“Scie di sangue sul popolo degli Indiani d’America nativi d’America, sgozzati con denaro avente conformazione di coltelli”

Alcune riflessioni intorno a luminose figure. Lievi atti di solidarietà

Partiamo con l’evidenziare alcuni reali, coraggiosi Uomini di Dio. Dunque, le religioni postulano un insieme definite di dottrine ed azioni alle quali i fedeli professano rispetto, inducono esse riflessioni in virtù della...

Cultura
Cilento giovedì 18 aprile 2019
di Giuffrida Farina
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ALCUNI UOMINI DI DIO © n. c.

L’articolo odierno si snoda in due fasi: la prima concerne alcune analisi e riflessioni intorno a particolari Uomini di Dio, luminose figure di ministri del culto appartenenti a varie Confessioni religiose; l’altra, di carattere artistico, riguarda elaborazioni fotografiche e pittoriche. Partiamo con l’evidenziare alcuni reali, coraggiosi Uomini di Dio. Dunque, le religioni postulano un insieme definite di dottrine ed azioni alle quali i fedeli professano rispetto, inducono esse riflessioni in virtù della ‘rivelazione’ religiosa, e talvolta divergono sfociando in ritualismi ed atti di superstizione. La Verità assoluta non è detenuta da alcun Credo religioso, la cui essenza è cercare di superare i limiti angusti e condizionanti delineati dalla dimensione terrena, meta alla quale tendono gli Uomini di Dio che han fatto e fanno della loro esistenza una missione. Helder Pessoa Camara (1909-1999), Arcivescovo e teologo brasiliano, splendida persona, diede impulso alla Teologia della Liberazione battendosi per i poveri, donando l’intera sua esistenza per il riscatto sociale delle popolazioni più indigenti. Gunnar Stalsett (1935), Pastore luterano norvegese, segretario generale della Federazione Mondiale Luterana; l’energico ‘dinamista’ Stalsett non conosceva l’inerzia, l’inazione, difatti raggiungeva dovunque i suoi fedeli, sino al di là del circolo polare artico, tra le altre località si recava a Capo Nord. Desmond Tutu (1931), Arcivescovo anglicano di Città del Capo, primate della Chiesa Anglicana del Sud Africa. Un attivista avversario dell’apartheid, uno strenuo difensore dei diritti umani degli oppressi; ha condotto campagne per combattere l’AIDS, la tubercolosi, l’omofobia, la povertà, il razzismo; Tutu ha ricevuto il premio Nobel per la Pace nel 1984. Singolare il silenzio mistico del Saggio, Chamdra Swamni (1948-2017), straordinaria figura dell’Induismo; viveva in una località sulle rive del Gange, fu uno ‘stacanovista del Silenzio’ nel senso che dedicava tutto il suo tempo alla contemplazione ed alla meditazione; questo Saggio fu infinitamente distante dalla dimensione terrena: per staccarsi dalla quale e librarsi nel mondo della pura spiritualità pronunciò poche parole durante lo scorrere della sua vita. Parthenios III (1919-1996), Patriarca Greco ortodosso di Alessandria d’Egitto, tra il 1987 e il 1996. Indirizzò coraggiosamente le sue linee di pensiero dottrinale verso l’unità di tutti i cristiani, contro qualunque forma di egemonismo, ovviamente ingenerandosi parecchie pericolose ostilità. Muhammad Sayyd Ianmawi (1928-2010), Imam egiziano, il più autorevole tra gli studiosi della legge coranica, docente della università coranica di al Azhar, il centro principale del Sunnismo nel mondo islamico. Si schierò apertamente contro le dittature, contro l’integralismo, l’intolleranza, il fanatismo, spesso rischiando, per queste sue idée, la vita. Abraham Shapira (1914-2007), Gran Rabbino, autorità nella interpretazione e nell’insegnamento della Torah. La più antica delle grandi religioni monoteistiche, l’Ebraismo, si fonda sul ‘libro delle leggi’, Torah, a differenza delle altre due, Cristianesimo e Islamismo, originate dalla predicazione di un Profeta. Autori delle integrative elaborazioni sono l’ing. Ugo Galluccio e lo scrivente, affettuosamente omaggiate durante manifestazioni di raccolta fondi ed eventi di solidarietà, tra cui quelle organizzate dall’Ordine degli Ingegneri di Salerno, del quale presidente era l’attuale president del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Armando Zambrano; ed altre, sempre di beneficenza, alle quali aderirono l’artista Alfonso Grassi e l’artista realizzatore della Testata di Unico, Pietro Lista. Spostandoci dunque su 2 settori sicuramente più distensivi, vi sono n.4 elaborazioni fotografiche di Ugo Galluccio ed altrettanti disegni e dipinti da me realizzati; i soggetti spaziano dall’odierno tema religioso alle forme scultoree di masse liquide con movimenti ritmici di ballerine magicamente proiettate in atmosfere di luci ed acque. Scie di sangue sul popolo degli Indiani d’America nativi d’America, sgozzati con denaro avente conformazione di coltelli: la storia insegna che i territori dei pacifici ‘pellerossa’ vennero rubati e di essi si impossessarono, al termine di sanguinosi massacri ed epiche battaglie, Inglesi e Francesi. Per concludere, alcune foto da me “scattate” con procedimento artigianale dunque create senza l’ausilio della macchina fotografica, infine la rappresentazione di una inquietante, straordinaria poesia di Edgar Allan Poe, dolente per la morte dell’amata e tormentato dalla visione di un corvo che ripete continuamente “Nevermore” (Mai più).

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