Episodi che non lasciano troppo all'immaginazione e che alcuni collegano al clima di tensione, integralismo e provocazione che si sta vivendo, in determinati frangenti, anche a livello nazionale

Disegni nazisti e intolleranza: l’inquietante estate del Vallo

Il Vescovo di Teggiano – Policastro, Antonio De Luca, ha parlato di episodi deprecabili, che fanno pensare alle conseguenze di una retorica ridondante del ‘prima noi poi loro’.

Cronaca
Cilento mercoledì 03 luglio 2019
di Cono D'Elia
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Disegni nazisti e intolleranza: l’inquietante estate del Vallo © web

Una svastica e dei baffi disegnati sul volto della statua della Madonna, un biglietto di minacce contro la gestione di un centro di accoglienze ed uno striscione contro i migranti.

Sono gli ultimi 3 inquietanti episodi registrati nel Vallo di Diano.

Il più recente è avvenuto all’ospedale di Polla, dove sulla statua della Vergine, collocata al piano terra della struttura, è stata disegnata una svastica sulla fronte e dei baffetti che riconducono ad Hitler. Chiari riferimenti al Nazismo, quindi.

L’intolleranza, invece, è cio che accomuna i 2 fatti registrati a San Pietro al Tanagro, piccolo centro non lontano da Polla.

Prima un biglietto minatorio indirizzato alla responsabile del centro di accoglienza del paese, Giusy Salerno e lasciato sul parabrezza della sua auto. Il biglietto recitava testualmente ‘Amica dei clandestini, crepa!’.

Poi, qualche giorno più tardi, uno striscione, spuntato proprio di fronte alla struttura che ospita le ragazze madri e che recitava ‘Via gli immigrati da San Pietro’.

Insomma, episodi che non lasciano troppo all’immaginazione. E che alcuni collegano al clima di tensione, integralismo e provocazione che si sta vivendo, in determinati frangenti, anche a livello nazionale.

Come sottolineato dal Vescovo di Teggiano – Policastro, Antonio De Luca, il quale ha parlato di episodi deprecabili, che fanno pensare alle conseguenze di una retorica ridondante del ‘prima noi poi loro’.

Gesti probabilmente non collegati tra loro (parliamo di Polla e San Pietro) ed isolati, ma che, di certo, fanno nascere degli interrogativi e fanno chiedere se si sia davvero consapevoli di ciò che si fa e si scrive o se, invece, si tende a seguire la ‘moda’ del momento, con l’intento di suscitare attenzione e sentirsi ‘importanti’.

Di certo non possiamo pensare che, tutto d’un tratto, il Vallo sia diventato intollerante o estremista, anche se i risultati locali relativi alle recenti elezioni europee potrebbero farlo pensare.

Un comprensorio che spesso si mostra insofferente e dimostra di far fatica e in cui mancano personalità carismatiche e di spicco, in grado di far sentire la comunità compatta e meno isolata.

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