Ci sono state nelle terrazze del molo tanti concerti, mostre, performance di danza e di teatro ma anche incontri d’autore, sempre ad accesso gratuito e, quest’anno in particolare, nel rispetto delle normative per l’emergenza.

Camerota e Palinuro: il Meeting del mare è una storia infinita

A CAMEROTA E PALINURO IL 2020 SI E’ SVOLTO IN TONO MINORE, MA IL MEETING DEL MARE CONSERVA SEMPRE IL SUO FASCINO.

Attualità
Cilento martedì 26 gennaio 2021
di Roberto Scola
Immagine non disponibile
Arco naturale, Palinuro © Unico

Anche quest’ anno, nonostante tutto si è svolta una delle manifestazioni più belle del Cilento: il meeting del mare. Ricordi indelebili di giovane liceale, mi legano a questo evento, ormai divenuto patrimonio della nostra terra. Sono cambiate tante cose dall’inizio. Il meeting oggi fa parlare di se perché riesce ad esprimere nuove correnti e culture giovanili. Il tema del 2020 è stato: “la Diversità”. La diversità è il non essere uguale agli altri: è l’essere unico perché ogni persona è diversa dalle altre sotto ogni punto di vista. La diversità è uno dei valori fondamentali del nostro secolo; essa è colore, cultura, scambio, ricchezza, necessità, crescita e fa parte di ogni uomo. È proprio per questa caratteristica che siamo tutti particolari e speciali. Spesso la diversità appare come un pericolo, una minaccia, una barriera che si oppone tra i simili e i, cosiddetti, “diversi”. Nella nostra società sono “diversi” e, quindi, esclusi gli immigrati, gli omosessuali, i diversamente abili. E oggi chi non sbaglia, chi non imbroglia, chi è timido e riservato, chi parla male, chi a scuola ha un sostegno, chi non ha i vestiti firmati chi non esce con gli amici, chi non è nel gruppo dei popolari è considerato con disprezzo inferiore e “diverso” dagli altri. Nei tre giorni del grande festival si è parlato di tutto questo. Ci sono state nelle terrazze del molo tanti concerti, mostre, performance di danza e di teatro ma anche incontri d’autore, sempre ad accesso gratuito e, quest’anno in particolare, nel rispetto delle normative per l’emergenza. Una grande festa che si ripete fin dal 1997 e che, nel corso degli anni, ha ospitato grandi nomi della musica come: Battiato, Capossela, De Gregori, Avitabile, Caparezza e tanti altri grandi musicisti. Dal tramonto fino a tarda sera abbiamo assistito a concerti di band e artisti affermati, ma anche di cantautori emergenti che si stanno facendo spazio nel mondo della musica. Poi, ci sono stati oltre a quelli già menzionati , anche installazioni presso il Cantiere Visivo. Il festival, da sempre, contiene un diaframma di arti visive che funzionano da grande sintassi dell’intero evento artistico-creativo. La denominazione di cantiere deriva dal fatto che si è prediletta la forma del work in progress, generando una simbiosi intima tra evoluzione del festival e narrazione di questo anno particolarissimo.

Roberto Scola

 

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