“Tutti mi hanno accolto bene e mi sono perfettamente integrata”

La brasiliana Stella Altamura: “Dopo tanta sofferenza in Italia ho trovato l’amore”

Stellina, come la chiamano affettuosamente i suoi amici più stretti anche per la sua conformazione fisica gracilina e piccolina ma fiera e decisa a sfidare le sorti più avverse, è stata adottata all’inizio della sua adolescenza...

Attualità
Cilento domenica 18 novembre 2018
di Antonella Citro
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La brasiliana Stella Altamura © Unico

Ha uno sguardo decisamente dolce, due occhi neri e penetranti, bocca carnosa e capelli lunghi che poggiano sulle spalle piccole ma robuste, denti bianchissimi che risaltano ancor di più sulla sua carnagione olivastra così si presenta Stella Altamura, la brasiliana di 25 anni in Italia da quando aveva 13 anni. Stellina, come la chiamano affettuosamente i suoi amici più stretti anche per la sua conformazione fisica gracilina e piccolina ma fiera e decisa a sfidare le sorti più avverse, è stata adottata all’inizio della sua adolescenza da una coppia di genitori di Sala Consilina, Luisa Strefezza e Crescenzo Altamura e, ha stretto subito un legame molto forte con il Vallo di Diano tanto che il 17 settembre del 2016, fasciata in un vestito da principessa, con un velo lunghissimo poggiato sul capo, è convolata a nozze con Carmine Rinaldo che è a capo di una locale impresa edile. Stella che oggi sorride alla vita, si sente amata e coccolata da suo marito ed è circondata da amore e calore umano, è mamma di due splendidi figli di due anni e quattro mesi, Giuseppe più tranquillo e Crescenzo più vivace e irrequieto, ma non ha avuto una vita facile laggiù in Brasile e come tanti bimbi ha vissuto sulla sua pelle situazioni personali e familiari assai difficili che l’hanno segnata per sempre. Una storia che purtroppo somiglia a tante altre, bimbi che da adulti vogliono cancellare al più presto ciò che hanno visto e sofferto in solitudine e loro malgrado per riaprire un nuovo capitolo sensibilmente più roseo. Ospite per forza di cose in un istituto d’accoglienza dall’età di 9 anni dove è rimasta per quattro anni poi è giunta a Sala Consilina perché adottata dalla famiglia salese che l’ha voluta fortemente con sé nonostante il tribunale brasiliano avesse disposto l’adozione solo di due sue sorelle anch’esse brasiliane, figlie però di padri diversi, che tuttora vivono con la mamma italiana perché il papà ad appena un anno dal loro arrivo in Italia, morì a causa di un infarto. «A mia madre devo tutto – confida Stella – in questi anni ha fatto da padre e da madre. Una grande donna alla quale sono molto riconoscente». Un’altra sorella di Stella pure è stata adottata ma vive a Bergamo e un fratello invece è rimasto in Brasile con nuovi mamma e papà. «Ci vediamo e ci sentiamo spesso grazie a Skype e WhatsApp - dice Stella che ci tiene a mantenere e continuare questo rapporto - volevo raggiungerlo l’anno scorso ma ero in attesa del mio secondo figlio e non ho potuto, ma presto conto di riabbracciarlo». Nel corso del tempo, Stella, ha preso a studiare dall’inizio per recuperare anche la familiarità con la lingua italiana che non conosceva e ha studiato fino al secondo anno dell’istituto alberghiero, ha svolto diversi lavoretti saltuari per guadagnare qualcosa per sé da mettere da parte magari per togliersi qualche “sfizio” come lo definisce, ma ci tiene a precisare che la sua seconda famiglia non le ha mai fatto mancare nulla e si è sentita protetta e coccolata ogni qualvolta lo desiderava. Le si illuminano gli occhi quando parla infatti dei suoi genitori non biologici ai quali è molto legata e il tono della sua voce appare profondamente emozionato solo a pronunciare i loro nomi. «Dio è grande e mi ha dato tutto ciò di cui avevo bisogno, tutti mi hanno accolto bene e mi sono perfettamente integrata - dice Stella da credente e con un leggero velo di malinconia – ma oggi guardo al futuro e non ho più paura di dare e ricevere amore. Quello vero».

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