Come primo atto attacca la gestione commissariale di Biagio Franza e si contrappone ad Antonio Pagano i commissari che lo hanno preceduto alla guida dell’ente consortile

Roberto Ciuccio prende il potere al Consorzio di Bonifica di Paestum

Sul futuro c’è solo l’accordo con il comune per mettere fine all’emergenza idrica.

Attualità
Cilento venerdì 08 novembre 2019
di Bartolo Scandizzo
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Roberto Ciuccio © Unico

Roberto Ciuccio dopo la fase di gestione transitoria da presidente pro tempore del Consorzio di bonifica. A seguito del perfezionamento delle nomine dell’amministrazione provinciale, è stato eletto con 12 voti favorevoli e 2 astenuti presidente del consorzio di Bonifica di Paestum.

Lo scontro che si è consumato con l’ex commissario straordinario, che prese il posto di Biagio Franza (poi deceduto), Antonio Pagano è tutto d raccontare in quanto Pagano è stato nominato dalla regione quale rappresentante dell’ente proprio in seno alla deputazione che accompagnerà il presidente durante tutto il mandato.

Da un lato, Antonio Pagano, che è il rappresentante della Regione Campania che ha contestato la legittimità dell’assunzione del ruolo provvisorio di presidente da parte di Ciuccio anche in assenza della ratifica delle nomine fatte dall’amministrazione provinciale di Salerno; dall’altro la regione ha dichiarato legittimo l’atto di assunzione del ruolo di presidente provvisorio “ai sensi dell’art. 27 della legge regionale n. 4 del 2003, il quale prevede che, se la Giunta Regionale non abbia provveduto nei 40 giorni successivi alla data delle elezioni, alla nomina dei membri di diritto facenti parte del Consiglio direttivo, il ruolo di Presidente del Consorzio è svolto, sin dal 40esimo giorno successivo alle elezioni da colui che, nelle elezioni consortili, ha riportato il maggior numero di voti nella fascia di contribuenza più rappresentativa.”

In fondo si tratta solo di un primo scontro tra due visioni su come dovrà essere gestito l’ente nel prossimo futuro. Non è dato ancora di sapere sui motivi che induco A. Pagano ad assumere, fin dal primo momento, un atteggiamento “conflittuale” nei confronti di Ciuccio. Ma certamente si tratta di uno scontro che è maturato durante la gestione commissariale prima di Franza e a seguire dello stesso A. Pagano.

Sono note le divergenze tra i due sulla gestione delle elezioni sia in punta di regolamento sai relativamente ai tempi di convocazione dei consorziati a votare.

Pagano riteneva che si potesse giungere tranquillamente all’autunno per consentire una partecipazione più ampia in quanto in piena estate gli agricoltori sono impegnati in attività lavorative molto intense. Ma Ciuccio che entrava e usciva dalla palazzina di via Magna Graecia senza soluzione di continuità non era dello stesso parere in quanto tre anni di commissariamento potevano bastare.

Altre discussioni e diverse interpretazioni sorsero in merito alla gestione del diritto di voto dei consorziato morosi e alla predisposizione degli elenchi dell’elettorato attivo e passivo.

Ma, come si evince anche dalla relazione che Ciuccio ha allegato al comunicato stampa diffuso dopo l’ufficializzazione della sua elezione definitiva, ha altre e ben più consistenti rimostranze rispetto alla gestione commissariale. Tant’è vero che il neo presidente scrive che dalle relazioni predisposte dagli uffici“soprattutto durante la prima gestione del Commissario Biagio Franza, risulta un notevole aumento delle spese, spesso non giustificate: per tale ragione, ho provveduto ad inviare alla Regione Campania un resoconto della complessiva situazione patrimoniale del Consorzio: inoltre, sono state denunciate, alla Procura Regionale della Corte dei Conti, due ipotesi di danno erariale”.

Ed ecco che siamo già e per l’ennesima volta al ricorso alle “carte bollate” che, se pur mirano a far luce sulle spese autorizzate dai due funzionari regionali nominati commissari, dettano anche l’agenda su come verranno gestiti i rapporti all’interno e all’esterno del consorzio.

In mezzo a questo “balletto” di denunce e sospetti c’è la struttura operativa del consorzio che dovrebbe rimettere in moto l’ordinaria amministrazione, recuperare progetti, sistemare le partite relative alla gestione dell’acquedotto rurale e a quello ad uso civile, immaginare l’adeguamento dei servizi per renderli al passo con i tempi, trovare le risorse per allargare la rete al territorio di Serre e Altavilla Silentina.

C’è poi da sciogliere il perenne dilemma sull’area di competenza che oggi comprende tutta l’alta Valle del Calore ma alla quale non fornisce alcun servizio. C’è una visione strategia dietro alla scelta fatto da tempo, ma chi si è fatto carico di dettagliarne i termini e le condizioni?

Infine, per restare all’oggi … Il sindaco Franco Alfieri e Roberto Ciuccio hanno già sottoscritto un accordo di programma per l’ammodernamento dell’acquedotto civile e per la gestione degli argini dei canali. Come si procederà su questi due strategici settori di competenza del Consorzio di Bonifica di Paestum?

Forse, i cittadini e i consorziati è su questi e tanti argomenti di attualità gestionale che vorrebbero essere aggiornati, lasciando agli avvocati le questioni legate alla corretta gestione delle risorse e alla scrittura degli atti.

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