Cilento di corsa

La Corsalonga Sangiovannese vissuta da un altro punto di vista

È un percorso che merita di essere “camminato”, e godersi un angolo di paradiso terrestre lì dove mare e montagna si toccano

Altri Sport
Cilento lunedì 04 giugno 2018
di Gina Chiacchiaro
Immagine non disponibile
Corsalonga Sangiovannese © Unico

Scario, uno splendido angolo di paradiso! Sono davanti al mare in attesa di andare oltre per vedere ciò che dall'alto vi si rispecchia. Un mare calmo mi accoglie ma le sue onde si fanno comunque sentire: è un rincorrersi, un cullare, sembra quasi di esserci dentro anche se in realtà sono seduta sulla riva tra i sassolini e l’acqua arriva a bagnarmi i piedi. È bello essere qui da sola in questo splendido angolo cilentano, a tu per tu con il mare, la cui voce sembra rispondere agli interrogativi del mio cuore: vivi la vita perché la vita è bella e complicata, affrontala con serenità, non lasciarti angustiare dai problemi perché essi fanno parte di essa e la serenità che hai nel cuore ti permetterà di affrontare il tutto. È bello questo infrangersi delle onde sulla riva, è bello questo ascoltare la sua musica, è bello questo sole che riscalda e che colora, è bello questo essere qui di fronte all'immensità … Sono le 16:30 di sabato 26 maggio, siamo a San Giovanni a Piro e il paese è in festa per la festa patronale di Maria Santissima di Pietrasanta, mentre gli atleti si stanno riscaldando per affrontare questa nuova corsa fatta di salite e discese un po’ ardite. Ho deciso di rifare la mia camminata in solitario, mi avvio lentamente e affronto il percorso con la consapevolezza che poi gli atleti mi raggiungeranno. A farmi compagnia uno splendido sole, proprio sopra di me, il monte Bulgheria di fronte e il paese di San Giovanni a Piro sotto di me. C'è chi sta facendo ancora riscaldamento qui in salita perché, a quel che dicono, è abbastanza faticoso il percorso che li attende. Ho appena superato il cartello che indica il 2° Km, ne mancano solo 8. La Ginestra è ormai fiorita, il verde mi regala tonalità infinite, anche i castagni hanno i fiori in bocciolo.

Adesso il percorso è abbastanza in ombra ed è piacevole camminare e guardarsi intorno. Si può vedere il mare adesso, la salita ha ceduto il passo ad un tratto pianeggiante, al sole, nello slargo due carrarmati proteggono e adornano il monumento ai caduti in guerra. Sono al km 3, il panorama è spettacolare e si somma al profumo intenso ed aspro delle ginestre. È bellissimo non accorgersi dei passi che vanno, senza fatica, dello sguardo che spazia senza confini. Wow, sono in vetta, il punto più alto, la salita è finita e la fatica anche, adesso comincia la discesa su uno sterrato un po’ accidentato. Sotto di me tutto il golfo di Policastro che sembra chiudersi in un grande abbraccio che sconfinanell’infinito. La Costa Cilentana sembra toccare quella Amalfitana. La discesa è meno faticosa per i podisti che stanno arrivando, mi faccio da parte perché corrono a rotta di collo giù per la discesa tanto ambita. Finalmente arrivo sulla strada, la maggior parte degli atleti sono passati e il percorso torna ad essere più tranquillo. Ho superato il sesto chilometro, la fatica è passata ed io posso dire di essere in dirittura d'arrivo. È un percorso che merita di essere “camminato”, e godersi un angolo di paradiso terrestre lì dove mare e montagna si toccano.

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