Festa Slow Food dell’Agro Nocerino Sarnese, non ci sono parole!

Oltre 10 i birrifici artigianali, in pratica il meglio che la Campania possa offrire”

DIODATO BUONORA Enogastronomia
Cilento - martedì 19 giugno 2018
Diodato Buonora e Marco Contursi
Diodato Buonora e Marco Contursi © n. c.

Proprio così, non ci sono parole. Una festa curata e ben organizzata sin nei minimi particolari. Parliamo della “Festa in condotta Slow Food dell’Agro Nocerino Sarnese”, che quest’anno si è tenuta a Bracigliano, cittadina nota per la qualità delle sue ciliegie. Il posto è l'ultimo centro della Provincia di Salerno, in direzione Nord, appartenente alla Valle dell'Irno e all'Agro nocerino sarnese. La storia di Bracigliano risale agli Etruschi dei quali sono stati ritrovati numerosi reperti. Il paese intorno al IV secolo a.C. era abitato da pastori e agricoltori, le prime testimonianze cristiane si riallacciano a quelle delle popolazioni dell'agro nocerino sarnese intorno ai primi anni dopo Cristo.

La location scelta per questa festa è stato il caratteristico Palazzo De Simone, sulle insegne per arrivarci lo davano del XVI° secolo, ma sembra che la data della costruzione sia incerta. Le notizie più recenti raccontano che di modeste dimensioni, l'antico fortino nel 1754 fu trasformato in residenza nobiliare ad opera del Marchese Nicola Gerardo Miroballo. Nel 1790 divenne di demanio pubblico, nel 1824 fu acquistato da privati e nel 1938 dal comune. Tornando a noi, la festa in condotta è organizzata per i soci Slow Food della zona che nell’occasione rinnovano la tessera, oppure per quelli che vogliono diventare nuovi soci. Ci si può andare solo su prenotazione. Una volta arrivati al numero desiderato non se ne accettano più. Quest’anno, già in mattinata è stata data comunicazione del tutto esaurito. Quindi, l’atmosfera che si crea è di persone scelte e selezionate e, come insegna Slow Food, sono amanti del buon cibo ed hanno come slogan “cibo buono pulito e giusto”. All’evento oltre 100 artigiani del gusto (ristoranti, pizzerie, pasticcerie, cantine, birrifici e produttori vari) si sono presentati con una loro specialità. A coordinare gli chef c’è stato Raffaele Vitale, architetto e chef stellato che, come ogni anno, detta il tema da seguire, che quest’anno è stato “i nostri orti”. Quindi, come protagonisti abbiamo avuto pomodoro San Marzano, cipollotto nocerino, pomodorino di Corbara e tutte le verdure degli orti di questa terra, resa fertile dalle eruzioni del Vesuvio. I partecipanti ospiti sono stati centinaia provenienti da tutta la Campania e qualcuno anche da fuori regione. Oltre a tante cose buone, è stato uno spettacolo vedere chef che friggevano, che bollivano la pasta e che grigliavano. Marco Contursi, il responsabile della condotta, ha raccontato che la manifestazione è giunta alla settima edizione ed ogni anno cresce il numero dei ristoranti che chiede di partecipare e aggiunge che il territorio merita di essere conosciuto meglio e vissuto dal punto di vista gastronomico poiché è ricco di tradizioni e specialità.

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Nel mio tour delle postazioni ho avuto modo di assaggiare tantissime cose buone. Vorrei elencarle tutte, ma è impossibile. Cito: la zuppetta di ceci, cicoria selvatica e mentuccia fresca (Cantina del Vescovo di Nocera Inferiore); il fagiolo di Controne e la sua colatura (Cetaria di Baronissi); “Soffio dell’Agro” (Emozionando di Salerno); parmigiana in polpetta su guazzetto di corbarino (‘O Ca Bistrò di Nocera Inferiore); “Lo sgombro tra Irno e Picentini” (Pensando a te di Baronissi); mista di Vicidomini fredda, mozzarella, basilico e spuma di San Marzano (Morese di Mercato San Severino); fagottino con genovese di ramata e battuto di manzo (Osteria al Paese di Nocera Inferiore); spaghetti dell’orto (Paisà di Agnone Cilento); parmigiana di melanzane e pesce azzurro (Evù di Vietri sul Mare); carpaccio di baccalà all’arancia di Sant’Egidio (Osteria 'O Ciardin di Sant’Egidio Monte Albino); “l’orto in condotta” (‘O Romano di Sarno) e “a scarola mbuttunata” (Via Porto cucina e shop di Salerno). Quasi 30 le cantine presenti e tutte della provincia di Salerno.

Un buon risultato se pensate che al recente Vinitaly di Verona ce n’erano di meno! Oltre 10 i birrifici artigianali, in pratica il meglio che la Campania possa offrire. Poi: liquori, caseifici, macellerie, salumifici, postazioni bar, biscottifici e tantissimi dolci dei migliori pasticcieri della zona. Alla fine tutti soddisfatti: ospiti, ristoratori e produttori. Veramente una grande “Festa” che ha lasciato tutti senza parole. Complimenti Slow Food Agro Nocerino Sarnese, complimenti Marco Contursi!

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