I due Infiniti, l’Immenso e l’Immensamente Piccolo

Rievocazione cilentana, con lacerante nostalgia: ‘poesiola crepuscolare’ (1976, Agropoli)

Gauss, il più grande matematico di sempre, sviluppò una linea di pensiero affine a quella d’un illustre predecessore, Aristotele

Cultura
Cilento sabato 16 giugno 2018
di Giuffrida Farina
Immagine non disponibile
Mosè Bianchi Paolo e Francesca (1877) Acquerello e oro su carta Galleria GAM © n. c.

Durante il rituale pranzo successivo ad una cerimonia nuziale, in un locale di una ‘Perla del Cilento’, Agropoli (luglio 1976), immaginai di eseguire alcuni disegnini da inserire all’interno di alcuni pensierini ‘crepuscolari’ che mi balenarono; realizzai l’elaborazione (la rivedo, con lacerante nostalgia, comune a tutti noi che rievochiamo i 20 anni) qualche giorno dopo, intitolandola: ‘Sfiorando l’infinito’. “Anna in cuore/ porto/dolore,tanto dolore/e sprazzi/di gioia/che tu mi infondi./ Piccolo cuore delicata rosa/accarezzo il tuo viso/mentre le tue parole/leniscono le pene/e grandi tormenti:/alla tua immagine 7 e dolce malinconia/mi aggrappo/sfiorando l’∞ (*) /nell’ebbrezza/dell’amore”. (*) ∞: Il numero 8 ‘disteso’, è il simbolo dell’infinito; inserii una barchetta con, di fianco a questo simbolo, due amanti che si osservavano. Il tema dell’Infinito è stato trattato innumerevoli volte, da artisti, filosofi, matematici, poeti. A titolo di esempi: in Letteratura, dal Leopardi nel suo capolavoro lirico, l’Idillio; dal filosofo francese Voltaire, quando disquisì intorno all’infinitamente grande ed all’infinitamente piccolo (l’inverso dell’infinito, matematicamente, viene definito ‘infinitesimo’).

In Arte, dall’incisore e grafico olandese Escher, che dedicò, in un ciclo (Periodo dell’Infinito) di 14 anni, dal 1956 al 1970, straordinarie creazioni intorno a tale tema, che apparve anche nella sua ultima opera (1969), ‘Serpenti’. Concetto omologo, a livello di tempo indefinito, indeterminato, è l’Eterno: dunque, l’Infinito e l’Eterno, sfuggendo a rigorose definizioni matematiche ed a misure, rappresentano, per noi tutti, modelli elastici la cui varietà è godibile esclusivamente in campo artistico e filosofico-religioso. D’altronde, sin dal periodo dell’Antica Grecia e lungo il corso di due millenni, l’inquietante concetto di Infinito si è disteso seguendo un tortuoso percorso ‘ondeggiante’; Gauss, il più grande matematico di sempre, sviluppò una linea di pensiero affine a quella d’un illustre predecessore, Aristotele: l’Infinito e l’Infinitesimo, idee analoghe al concetto di ‘Energia potenziale’. Semmai verrà svelato il mistero della Energia potenziale (in realtà nessuno di noi sa cosa sia l’Energia, essendo in grado soltanto di percepirne gli effetti) sarà possibile cogliere - assai parzialmente – i due Infiniti, l’Immenso e l’Immensamente Piccolo: un po’ come intuire il legame tra Attimo terreno (lampo infinitesimo) ed Attimo divino (lampo infinito).

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