La sfera del pubblico è la realtà nella quale ci muoviamo come soggetti d'insieme.

Stella Cilento, “Comunità Ospitale”

“Se devo vivere una vita buona, sarà una vita vissuta insieme agli altri”

Attualità
Cilento martedì 30 novembre 2021
di Francesca Schiavo Rappo
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Stella Cilento © Unico.

Quando l'11 novembre scorso ho ricevuto l'invito a partecipare al Tavolo del Turismo e della Cultura, in programma per il pomeriggio del giorno 16 dello stesso mese presso il Comune di Stella Cilento, mi trovavo in treno. L'incontro riguardava i temi del "dialogo e del confronto con le associazioni ed i soggetti operanti nel settore turistico/culturale" e lo scopo era quello di "concertare azioni ed interventi tesi ad una efficace promozione del territorio".  Mi ripromisi di essere presente. A sostegno della mia decisione scomodai addirittura Hanna Arendt (Hanna Arendt, Vita activa, II, 7, La dimensione pubblica: l’essere in comune, Bompiani, 1998). Vivere insieme nel mondo, rammentavo, vuol dire stare seduti intorno ad un tavolo rotondo, in una paritaria relazione di vicinanza e di distanza, riuniti in un comune che tuttavia riesce ad impedire alle persone di cadersi addosso a vicenda. Essere comunità, diceva la Arendt, è in sostanza questo.

La sfera del pubblico è la realtà nella quale ci muoviamo come soggetti d'insieme. Il termine stesso, la parola "pubblico", significa il mondo. E non nel senso generale di scenografia, di sfondo, o di terra, di natura, di ambiente, quanto piuttosto nel senso più concreto di manufatto, di prodotto. In altri termini, è di interesse pubblico qualsiasi risultante dell’agire dell’uomo nel mondo. Vivere insieme significa perciò condividere la responsabilità di un tale concerto di azioni e di intenti, messi a dimora comune sul piano di un tavolo rotondo.

Le numerose prospettive offerte da una tale visione della comunità creano un terreno di confronto su aspetti che si riconoscono come afferenti allo stesso argomento, allo stesso obiettivo, nel nostro caso, garantire un futuro al Cilento. "La risposta delle associazioni, così come quella delle attività ristorative e turistico alberghiere all'incontro è stata di disponibilità all'ascolto e ad una programmazione sinergica" mi dice il vicesindaco Vaccaro. "Sono quindi previsti ulteriori appuntamenti per sviluppare quella che oggi è una progettualità pensata in partnership con i principali attori del territorio in ambito di ospitalità e turismo. Punto dopo punto, insieme, cittadini ed amministrazione, abbiamo sviscerato elementi di forza e di debolezza del nostro territorio, questa parte di Cilento che, ad esempio, vive di spinte turistiche diverse dalla costa e che ha bisogno pertanto di essere guardata e valorizzata per le sue peculiarità e differenze. L’ambizione è quella di creare una sorta di modello per lo sviluppo dei paesi delle aree interne. Molto è già stato fatto in tal senso. L’istituzione di un Info Point e l’offerta di esperienze, come le passeggiate naturalistiche, i tour in bicicletta, i percorsi della Casa dell’Arte con i laboratori di ceramica e altro abbiamo in progetto. Con la collaborazione di tutti, desideriamo continuare, attraverso il Tavolo del Turismo e della Cultura, a costruire una comunità ospitale.”

Quel martedì alla fine non ho potuto essere presente. Non mancherò però, in futuro, di accogliere l’invito ad un convivio così importante.

"Se devo vivere una vita buona sarà una vita vissuta insieme agli altri, una vita che non può essere chiamata vita senza gli altri. Non perderò questo «io» che io sono; chiunque io sia, verrò trasformato dalle connessioni con gli altri, poiché la mia dipendenza dagli altri e la mia «dipendibilità» sono necessarie a vivere, e a vivere bene." (Judith Butler)

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