PADULA. Sabato 2 dicembre 2017, ore 18:00, nel salone della sede sociale in Via Tenente D’Amato, verrà presentato il libro di Gina Chiacchiaro e Bartolo Scandizzo “Il Cilento in Australia”.

Presentazione del Libro "Il Cilento in Australia"

“Oltre l'Atlantico vive una numerosa comunità di Cilentani, forse addirittura superiore ai residenti in patria e che popolano rade di mare, creste di colline e cocuzzoli di montagna. Sono l'esercito delle migrazioni bibliche, ...”

Cultura
Cilento giovedì 30 novembre 2017
di La Redazione
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Il Cilento in Australia © unico

PADULA. Sabato 2 dicembre 2017, ore 18:00, nel salone della sede sociale in Via Tenente D’Amato, verrà presentato il libro di Gina Chiacchiaro e Bartolo Scandizzo “Il Cilento in Australia”.

L’iniziativa culturale è organizzata dal Circolo Sociale Carlo Alberto 1886, in partnership con la BANCA MONTE PRUNO e con il patrocinio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, della Comunità Montana “Vallo di Diano” e del Comune di Padula.

Dopo i saluti di Felice Tierno, presidente del Circolo Carlo Alberto e di Paolo Imparato, Sindaco della città di Padula, si aprirà il dibattito sul contenuto del testo dei due giornalisti cilentani. A discuterne con gli autori, Gina Chiacchiaro e Bartolo Scandizzo, saranno il prof. Gaetano Ricco, Filosofo e Storico ed Antonella Citro, giornalista che coordinerà i lavori della presentazione. Il volume raccoglie le testimo-nianze di chi è partito dall'amata terra cilentana per costruirsi un futuro oltreoceano.

“Oltre l'Atlantico vive una numerosa comunità di Cilentani, forse addirittura superiore ai residenti in patria e che popolano rade di mare, creste di colline e cocuzzoli di montagna. Sono l'esercito delle migrazioni bibliche, che, a più riprese, nell'ultimo secolo ha abbandonato, con lancinante nostalgia, il paese sfiorando, a tenera carezza, con gli occhi tremuli di pianto la piazza, la chiesa, il campanile, il camposanto ed ha corso l'avventura verso l'ignoto. Hanno lavorato sodo nelle periferie malsane delle metropoli o nelle campagne delle fazende, ingoiando mortificazioni e soprusi, che ne ferivano nel profondo la dignità. Molti ce l'hanno fatta e si sono imposti nei paesi d'accoglienza con forza di volontà, intraprendenza e professionalità. Tanti hanno fallito e sono tornati stanchi, demotivati e sconfitti ai paesi d'origine. Alcuni ci hanno rimesso la vita e sono morti tra gli stenti e l'anonimato con occhio acceso alle povere croci arrugginite di lontani cimiteri assolati………...”. Prefazione di Giuseppe Liuccio.

E’ gradita l’occasione per un cordiale saluto.

Il Presidente, Felice Tierno.

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