Sono documentati contatti tra esponenti della malavita locale e delle cosche calabresi. Sul territorio sono operativi due gruppi criminali, facenti capo alle famiglie, Gallo e Balsamo

La dura estate del Vallo di Diano

Non sembrano andare in vacanza i problemi relativi al Vallo di Diano. Negli ultimi tempi, infatti, diverse criticità e notizie inquietanti si sono aggiunte a quelle già esistenti.

Cronaca
Cilento mercoledì 07 agosto 2019
di Cono D'Elia
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Vallo di Diano © web

Agosto è alle porte e con esso i momenti di svago e relax. Non sembrano, però, andare in vacanza i problemi relativi al Vallo di Diano. Negli ultimi tempi, infatti, diverse criticità e notizie inquietanti si sono aggiunte a quelle già esistenti.

A cominciare dalla recente relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia, attraverso cui si identifica il territorio del Medio e Basso Cilento come area di possibili investimenti di capitali illeciti.

Il comprensorio, stando al documento, risulta oggetto di attenzione da parte di pregiudicati napoletani, in relazione al traffico ed allo spaccio di stupefacenti. Allo stato, non si registrano eventi che possano indicare una presenza di organizzazioni camorristiche nella Valle del Calore. L’unico fenomeno delinquenziale rilevante, come sopra evidenziato, è lo spaccio di stupefacenti, introdotti nel territorio attraverso i comuni di Sala Consilina e Atena Lucana.

‘Nel Vallo di Diano - si legge nella relazione - sono documentati contatti tra esponenti della malavita locale e delle cosche calabresi. Sul territorio sono operativi due gruppi criminali, facenti capo alle famiglie, originarie di Sala Consilina, Gallo e Balsamo. Le investigazioni svolte nel tempo hanno anche evidenziato che l’area è stata oggetto di investimenti immobiliari ed imprenditoriali da parte della criminalità organizzata”.

A livello di realtà territoriali, poi, il Consorzio Sociale Vallo di Diano, Tanagro e Alburni (ex Piano di Zona S10) ha lanciato un nuovo grido d’allarme relativo alle proprie casse, evidenziando che solo 4 dei 19 Comuni Soci hanno provveduto al pagamento delle quote del fondo per l’annualità 2018. I Comuni che hanno ottemperato sono Auletta, Caggiano, Sanza e Polla, mentre gli altri mancano del tutto.

Tale stato di fatto potrebbe generare non pochi problemi al Consorzio ed ai servizi correlati.

Per quel che riguarda, infine, il mondo della chiesa valdianese e del golfo di Policastro, sta facendo scalpore la notizia legata a lettere anonime (almeno 3 in un anno) pervenute alla Diocesi di Teggiano-Policastro. Le missive conterrebbero accuse a vario titolo relative ad esponenti del clero locale e farebbero riferimento anche a presunti video. Al riguardo la Procura di Lagonegro ha aperto un’inchiesta e sono in corso le indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Sala Consilina.

Insomma, situazioni in evoluzione e da monitorare con attenzione…anche ad agosto.

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