La prof.ssa Monaco, sebbene impegnata a lavoro, si rende disponibile per uno scambio di considerazioni al telefono sull’imminente inizio del nuovo anno scolastico.

Anche gli “adulti” tornano a scuola

Il Coronavirus non fermerà la formazione, tantomeno l’apprendimento permanente grazie all’IDA (Istruzione degli Adulti)

Attualità
Cilento sabato 12 settembre 2020
di Ilaria Lembo
Immagine non disponibile
Corsi IDA, Istruzione degli Adulti © web

Tornare a scuola in presenza, parole ripetute come un mantra per tutta l’estate dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

Lo scontro con i sindacati, le indicazioni sanitarie del Comitato tecnico scientifico per garantire un rientro in piena sicurezza, lo sciorinare di cifre di milioni di euro stanziati per l’acquisto di banchi, corredi didattici e strumenti per la didattica digitale integrata, la corsa dei Dirigenti scolastici per la messa in atto di protocolli di sicurezza, la campagna di comunicazione ideata sui test sierologici per il personale scolastico, le preoccupazioni dei genitori ancora all’oscuro in merito alle modalità pratiche del ritorno sui banchi di scuola dei loro figli, con ipotesi di slittamenti della riapertura delle scuole da parte di diverse amministrazioni regionali, rispetto alla data del 14 settembre indicata dal Ministero, sia per l’aumento dei contagi di Covid-19 sia per gli appuntamenti elettorali previsti il 20 settembre (referendum istituzionale ed elezioni amministrative). Lo scenario è dunque ricco di sfide e incognite. Ma l’incertezza che ormai caratterizza il nostro tempo cerca, proprio attraverso il rientro a scuola, di raggiungere una parvenza di normalità, che include anche il mondo dell’Istruzione degli Adulti, una realtà attiva, sebbene scarsamente considerata anche dall’attuale Ministra dell’Istruzione.

Perché allora occuparsi di una simile realtà, forse nota solo agli addetti dello specifico settore?

Perché rappresenta una risorsa fondamentale per il nostro Paese per garantire la formazione permanente e per contrastare l’analfabetismo funzionale, aspetti ritenuti fondamentali dalla Relazione al Consiglio europeo del gruppo di riflessione sul futuro dell'UE 2030 e che si riallacciano in qualche modo alle intenzioni dell’Unesco quando, nel lontano 1965, istituì la Giornata internazionale dell’alfabetizzazione, che ricorre l’8 settembre, per sensibilizzare il mondo sul legame che esiste tra alfabetizzazione, sviluppo, rispetto dei diritti umani e progresso sociale.

Nel territorio di Capaccio una testimonianza significativa sull’apprendimento permanente arriva dalla prof.ssa Filomena Monaco, referente dei Corsi d’Istruzione degli Adulti (IDA) presso l’Istituto Piranesi, un’istituzione di recente formazione, nata dalla fusione del Liceo Scientifico e dell’IPSSEOA di Capaccio, attualmente diretta dalla Dottoressa Loredana Nicoletti.

La prof.ssa Monaco, sebbene impegnata a lavoro, si rende disponibile per uno scambio di considerazioni al telefono sull’imminente inizio del nuovo anno scolastico:


Che cosa rappresenta l’IDA per il territorio locale?

Rappresenta un’opportunità per tutte quelle persone che decidono di tornare in formazione per riprendere gli studi che avevano interrotto o per imprimere una svolta alla propria vita, cambiando direzione per realizzare i propri sogni.


Quale utenza raccoglie il corso serale Servizi per l''Enogastronomia e l'ospitalità alberghiera dell’Istituto Piranesi?


Gli iscritti sono adulti, soprattutto over 40, alcuni dei quali anche laureati che magari desiderano aprire una propria attività, come un bed & breakfast o un ristorante, considerate le opportunità che il contesto ricettivo del territorio di Paestum offre.


Come hanno vissuto gli studenti il periodo del lockdown e della didattica a distanza?

Gli studenti sono stati costantemente seguiti e, nonostante le difficoltà che tutti hanno dovuto affrontare nel periodo del lockdown, la didattica a distanza ha rappresentato un valido strumento per i nostri corsisti non solo perché hanno potuto continuare ad apprendere ma anche perché ha permesso loro di non sentirsi soli, continuando a far parte di un gruppo coeso e collaborativo.


Con quali aspettative gli studenti e il personale scolastico attendono il rientro a scuola?

Con l’aspettativa di trascorrere un anno scolastico nella normalità, rendendo la scuola di nuovo un luogo di socializzazione, nel rispetto delle linee guida nazionali in materia di sicurezza.


Dunque il Coronavirus non fermerà la formazione, tantomeno l’apprendimento permanente dei soggetti adulti.

Ilaria Lembo

Lascia il tuo commento
commenti
Le più commentate
Le più lette