Muore Luigi Morello. Un colpo al cuore per la comunità valdianese e per quella teggianese, in particolare, che si è ritrovata improvvisamente spaesata e disorientata, sentendosi molto più fragile

La rilevanza negativa del Vallo di Diano e la perdita di certezze

Il territorio ha dovuto registrare, tra le altre, la scomparsa di Luigi Morello, 57enne, capo distaccamento dei Vigili del Fuoco di Sala Consilina, residente a Teggiano. Il Coronavirus lo ha sconfitto, non lasciandogli scampo.

Cronaca
Cilento domenica 05 aprile 2020
di Cono D'Elia
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Vallo di Diano © Unico

Il coronavirus non arresta ancora la sua corsa, seminando sempre più contagi e dolore. Anche nel Vallo di Diano, comprensorio piccolo, ma non immune dalla diffusione. E anzi l’area (in base al rapporto persone contagiate - popolazione) più colpita della provincia di Salerno.

Il territorio ha dovuto registrare, tra le altre, la scomparsa di Luigi Morello, 57enne, capo distaccamento dei Vigili del Fuoco di Sala Consilina, residente a Teggiano. Il Coronavirus lo ha sconfitto, non lasciandogli scampo, dopo alcuni giorni di sofferenza.

Un colpo al cuore per la comunità valdianese e per quella teggianese, in particolare, che si è ritrovata improvvisamente spaesata e disorientata, sentendosi molto più fragile. Il virus, infatti, agl’occhi dei cittadini si è rivelato improvvisamente più “forte” di quanto apparisse in precedenza, perché il venir meno di una figura di riferimento, carismatica e rassicurante, come quella di Morello, ha indebolito le “strutture difensive” fino a quel momento erette. Tutti erano consapevoli che lottasse tra la vita e la morte, ma pochi avevano effettivamente materializzato il pensiero che potesse non esserci più.

All’indomani della batosta subita, non soltanto Teggiano, ma tutto il Vallo ha inteso rendere omaggio ad un uomo ed un professionista che tutto il territorio sentiva suo ed aveva imparato a conoscere ed apprezzare. Un saluto speciale gli è stato tributato, tra gli altri, dai colleghi Vigili del Fuoco, dalla Polizia e dei Carabinieri attraverso il suono triste e continuo delle sirene. Anche il Ministero dell’Interno gli ha riservato un minuto di silenzio.

Per quel che riguarda i contagi, la mappa valdianese conta più di 100 casi, riconducibili, principalmente, a 2 “filoni”: il primo legato all’ormai celeberrimo raduno religioso di Atena Lucana che, direttamente e indirettamente, ha prodotto la grande maggioranza dei contagi registrati nel Vallo di Diano. Il secondo, invece, relativo alla casa di riposo Juventus di Sala Consilina, dove i positivi sono risultati oltre 40, tra ospiti ed operatori. Gli anziani alloggiati nella struttura sono stati trasferiti presso il Campolongo Hospital di Eboli. Non mancano, tuttavia, casi “isolati”, uno dei quali legato ad un degente dell’ospedale di Polla.

Negli scorsi giorni sono, inoltre, arrivati i messaggi, attraverso video pubblicati su Facebook, dei sindaci, tra gli altri, di Sala Consilina, Teggiano, Sassano, Montesano sulla Marcellana ed Auletta. Quest’ultimo è l’unico comune dell’area Vallo di Diano-Tanagro, in cui, almeno finora, il sindaco sia risultato positivo al Covid 19. Come lui anche il vicesindaco.

Un bilancio preoccupante quello stilato fino al momento per il Vallo di Diano, dove i contagi documentati rappresentano circa 1/3 del totale di Salerno e provincia. Dato che fa riflettere se consideriamo che la vallata è abitata da circa 60mila persone, contro il milione e più di residenti di capoluogo e provincia.

Nel frattempo una task force dell’Unità di Crisi ha effettuato un sopralluogo nell’area rossa del comprensorio valdianese ed è stata all’ospedale di Polla. Al riguardo è stata predisposta l’area Covid in cui vi sono 2 posti letto di terapia intensiva, che possono essere raddoppiati e 8 posti di degenza già disponibili. Il reparto Covid 19 è guidato dal dottor Domenico Rubino, già sindaco di Sassano.

Cono D'Elia

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