Vinitaly 2018, ecco le “nostre” aziende che hanno fatto onore al Cilento!

Peppino Pagano crea Omaggio a Gillo Dorfles (Riserva di Aglianico creata in onore del famoso artista scomparso alla veneranda età di quasi 108 anni)

DIODATO BUONORA Enogastronomia
Cilento - lunedì 23 aprile 2018
Vinitaly
Vinitaly © n.c.

Abreve l’azienda sarà completamente in versione biologica. Ed eccoci da Cobellis, azienda di Vallo della Lucania. Allo stand troviamo Rosario Liguori (Direttore amministrativo) e Luigi Busiello che, come ho definito altre volte, è un vero “uomo Cobellis”, nel senso che rappresenta e propone, in lungo e in largo per la provincia, i prodotti aziendali con un impegno da vero professionista. È il classico dipendente che tutti sognano ma pochi trovano! Le loro preferenze: Luigi predilige il Crai (Fiano) e Rosario il Vigna dei Russi (Aglianico). Oltre ai vini conosciuti come il Piscriddi (Barbera, Sangiovese e Aglianico), il Piscrai (Rosato Cilento), l’Eleanico Bianco (Coda di Volpe) e l’Eleanico Rosso (Barbera), da quest’anno ci sono 3 novità: il Vigna dei Russi Riserva, il “de Aureo” (Fiano passito) e il “de Rubro” (Aglianico passito). Ed eccomi da Marino, viticoltori in Agropoli. Da qui è partita la storia dei vini del Cilento Dop. Raffaele Marino, l’attuale titolare, è stato quello che si è impegnato, grazie ai suoi vini di qualità, a far conquistare la Denominazione d’Origine controllata ai Vini del Cilento. Oggi, con orgoglio, si vanta che è l’unico a produrre tutte le tipologie Doc riconosciute nel Cilento: Bianco, Fiano, Rosato, Rosso, Aglianico e Aglianico Riserva. Allo stand, oltre a Raffaele, abbiamo trovato due dei suoi figli, Lorenzo e Raffaele Junior, che a prima vista sembra che … promettano bene e che l’azienda per ancora moltissimi anni potrà continuare la tradizione di famiglia. Difficile scegliere il vino preferito per Raffaele, per lui tutti i suoi vini sono come dei figli. Alla fine ha scelto il Proclamo nelle due versioni: Fiano Dop e Aglianico Dop. Io, invece, ho un grande debole per il suo Fiano nella versione vendemmia tardiva. Continuiamo e siamo dalla giovanissima Rossella Cicalese, titolare dell’omonima azienda nata pochissimi anni fa. La sede è a Santa Cecilia di Eboli dove c’è anche un vigneto di aglianico dove si producono 2 vini Campania Igp: Jévule (1 anno in tonneau) e Evoli (5 mesi in acciaio). Mentre dal vigneto di Perdifumo, sempre di proprietà, si produce il Fluminè, Fiano Cilento Dop. Il vino che predilige Rossella è il Jèvule, perché è quello che ha più carattere. Brava. Andiamo verso nord e siamo a Giffoni Valle Piana da Lunarossa. Allo stand troviamo Mario Mazzitelli e sua moglie Francesca. Diversi i vini prodotti: il Costacielo in 3 versioni (Falanghina, Fiano e Aglianico), il Bolle (extra dry di Falanghina), il Borgomastro e il Rossomarea (entrambi aglianico invecchiati) e poi il Quartara, Fiano Colli di Salerno Igp, che è anche il vino preferito di Mario. Il motivo è la sua originalità, infatti questo vino viene affinato prima in quartara (grande recipiente in terracotta) e successivamente in barrique e bottiglia. Chiudiamo con Silvia Imparato, una delle “regine” del vino italiano. A San Cipriano Picentino produce il Montevetrano, il più premiato dei vini della nostra provincia. Per oltre 20 volte ha conquistato gli ambiti 3 bicchieri sulla guida del Gambero Rosso. Tutto nacque a metà degli anni ’80, quando la signora Imparato incontrò Riccardo Cotarella (probabilmente il più bravo enologo al mondo) e progettarono questo vino che è tutt’oggi apprezzato mondialmente. È ottenuto con uve Cabernet Sauvignon, Merlot e Aglianico. Oggi l’azienda produce 30.000 bottiglie di Montevetrano oltre a due vini che si chiamano Core Bianco (Greco) e Core Rosso (Aglianico). Ecco, queste sono le 12 aziende del sud di Salerno, presenti al Vinitaly, che ringraziamo per aver rappresentato con onore il nostro territorio.

LA RICETTA

Risotto al tastasal (ricetta veronese cilentanizzata)

(Il tastasal è fatto di carne di maiale macinata, salata e pepata. Tastasal è una parola dialettale veronese che vuol dire “assaggiare il sale”. Infatti questa ricetta di risotto veniva preparata per verificare se la carne fosse stata salata al punto giusto prima di inserirla nei budelli per farne insaccati tipici) Ingredienti per 4 persone: 400 g di riso per risotti, 300 g di tastasal, 1 litro di brodo di carne, olio extravergine d’oliva del Cilento, 1 cipolla bianca media, 1 spicchio d’aglio, caciocavallo stagionato grattugiato, sale, pepe e rosmarino. Preparazione: cuocete il tastasal nell’olio con la cipolla tagliata finemente, il rosmarino e uno spicchio d’aglio. A fine cottura salate e pepate il tastasal. In un’altra pentola tostate il riso e aggiungete il brodo un po’ alla volta. A 3 minuti dalla fine della cottura aggiungete il tastasal con i suoi sughi e mescolate. A fine cottura mantecate con abbondante caciocavallo grattugiato. Vino abbinato: Poseidon 2017, Primitivo Paestum Igp, Casa Vinicola Cuomo / I Vini del Cavaliere, Capaccio Paestum (SA).

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