Allarmante la carenza di personale infermieristico nell’Unità Operativa in questione

Covid: Polla, contagiati in Ortopedia

La Cisl denuncia: “Il loro ricovero non è agevole e genera pericolo di ulteriore diffusione del virus. Carenza di operatori”

Cronaca
Cilento sabato 05 febbraio 2022
di Antonella Citro
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Alfonso Della Porta © Unico Settimanale

“La CISL FP di Salerno – afferma Alfonso Della Porta Segretario Provinciale del sindacato - aveva rappresentato la criticità di attivare posti letto Covid senza le adeguate misure e percorsi con una nota in data 28 gennaio 2022, e purtroppo bisogna prendere atto che persistono ancora criticità sulla turnistica del personale sanitario dell’Unità Operativa Ortopedia, ove sono ancora presenti ricoverati tutti Covid positivi, non solo di pertinenza specialistica ma anche di altre branche quali geriatria e nefrologia in assenza di percorsi di tutela. Chi ha potuto si è messo in ferie, ovviamente autorizzate dalla stessa direzione sanitaria che ha imposto tale riorganizzazione, allo stato approssimativa e rischiosa, addirittura imponendo turni di 18 ore consecutive, per la grave carenza di personale alimentata ulteriormente dalle malattie intervenute e dalle imposte quarantene”. E poi continua: “È del tutto evidente che la scelta di ricoverare in questa UOC pazienti Covid positivi non è del tutto agevole e genera ulteriore pericolo di contagio a carico degli stessi pazienti e degli operatori con la possibilità di generare cluster pandemici all’interno del presidio che poi si sviluppano in tutto il paese. Attualmente questa disorganizzazione originata da decisioni affrettate e in assenza di un quadro complessivo di riferimento sta nuocendo gravemente la salute dei pazienti e degli operatori sanitari tutti”. “Risulta allarmante - finisce - la carenza di personale infermieristico nell’Unità Operativa in questione. Difatti in questo momento sono presenti pochi operatori in servizio che sono sottoposti a turni massacranti. Infatti da 16 unità in organico, risultano in servizio solo 5 infermieri e 1 operatore socio sanitario. Tale situazione è di inaudita gravità e deve essere risolta con immediatezza”. Insomma, in questi ultimi giorni, al “Luigi Curto” di Polla c’è grande agitazione per una situazione che allarma sempre di più gli operatori ivi coinvolti e le famiglie degli stessi ricoverati. Il numero dei contagi è salito vertiginosamente anche questa settimana e sembra essere quanto mai impegnativa e doverosa la scelta di prendere ulteriori provvedimenti per evitare che la situazione possa sfuggire di mano. Intanto c’è attesa per la realizzazione di un’area contumaciale a Polla che possa fare da accoglienza per tutti quei pazienti sospetti positivi e in attesa di tampone, un percorso e un planning che servano a gestire meglio l’emergenza che dura ormai da due anni. Un piccolo presidio ospedaliero che si trova a fronteggiare l’ennesima ondata mentre dai sindacati di categoria partono lettere di sollecito a prendere seri provvedimenti e a rivedere alcuni punti cardine sulla gestione sanitaria. La campagna vaccinale intanto corre spedita e sta facendo registrare tantissime adesioni in tutti i comuni del Vallo di Diano. “Un momento delicato che stiamo gestendo nel pieno rispetto dell’abbattimento della paura per vincere sul Covid”, ha detto il consigliere alla sanità di Sala Consilina Bartolo Lettieri, impegnato in prima persona nella organizzazione dell’agenda inerente gli appuntamenti salesi che fanno registrare ogni volta circa mille adesioni. Un ottimo numero che lascia ben sperare sui numeri del contagio, fortunatamente non preoccupanti.

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