Vallo di Diano

Il Vallo di Diano e la storia a lieto fine di Michele Gallo

L’unione di un territorio dopo l’apprensione e l’attesa

Cronaca
Cilento domenica 29 luglio 2018
di Cono D'Elia
Immagine non disponibile
Michele Gallo © n.c.

Un’avventura a lieto fine, non soltanto per il protagonista, la famiglia e gli amici, ma per l’intero territorio. Quella di Michele Gallo, 25enne di Sala Consilina, è una storia fatta di ansia, apprensione, speranza e sollievo. Ma anche di condivisione, partecipazione e solidarietà. Elementi che si sono combinati e sovrapposti nei giorni in cui il giovane è stato lontano da casa e dalla propria famiglia. Si è allontanato nella notte tra l’11 e il 12 luglio, senza portare con sé il cellulare e facendo perdere le tracce. Per 10 giorni di Michele non si sono avute notizie. Ad eccezione di un filmato delle telecamere presenti in un bar dell'area di servizio di Caselle in Pittari, sulla Bussentina. Nel frattempo gli appelli si sono moltiplicati e le ricerche intensificate, tanto che del caso si è occupato anche il programma tv Rai “Chi l'ha visto”. Giorni che hanno visto, per una volta, il territorio realmente unito.

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I valdianesi, infatti, si sono attivati e mobilitati, sia logisticamente che attraverso i social, con un unico obiettivo: far si che Michele si trovasse e potesse tornare a casa prima possibile. Ed è stato ritrovato proprio a Caselle. Un residente, infatti, lo ha riconosciuto e individuato in aperta campagna, nei pressi della stazione di servizio. All’uomo il giovane salese ha dato il numero di telefono della sorella Elena Gallo, consigliere comunale di maggioranza di Sala Consilina. Michele, in buone condizioni di salute, è rimasto in quel luogo per tutto il tempo, costruendosi un riparo d’emergenza, per proteggersi dagli animali e alimentandosi quanto e come ha potuto. Grande la preoccupazione del territorio, tanto quanto il sospiro di sollievo e una volta appresa la notizia del ritrovamento. Un comprensorio, quello del Vallo di Diano, che, come già evidenziato, quasi mai ha “viaggiato” insieme e verso la stessa direzione, in modo robusto e concreto. Non è accaduto nemmeno quando si è trattato di difendere strutture e servizi, poi “scippati” o in occasione di candidature di esponenti politici del territorio. Insomma, un territorio solidale e partecipe. Certo, qualcuno potrebbe obiettare: “facile attivarsi scrivendo o condividendo un post su facebook”. Vero, ma non è di certo scontato esporsi, anche se limitatamente al social media. E per l’occasione la mobilitazione è stata davvero consistente. Fino ad arrivare al ritrovamento ed a sentire quasi proprio il commosso abbraccio immortalato tra Michele e la sorella Elena.

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