Tra lungometracci e cortometraggi in gara spiccano motivi più attuali che mai: condivisione e senso di appartenenza; paura, violenza e desiderio di cambiare; lavoro, conflitti sociali ed emancipazione.

Mediterraneo Video Festival

Le Sirene mandano un canto che alletta il passeggero: miti, viaggiatori e ammiratori del Cilento.

Attualità
Cilento martedì 14 settembre 2021
di Anais Di Stefano
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Mediterraneo video Festival. © unico

Al via la 24esima edizione del Mediterraneo Video Festival. Il concorso internazionale sul Paesaggio Culturale Mediterraneo, che si terrà dall’8 al 12 settembre, quest’anno sarà itinerante. Quattro, infatti, saranno i borghi del Cilento scelti per ospitarlo. Crocevia di popoli, tradizioni ed esperienze.

“Andar per Borghi” sarà il leitmotiv che guiderà gli incontri, partendo da Terradura, Trentinara, Rutino per poi approdare nella sua storica location: Ascea. «Il senso del nostro viaggio  ̶  scrive Maria Grazia Caso, direttrice artistica – è far rivivere i borghi con il cinema del reale e gli eventi ad esso collegati tra le piccole comunità, come auspicio di una rinascita culturale futura che esuli la cultura dell’abbandono. Restare per costruire una bellezza accogliente che tuteli il paesaggio».

D’altronde il MVF nasce come festival del paesaggio mediterraneo e ad esso unisce culture, territori e comunità. Senza tralasciare condivisione e appartenenza. Rivolge la sua attenzione ad un cinema che riflette la diversità umana e la comprensione delle differenze. Promuove il rispetto delle identità, dei luoghi e favorisce il dialogo interculturale. Facendo spazio anche a quelle realtà, come i borghi, ancora non usciti allo scoperto, ma che si rivelano una importante risorsa per il nostro territorio, se valorizzati e rispettati. È il luogo che si apre alle produzioni indipendenti, spesso invisibili. Una vetrina per autori, produttori e distributori. Negli ultimi anni, ha avviato laboratori anche con le scuole. Infatti, mira a ribaltare il ruolo dello studente da fruitore passivo a parte attiva nella realizzazione dell’opera, come Storia del Viaggio di San Matteo, realizzato dagli studenti del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Vallo della Lucania. Il video sarà trasmesso a Rutino, dove il Santo apparve ai suoi fedeli dissetandoli con una fonte d’acqua, sgorgata misteriosamente.

Tra lungometracci e cortometraggi in gara spiccano motivi più attuali che mai: condivisione e senso di appartenenza; paura, violenza e desiderio di cambiare; lavoro, conflitti sociali ed emancipazione; il ritrovamento di sé stessi e la costruzione di una nuova identità; pregiudizi ed accettazione; una società che non inorridisce di fronte a guerre, situazioni sanitarie critiche, migrazioni e morti. La giuria sarà composta da Egidio Eronico, regista e sceneggiatore; Paolo Speranza, docente, studioso e appassionato di cinema; Paolo Lapponi, sceneggiatore e autore cinematografico.

Il MVF rappresenta anche un open space destinato ad eventi collaterali. Novità dell’edizione 2021 sono le “Esperienze” di danza popolare a Terradura; della preparazione del pane, elemento essenziale per l’uomo, a Trentinara; dei percorsi dell’acqua a Rutino; della ricerca di piante officinali spontanee nella città di Elea ad Ascea. Non mancheranno meeting session: si discuterà della riscoperta dei borghi e dello stile di vita cilentano. Ampio spazio sarà dedicato alla musica, all’arte, alla letteratura. È il caso della mostra dedicata a Luigi Zampa Viaggio cinematografico nel costume italiano nel secondo Novecento. Francesco Napoli presenterà Le Sirene mandano un canto che alletta il passeggero. Miti, viaggiatori e ammiratori del Cilento. Paolo Speranza, critico cinematografico, terrà una conferenza dal titolo La Campania di Pasolini e Domenico Rea.

 

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