Ero la sua insegnante alle Scuole Elementari, Marco era vivace, frenetico, faceva fatica a star seduto nel banco, esuberante e allegro. Durante l'intervallo dava sfogo alla sua vivacità calciando qualsiasi cosa.

Marco Zunno, da Roccadaspide una promessa del calcio nazionale

Da bambino nell'ASD Scuola Calcio Rocchese, poi alla Peluso Accademy di Avellino, quindi nella Reggiana ed oggi al Novara dove ha firmato il contratto da professionista.

Attualità
Cilento giovedì 25 giugno 2020
di Gina Chiacchiaro
Immagine non disponibile
Marzo Zunno © Guido Leonardi Photo

Marco, un mio alunno alle Scuole Elementari che oggi occupa un ruolo importante nel campo dello sport. Ero la sua insegnante alle Scuole Elementari, l'ho visto crescere dall'età di 6 anni all'età di 10 ed ho un ricordo dolcissimo. Marco, era vivace, frenetico, faceva fatica a star seduto nel banco, esuberante e allegro. Pronto al gioco sempre! Durante l'intervallo dava sfogo alla sua vivacità calciando qualsiasi cosa. In palestra o in cortile dava il meglio di sé sia nella corsa che nel gioco, soprattutto se "protagonista" era la palla. Marco era molto intelligente ed intuitivo, anche se poco studioso, a casa non aveva tempo per i compiti. Adesso è un giocatore di calcio affermato, lo seguo sui social e quasi non sembra più lui così maturo, professionale e responsabile nel ruolo che ricopre. Gli ho chiesto di raccontarsi nel suo percorso professionale, è stato essenziale nelle sue risposte che ne delineano il profilo.

Marco, presentati ai nostri lettori ...

Sono Marco Zunno, ho 19 anni, sono nato ad Oliveto Citra e ho vissuto a Roccadaspide in provincia di Salerno.

Da quanto tempo giochi a calcio?

Ho iniziato a giocare a calcio molto presto avevo 6/7 anni e già correvo dietro un pallone nel parco pubblico di Roccadaspide dove c'era spazio e, soprattutto, molti compagni di giochi. Non dimentico mai da dove vengo e dove ho iniziato a dare i miei primi calci ad un pallone. Ricordo le partite infinite con i miei amici nel parco non le dimenticherò mai, le porterò sempre nel mio cuore

Quando hai scoperto di poter diventare un calciatore professionista?

L'infanzia calcistica l'ho vissuta nella Scuola Calcio del mio paese e fui iscritto alla ASD Scuola Calcio di Roccadaspide. Nel settore giovanile della squadra ho mosso i primi passi e mi sono fatto notare. Poi sono passato alla Peluso Accademy, realtà del settore giovanile che si occupa dell'addestramento per giovani calciatori che vanno dai 7 ai 14 anni dove ho perfezionato i miei fondamentali. A 14 anni mi sono trasferito a Reggio Emilia, con la Reggiana, infine mi ha rilevato il Novara dove tuttora sono in forza.

Il tuo percorso professionale?

Anche se sono ancora agli inizi devo ringraziare il Novara Calcio che sin da ragazzo ha creduto in me e continua a farlo. La scorsa estate con il Novara ho sottoscritto il mio primo contratto da professionista.

Le tue esperienze più belle?

Porterò sempre dentro di me l'emozione dell'ingresso nello stadio per giocare la mia prima partita da professionista. Ho visto diventare realtà un sogno che ha agitato molte delle mie notti da aspirante campione in uno sport dove la concorrenza è molto agguerrita e dove dietro ogni angolo c'è in agguato il possibile fallimento.

I tuoi rimpianti, I tuoi sogni futuri quali sono?

Non penso di avere rimpianti perché il mio sogno nel cassetto comincia a concretizzarsi passo dopo passo! Fin da bambino, e che continuo ad avere tuttora, è quello di giocare in serie A e di indossare la maglia della Nazionale Italiana.

Qual è stato il tuo percorso scolastico?

In quanto alla scuola inutile nasconderlo le problematiche che ho riscontrato nel conciliare le due cose, non sono state poche ... per cui ho sempre fatto il minimo indispensabile per restare a galla.

Cosa ti manca di più del tuo paese?

Mi manca tanto ... mi dispiace non poter tornare più spesso e passare più tempo con le persone che amo, la mia famiglia e i miei amici.

Come passi la tua giornata?

Non è una vita facile, devo prestare attenzione a molte cose: la mattina mi alzo molto presto, faccio la mia solita colazione poi dopo pranzo iniziamo con gli allenamenti; nel tardo pomeriggio mi riposo oppure passo un po' di tempo a giocare alla PlayStation; la giornata si conclude con la cena, un po' di tempo con i compagni di squadra, e poi si va a letto.

Cosa ti piace di più di quello che fai?

Amo tutto del calcio. Questo sport è la mia felicità.

In bocca al lupo Marco! Noi che ti abbiamo conosciuto siamo tutti con te e ti auguriamo il successo che meriti e un debutto in serie A e poi in Nazionale.

Gina Chiacchiaro



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