"Ciò che è bello è amato; ciò che bello non è, non è amato”
PROCIDA MEDITERRANEA 2022
Mariano Goglia, è uno scultore sannita che ha il suo atelier a Vitulano (BN) ove è nato nel 1948. È un’artista con grande passione per il marmo e il legno con cui scolpisce le sue opere.
Le emozioni dell’artista all’origine dell’opera: «Nettuno. “Ciò che è bello è amato; ciò che bello non è, non è amato” così cantavano le Muse e le Grazie per rappresentare il bello a cui ognuno di noi aspira ad unirsi. Il mio desiderio di unificazione all’immagine e al pensiero del bello l’ho ritrovato nel mare, amplesso di acqua, luce e suono, ove la vita va maggiormente protetta in quanto dal mare si è generata. L’opera è la figurazione di Nettuno, divinità protettrice dell’ambiente marino protetto, il Regno di Nettuno, in cui si immerge Procida, a cui è dedicata quest’opera; il dio Nettuno simboleggia la difesa del suo regno e con sguardo minaccioso ed immagine austera lancia il messaggio della protezione del mare dall’inquinamento e di salvaguardia della fauna marina. I pensieri e le ispirazioni dell’opera sono stati il sentimento di amore per il mare, di cui ognuno di noi conserva momenti di gioia vissuta, e l’attrazione verso la bellezza della Natura che va conservata. Il messaggio è quello di amare e conservare ciò che è bello».
Mariano Goglia
Mariano Goglia ha aderito alla proposta culturale “Procida Mediterranea 2022” a cura di Ambiente e Cultura Mediterranea. L’opera sarà donata al Comune di Procida per celebrare la bellezza dell’isola in omaggio all’alto riconoscimento culturale ottenuto di “Procida Capitale Italiana della Cultura 2022”.