo che conserva la riconoscenza verso il santo di Compostela.

Un’altra traccia storica presente nel Vallo di Diano della devozione verso Santiago di Compostela si può ammirare in una chiesetta privata situata nel comune di Padula presso l’eremo di San Michele alle Grottelle.

Nel santuario rupestre di San Michele alle Grottelle, infatti, è presente una testimonianza pittorica di tipo devozionale della fine del sec. XIV dedicata a San Giacomo di Compostela.

Gli affreschi presenti nel ciclo pittorico sono stupendi e ben conservati.

Nell’edicola votiva sono presenti raffigurazioni di Santiago di Compostela e scene di alcuni suoi miracoli.

Gli affreschi, creati in onore del famoso santo di Compostela, testimoniano l‘importanza dell’insediamento rupestre dedicato a San Michele quale possibile meta intermedia di passaggio di antichi pellegrini diretti verso santuari più importanti.

La grotta-santuario, che custodisce il ciclo degli affreschi dedicati a miracoli del famoso santo del cammino di Santiago de Compostela, è poco distante dalla Certosa di Padula (35 minuti a piedi) ed è raggiungibile attraversando un percorso non molto tortuoso.

Occorre, inoltre, ricordare che la chiesetta rupestre di San Michele alle Grottelle sorge molto vicina al luogo in cui è stata edificata l’antica città di origine lucana “Civitas Consilinum”.

La presenza in moltissimi paesi del Cilento e del Vallo di Diano di resti di antichi luoghi di ristoro e di pernottamento per viandanti e pellegrini sono un’altra testimonianza dell’importanza del tratto dell’antica viabilità che dal Cilento, seguendo il tracciato dell’antica viabilità romana, si dirigeva verso il Vallo di Diano.

Con molte probabilità l’antico tracciato che percorrevano i pellegrini nel Cilento attraversava il territorio del comune di Piaggine, raggiungeva il Vallo di Diano nel comune di Monte San Giacomo e Sassano e, poi, continuava il suo percorso fino al comune di Padula per poi confluire su antiche arterie viarie più famose lungo le direttrici verso Roma e, seguendo la via Francigena, verso Santiago de Compostela in Spagna.

Ora occorre che le istituzioni locali e che gli studiosi riscoprano gli affreschi della chiesetta di San Michele alle Grotelle e che vengano finanziate ricerche storiche che servano a ricostruire sul territorio (storicamente e fisicamente) tutto l’antico tracciato e la sentieristica esistente tra i comuni cilentani ed i comuni di Monte San Giacomo, Sassano e Padula al fine di poter consegnare agli appassionati di trekking storico ed agli operatori turistici un antico percorso pieno di fascino e di storia tra il Cilento ed il Vallo di Diano.

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