Non rifiutiamoci: la nuova iniziativa della Ex Libris Cafè

Polla: la rivoluzione “gentile”

Della sua passione per i libri e la lettura, questo libraio speciale ha fatto una vera e propria vocazione, perché nonostante le classifiche Istat riportino dati sempre più sconfortanti relativi agli italiani e alla lettura...

Cultura
Cilento giovedì 21 marzo 2019
di Ilaria Longo
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Polla - Non rifiutiamoci © Unico

È in atto una rivoluzione gentile portata avanti da un tenace libraio di Polla che, neanche a farlo apposta, risponde proprio al nome di Michele Gentile. Della sua passione per i libri e la lettura, questo libraio speciale ha fatto una vera e propria vocazione, perché nonostante le classifiche Istat riportino dati sempre più sconfortanti relativi agli italiani e alla lettura, lui dice: "Il 50% degli italiani non compra e non legge libri. Ci sono politiche poco favorevoli all’editoria e alla lettura e tante librerie chiudono perché non possono reggere al confronto dei monopoli che sono protetti. Ma nei progetti che porto avanti per favorire la lettura cerco di fare in modo che tutti coloro che non leggono possano incuriosirsi e sfogliare almeno un libro".

Dal 1985, quando era appena ventenne, Michele, come una vera e propria vocazione, cerca di far appassionare tutti ai fantastici mondi a cui apre la lettura. Ha iniziato aprendo una cartolibreria e poi nel 2000 è nata la “Ex libris café”, un posto quasi magico che con le molteplici iniziative inventate dal suo proprietario ha fatto giungere il suo nome ben oltre i confini cilentani. Infatti Polla e la sua libreria sono ormai citati dai media internazionale. Non ultima la notizia riportata dalla CNN in cui si parla di questa libreria e dell’iniziativa "non rifiutiamoci".

Michele, infatti, dopo esser balzato agli onori della cronaca grazie al “libro sospeso” (che ha traslato il concetto del caffè sospeso al mondo dei libri) e a “Viaggi d’autore” (che favorisce la lettura in bus grazie alla creazione di piccole biblioteche nei bus di linea Curcio) ha dato vita a un'interessante progetto che coniuga brillantemente ecologia e lettura e che si chiama, per l’appunto, “Non rifiutiamoci!”, un’iniziativa che sta catturando tutti e che è il naturale fil rouge tra il libro sospeso e il rispetto dell’ambiente oltreché il riciclo.

Funziona, praticamente, così: il lettore forte compra un libro per sé e lascia un libro sospeso per qualcun altro. Successivamente quando un piccolo clinete, perché l’iniziativa è aperta soprattutto a bambini e adolescenti, porta a Michele una lattina o una bottiglia vuota, lui dà al bambino il libro sospeso. E, l’idea successiva, è quella del riuso. Michele, infatti, dice: “Vorrei realizzare uno scaffale del libro sospeso utilizzando le bottiglie di plastica e le lattine. Quest’idea, sicuramente molto artigianale, vuole essere un modo per dimostrare la circolarità del processo”.

Sono davvero tanti i riscontri positivi dei lettori cilentani e non sono. “Qualche giorno fa”, racconta il libraio, “sono venuti qui due ragazzi di Montoro che volevano capire e scoprire cosa fosse queste libreria e ne sono rimasti affascinati. Un po’ di tempo dopo mi hanno chiamato dicendo che dopo aver visto la Ex Libris hanno deciso di replicare l’idea del “non rifiutiamoci” anche nel loro paese. Questo fermento che proviene dai giovani mi riemie di gioia. Io chiedo sempre, quando mi intervistano, di cancellare il mio nome e di veicolare sempre più queste iniziative che devono diventare di tutto il territorio”.

Nella lunga chiacchierata con Michele - ricca di tanti pareri sul mondo del libro e dell’editoria,di aneddoti come quello in cui il libraio mi ha svelato che l’iniziativa del libro sospeso è diventata nota principalmente perché una sua collega di Milano, un po’ più smart rispetto ai social, ha venduto un libro in sospeso e l’ha subito twittato, dell’importanza di veicolare il piacere della lettura - è emersa sempre e prepotentemente la volontà di questo libraio di non arrendersi. Perché nelle sue parole ogniqualvolta un bambino è felice nel vedere un libro c’è sempre una speranza, ma, soprattutto, è venuto fuori che se una persona fa con passione il suo lavoro può portare intorno a sé bellezza. La sola cosa che, come diceva Dostoevskij, può cambiare il mondo.

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