Cilento di corsa

La Corsa della Sirena Leucosya

Ad allietare il pomeriggio è arrivato il gruppo di majorette da Capaccio Paestum che si sono esibite per tutto il pomeriggio al ritmo di marcette e brani musicali sfilando tra le centinaia di atleti

Altri Sport
Cilento lunedì 28 maggio 2018
di Bartolo Scandizzo
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CorriRoccadaspide © n. c.

Punta Licosa è sempre stata meta di escursioni a piedi da solo con Gina o con amici. Si parte da San Marco di Castellabate infilandosi nella stradina sotto la quale passa il tunnel che collega l’hotel Approdo alla omonima e splendida SPA per poi costeggiare il mare cilentano fino al porticciolo che si allunga verso l’isolotto della sirena Leucosya. Da quel punto si prosegue nella proprietà Belmonte costeggiando il mare fino ad Ogliastro Marina (comune di Castellabate) dove è situata la partenza e l’arrivo della gara podistica che prende il nome dalla famosa sirena.

Il mare e la natura la fanno da padroni, ancora una volta, nella 3^ tappa del Circuito Cilento di corsa. Gli atleti iscritti sono 270 e affollano la piazzetta che si apre sul mare azzurro di primavera. Nicola Paolillo, il Patron dell’evento più “adulto”, la Marcialonga di Castellabate, organizza anche la gara odierna che dopo una battuta d’arresto dovuta al diniego da parte della proprietà Belmonte, torna a penetrare nell’oasi marina fino al piccolo borgo posto a ridosso del porticciolo turistico lungo la via Garrubi. L’Atletica Sporting Calore si presenta con la nuova maglietta di colore verde che sarà regalata a quanti verranno alla 24^ CorriRoccadaspide che si correrà sabato 14 luglio a ridosso della festa padronale di Santa Sinforosa, con la scritta “Io c’ero”! Ad allietare il pomeriggio è arrivato il gruppo di majorette da Capaccio Paestum che si sono esibite per tutto il pomeriggio al ritmo di marcette e brani musicali sfilando tra le centinaia di atleti impegnati a nel riscaldamento pre - gara. La novità di questa gara è tutta in famiglia. Infatti, Ginetta, mia moglie, decide di farsi il percorso camminando invogliata da fatto che lo conosce bene. L’accompagno fino all’ingresso della tenuta Belmonte e poi trono sui miei passi con una leggera corsa per riscaldarmi. Le majorette impegnate nell’esibizione finale fanno ritardare di 15’ la partenza, ma sono in tanti gli atleti che saltellano nell’attesa al ritmo della musica che le accompagna. Il percorso è piatto e consente di correre a un ritmo relativamente costante. Mi sento bene e tento già dal primo Km di sostenere un’andatura adeguata all’ambizione di correre i 10 Km e rotti sotto i 60’. Mi affianco ad una coppia di atleti, maschio e femmina, che mi sembrano adatti per darmi la cadenza giusta e mi abbandono a ritmo respiratorio combinato con il passo. È veramente piacevole andare senza badare su un tracciato che conosco bene per le tante volte che ho percorso con amici per fare un trekking lungo la costa che si specchia in acque cristalline. Un attimo di distrazione e, al 4° Km, i miei compagni di “viaggio” mi lasciano … li continuerò a vedere lì davanti a me, ma non riuscirò più a riprenderli. Intanto, intravedo già sulla strada del ritorno i primi che vanno ad un ritmo forsennato e, immediatamente dopo, ecco che mi appare Ginetta che mi fotografa e che, felice come una Pasqua, è ormai a 4 Km dall’arrivo. La salita dell’ex asilo situata all’ingresso del piccolo borgo, annuncia il passaggio al 5° Km che coincide con l’inversione di marcia in direzione di Ogliastro M. È il momento di darsi una mossa e di non mollare. Controllo sull’orologio il ritmo medio tenuto finora emi rendo conto che sono ampiamente sotto i 6’ a Km. Allora mi rendo conto che posso farcela e mi metto al passo giusto concentrandomi di più sulla corsa e lasciando andare altrove i pensieri che non mancano mai quando si è da soli con se stessi. All’ultimo rifornimento post a 3 Km dall’arrivo evito di prendere l’acqua e mi “lancio” sulla “salitina” posta immediatamente dopo il cancello d’uscita dalla tenuta.

È il momento di dare tutto quello che posso ancora spendere. La discesa mi è amica e mi consente di accelerare allungando un po’ la falcata. Sento l’altoparlante gracchiare e lo speaker che accoglie gli atleti al traguardo. Ma non è ancora finita … alla svolta sul sentiero che costeggia il mare mancano ancora 500 m al traguardo. Sento il fiato di un concorrente che sopraggiunge alle spalle. Il passo è buono e subito mi rendo conto che non gli potrò resistere. Mi sorpassa e se ne va a tagliare il traguardo posto sulla piazzetta. Arrivo anch’io. Ginetta mi fotografa e la vedo raggiante per aver fatto il primo piccolo passo verso il suo ingresso in questo mondo speciale dove ognuno può farsi strada, passo dopo passo, e non importa quanto segnerà il cronometro all’arrivo, ma vale solo cosa ti sei detto durante la prova che hai appena superato. L’ottimo ristoro e il sole che si adagia lentamente sul un mare stupendamente invitante è il giusto premio che tutti, in egual misura, possono appuntarsi nella mente. Mentre i più bravi si alternano sul palco per appuntarsi anche sul petto la meritata medaglia che spetta ai primi classificati di ogni categoria.

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