L’allestimento della mostra è al terzo piano del Convergenze Innovation Center in Capaccio Paestum in via Seliano, 2. Si tratta di una location ideale per l’esposizione dei lavori di Enzo Cursaro

“La trama e i segni” negli “SCUDI” di Enzo Cursaro a Paestum

La mostra resterà aperta dal 26 ottobre al 30 novembre 2019, dal lunedì al sabato, nei seguenti orari: 10,00 /13,30 – 15,30/18,00.

Cultura
Cilento lunedì 04 novembre 2019
di Bartolo Scandizzo
Immagine non disponibile
“La trama e i segni” negli “SCUDI” di Enzo Cursaro a Paestum © Unico

“L’idea di tempo, posto nell’accezione bergsoniana di <>, attraversa anche gli ultimi lavori del ciclo <> Si tratta di grandi dischi di acciaio che l’artista ha recuperato da un vecchio frantoio: dischi usati per pressare i fiscoli, anch’essi dischi con un foro centrale, un tempo di corda oggi di nylon, sui quali viene stesa la pasta d’olive. Cursaro li ha recuperati, puliti senza, però, annullare i segni del lavoro, dello sforzo, della corrosione che il tempo ha inciso sul metallo. Con abrasivi è intervenuto speculando su questi segni, insistendo sulla traccia lasciata dal tempo, suggerendo analogismi con il vasto sussidiario dell’iconografia dell’antica Paestum. Torna ad insistere sulla memoria che il segno (esentia) trasferisce alla vita della contemporaneità all’esistenza: dal giorno in cui una statua è terminata scrive – Marguerita Yourcenar in un passo del suo memorabile Il tempo, grande scultore – comincia, in un certo senso, la sua vita.”

Con questa breve ma precisa recensione di Massimo Bignardi, si apre il bellissimo catalogo che raccoglie immagini e segni della mostra di Enzo Cursaro, artista Capaccese, che ha vissuto dividendosi tra la sua terra di origine e i luoghi dove ha lavorato da docente. Il mondo dove ha elaborato il suo mondo di artista va ricercato, invece, nella sua voglia di sorprendere e sorprendersi.

E il colpo d’occhio che offre l’allestimento della mostra di “scudi” d’acciaio raccattati in un antico frantoio dove la ruggine aveva fatto il suo lavoro corrosivo aiutato dal tempo dell’inattività dovuta alla comparsa da altre materiale, il nylon, dalle stesse forme ma di altra consistenza.

I dischi utilizzati per stendervi la pasta uscita dalla macina nelle presse dei frantoi per estrarre l’olio d’oliva, Cursaro li ha fatti risorgere a nuova vita dando loro dignità artistica senza andare oltre il loro vissuto di oggetti sui quali si sono depositati i segni del tempo e del lavoro che l’uomo ha indotto gli oggetti a svolgere.

Su questo strato di esperienze, l’artista ha posato la sua mano, il suo pennello e, in alcuni casi, solo lo sfregamento del flex per ripulirli. Cursaro ha anche riportato su tela e su carta quello che ha ricavato dall’esperienza riproducendo segni e colori conditi dal suo estro artistico.

Nessuno del folto gruppo di pubblico presente all’inaugurazione ha potuto fare a meno di notare che l’allestimento della mostra fatto al terzo piano del Convergenze Innovation Center in Capaccio Paestum in via Seliano, 2. Ha trovato la location ideale per esaltare il lavoro di Cursaro. L’esposizione che resterà aperta dal 26 ottobre al 30 novembre 2019, dal lunedì al sabato, nei seguenti orari: 10,00 /13,30 – 15,30/18,00.

Cursaro, esporrà a Roma, presso la galleriaDi Sarro, ci tiene al fatto che le sculture possano trovare degli acquirenti sul territorio dove hanno “vissuto” e “rinati” alla luce perché è qui loro posto all’ombra della grande storia greca- lucana – romana e dei secoli a venire.

Lascia il tuo commento
commenti
Le più commentate
Le più lette