Altavilla, Albanella: "si razionalizza e mette in sicurezza "

Nuova variante per Agropoli, Eboli dice no

L'idea del Governatore Vincenzo De Luca, lanciata ad Agropoli lo scorso anno in occasione della riapertura della Cilentana

Politica
Cilento sabato 23 settembre 2017
di Oreste Mottola
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Franco Alfieri e Vincenzo De Luca © nc

"Ebolesi, si sentono ebolesi". Battuta a parte, chi vive da decenni la vita sociale ai confini di Eboli e dentro il cuore della cittadina eburina sa di cosa parlo. Del riflesso condizionato che si alza ogni volta che dall'Ospedale al Piano di Zona, dal partito X o da un qualsiasi ufficio c'è ogni volta un pezzo di potere, un'infrastruttura o tre impiegati devono essere "tolti" a Eboli e andare nei comuni vicini, peggio ancora se confinanti. Quando ciò avviene, si sviluppano gli alti lai ed è facile sentire invocare direttamente la questione meridionale in virtù di un refuso tipografico che colpì la casa editrice Einaudi chiamata, ancora sotto i bombardamenti bellici, a titolare l'opera rivelazione di Carlo Levi fermatosi a Eboli brevemente per motivi solo ferroviari. Un complesso un po' diverso sembra essersi sviluppato a Roccadaspide, dove c'è una logica di tipo più predatorio, con uffici e scuole avocate direttamente a sé.

L'ultima è di pochi giorni fa. Bretella di collegamento con Agropoli: anche il Partito democratico di Eboli si schiera dalla parte del no. Mò uno dice, e a ragione, e questi chi sono? Ce li ricordiamo ancora a perdere le elezioni comunali contro Massimo Cariello. Dovrebbero essere ancora in pieno Daspo politico. Ed eccoli a farsi sentire: "Esprimiamo la nostra netta opposizione alla realizzazione del progetto Anas oggetto di finanziamento dal Cipe di una bretella di collegamento stradale veloce tra l'autostrada A3 "SA-RC" (Eboli-Campagna) e la variante alla statale 18 (Agropoli)". Ohibò. Motivo, quest'ultimo, per una settimana di guerra civile, scontri con la polizia e tutto ciò che la coreografia del caso prevedeva. Questi invece dicono no. E- con sprezzo del ridicolo – lo spiegano. Sì, vabbè: "La bretella collegherà direttamente l'autostrada ad Agropoli tagliando fuori importanti comunità come quelle di Eboli, Battipaglia". Pensereste, a questo punto, che minimo minimo, le strade esistenti siano tolte. Niente di tutto ciò. Eppure per il Pd locale, insomma ciò che resta: "Il progetto taglia completamente fuori la Piana del Sele dalla rotta dei traffici turistici e non che raggiungono il Cilento con una ricaduta negativa sull'economia locale, in particolare sulle tante attività imprenditoriali sorte spontaneamente lungo i tratti stradali (in primis la S.S. 18) e che fungono da vetrina commerciale delle tante eccellenze prodotte sui territori: dalla mozzarella di bufala campana, ai carciofi, ai pomodori, alle fragole". "Ebolesi", insomma. Siccome qui alberga la migliore cultura riformista d'Italia, ecco la proposta: "Le criticità del traffico veicolare possono essere risolte con l'allargamento e il miglioramento della rete viaria esistente. Come? Innanzitutto intervenendo sulla strada statale 18 sulle rotatorie di Ponte Barizzo e di Capaccio Scalo che fungono da imbuto e strozzano il traffico veicolare determinando i tanti problemi di congestione che viviamo soprattutto nei periodi estivi e nei weekend". Fa niente, è fessaria re cafè, che proprio per rispondere a questi elementi critici che parte la proposta di Nuova Variante per Agropoli. Gli stessi poi occhieggiano a una cultura da risparmiosi del denaro pubblico che si fatica a credere ai nostri occhi. "Realizzare una nuova strada, che sarebbe inoltre costosissima rispetto agli interventi suddetti e che riuscirebbero a produrre lo stesso risultato a costi notevolmente inferiori". Bene, bravi, bis. "Abbiamo richiesto un interessamento sulla questione a Luca Cascone presidente della Commissione Trasporti della Regione Campania cui abbiamo anche chiesto un incontro urgente presso la Regione Campania per verificare lo stato dell'arte e rappresentare la nostra contrarietà a tale intervento che penalizzerebbe in maniera seria una fetta importantissima del comparto economico di Eboli e dell'intera Piana del Sele". Andiamo allora a vedere di cosa si tratta. E' la vecchia proposta della Cisl salernitana fatta propria e propugnata da Franco Alfieri e con De Luca pronto a metterci sopra 250 milioni di euro. L'idea del Governatore Vincenzo De Luca, lanciata ad Agropoli lo scorso anno in occasione della riapertura della Cilentana, di realizzare una strada a scorrimento veloce che dal Cilento arrivasse direttamente sull'autostrada all'altezza di Eboli è attesa da molti. Soprattutto il comprensorio a sud di Agropoli ritiene fondamentale la nuova arteria stradale per lo sviluppo del territorio, caratterizzato dall'assenza di vie di comunicazione adeguate che rendono complessi gli spostamenti da e per i grandi centri. Gran parte del tracciato si snoderebbe nelle parti pianeggianti dei comuni di Altavilla e Albanella. Ai disagi – sottrazione di terreno agricolo e organizzazione di nuove modalità di mobilità in aree già molto urbanizzate – si contrapporrebbero nuove opportunità. "In estate – racconta Antonio Marra, sindaco di Altavilla – quel traffico già corre sulle nostre strade e su quelle di Albanella – come naturale decongestione dalla 18. Si tratta solo di razionalizzare il tutto. Conte, Cardiello e Melchionda stiano tranquilli". I tre politici eburini citati da Marra hanno sottoscritto appelli – fotocopia dove evocano scenari foschi per le zone intorno alla 18. "Un traffico più ordinato a chi può nuocere?". Continua a chiedersi Marra. Già, a saperlo. Mentre la Regione si dice pronta a finanziare il mega progetto per 250 milioni di euro, inizia il braccio di ferro tra comuni cilentani e della Piana del Sele. La più scema delle guerre territoriali.

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