Quell'app preannunciata da Borrelli a Paestum che non è ancora operativa!  Come il non lo è patto con le forze armate per pianificare un coordinamento tra le due strutture in modo sistematico"

Angelo Borrelli a Paestum indicò la nuova frontiera della protezione civile

Borrelli immaginava un progetto per "raccogliere nell'App tutti gli altri sistemi di allerta già operativi ad ogni livello territoriale e di forze dell'ordine già operativi e presenti nel nostro paese."

Attualità
Cilento giovedì 30 luglio 2020
di Arcangelo Mauro
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Giornata di approfondimento su "La Protezione Civile in montagna: il ruolo degli enti territoriali e del volontariato locale." © Unico

Martedì 16 aprile alle ore 10:00, presso l'Hotel Ariston, si tenne la giornata di approfondimento su "La Protezione Civile in montagna: il ruolo degli enti territoriali e del volontariato locale". Presenti all'evento c'erano diverse figure istituzionali, tra cui il Sindaco e direttore della BCC di Aquara (Banca di Credito Cooperativo), Antonio Marino; Vincenzo Luciano, presidente UNCEM Campania (Unione Nazionale dei Comuni Comunità ed Enti Montani); Florinda Bevilacqua, vicecapo di gabinetto del Prefetto di Salerno; Francesco Peduto, presidente nazionale dell'Ordine degli Geologi; Claudia Campobasso, dirigente della Protezione Civile Regione Campania; Marco Bussone, presidente nazionale UNCEM; e infine Angelo Borrelli, Capo di Dipartimento della Protezione Civile Nazionale.

L'esterno del centro congressi dell'Ariston di Paestum stracolmo di uomini e donne con le loro divise colorate e mezzi pesanti anch'essi riconoscibili per imponenza e potenza a fare bella mostra della capacità operativa delle comunità montane del territorio.

I lavori furono introdotti da Marino sindaco di Aquara diede il benvenuto a Borrelli e a tutti gli intervenuti tra cui anche numerosi amministratori locali. L'occasione è stata utile per un confronto sia con i vertici dei diversi enti presenti in sala e ai tanti volontari ed operatori montani, venuti non solo dalla Provincia di Salerno ma anche dall'Irpinia e dalla Lucania.

Lo scopo dell'iniziativa era di fare il punto sul livello di cooperazione tra i diversi soggetti sia pubblici che privati impegnati nella Protezione civile" e di puntare ad una maggiore diffusione della cultura della protezione civile di tutte le varie organizzazioni di volontariato. Un lavoro di intesa che ha l'obiettivo di ridurre i rischi idrogeologici con lo scopo di salvaguardare le comunità e tutelare l'ambiente. Bisogna fare più "prevenzione". Questa è la parola chiave che, a più riprese, è stato ripetuto nel corso della conferenza. Bisogna puntare ad una maggiore sensibilità nei confronti dell'ambiente. Bisogna istituire, partendo dalle scuole, una vera e propria educazione ambientale perché le vittime e gli sprechi aumentano sempre di più perché, molto spesso, si assumono comportamenti sbagliati durante un evento catastrofico. La prevenzione parte proprio dalla geologia ed è la geologia la disciplina capace di ascoltare i segnali che la terra ci manda.

Fare prevenzione, ridurre i danni, tutelare il territorio e le sue comunità, non è possibile senza un elemento fondamentale che è il capitale umano. A tal proposito così si espresse Claudia Campobasso: "L'incendio boschivo non si spegne con l'acqua, ma solo grazie all'intervento puntuale dell'uomo. Infatti, il <<capitale umano>> è la vera grande risorsa che abbiamo contro gli incendi. Pertanto, solo una presenza proficua e numerosa di operatori e volontari può garantire tutto ciò.

È necessario quindi che le Comunità montane, la protezione civile, e tutte le organizzazioni di volontariato, non fungono più semplicemente da supporto agli enti istituzionali, ma diventino essi stessi i protagonisti della crescita e della salvaguardia di un territorio.

A sigillare la giornata in segno dell'azione preventiva, è toccato proprio al Presidente Nazionale della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Il suo piano di lavoro prevede innanzitutto "la realizzazione di una piattaforma nazionale d'informazione della popolazione italiana utilizzando un'applicazione, installata in modo semplice e veloce su uno smartphone, si arriva a comunicare direttamente con il cittadino. Borrelli sottolineò che In questo modo, "si potranno informare in maniera rapida e puntuale tutti i cittadini sulle previsioni del tempo, sulle misure preventive da attuare in caso di emergenza sanitaria, ecc."

Con questa App di informazione diretta si ridurrebbero i tempi di allarme rispetto all'ultimo "miglio" che è il più delicato dell'intera filiera dell'allerta ed anche il carico di responsabilità che oggi grava sui sindaci che sono i soggetti istituzionali che devono attivarsi in caso di allerta per calamità naturali o accidentali.

Borrelli rendeva noto dello studio per realizzare "in un'App per cellulari L'idea dove raccogliere i dati di tutti gli altri sistemi di allerta già operativi ad ogni livello territoriale e di forze dell'ordine già operativi e presenti nel nostro paese e raccordarli ed integrarli". Ancora una volta venne sottolineata l'importanza di una cooperazione interdisciplinare che guarda alla prevenzione in vista di una maggiore sicurezza dell'intero territorio. A questo proposito si è pensato di costruire, insieme alle Regioni, alle Università e alle diverse organizzazioni di volontariato, una "rete di accademie di protezione civile", dove si potrà fare formazione: istituire dei corsi di perfezionamento a cui partecipano tutti, operatori, sindaci e volontari.

Inoltre Borrelli annunciò che, per la fine del 2019, sarebbe partito un progetto straordinario della Protezione Civile, in cui verranno coinvolti giovani neolaureati nell'attività di supporto alla pianificazione territoriale: attività che riguarda sia l'aggiornamento dei dati di protezione civile, sia l'informazione della popolazione. "Pianificazione ed allertamento è un binomio inscindibile", disse Borrelli, e questo rappresenta l'obiettivo più ambizioso che il Dipartimento di Protezione Civile vuole mettere in atto.

Un altro aspetto su cui si stava lavorando è quello di coinvolgere maggiormente la componente delle forze armate. "La protezione civile sta lavorando per il loro ruolo duale", sottolinea il capo della protezione civile. Le forze armate sono una risorsa del paese che possiede ottimi mezzi e tecnologia all'avanguardia, ma purtroppo sono ancora poco integrati nel sistema. "Dobbiamo sfruttare la loro possibilità di muoversi rapidamente sul territorio e la loro capacità logistica. Stiamo cercando i fondi per rendere operativo il coordinamento in modo sistematico". L'idea sarebbe quella di vedere impiegate le forze armate non solo in casi emergenza ma anche e soprattutto in un'attività di pianificazione e gestione dell'emergenza, quindi in un'attività di comando e controllo.

Infine, Borrelli ricordò che dal 13 al 20 ottobre 2019 sarebbe stata istituita per la prima volta la settimana della Protezione Civile: una campagna volta all'informazione e alla prevenzione che si ripeterà con cadenza annuale.

Arcangelo Mauro

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