“Torno spesso in Cilento, lì ci sono genitori e parenti, la mia amata terra è me una fonte inesauribile di ispirazione, osservando la natura ho avuto stimoli forti per il lavoro”
Intervista ad Andrea Cilento
Grazie a giovani uomini, determinati e consapevoli del valore dell’arte, come Andrea Cilento, non solo come diceva il Maestro Mario Monicelli “Il cinema non morirà mai”
Andrea Cilento regista, film maker, e tecnico del montaggio freelance dal successo internazionale, si raccontato con sincerità, sagacia e affetto.
Quali sono le sue origini?
Sono nato a Battipaglia, ho frequentato
le scuole primarie e secondarie a Vallo Della Lucania
Attualmente
dove risiede?
Vivo in Veneto, vicino a Treviso e il
mio lavoro si sviluppa tra la Lombardia e l’estero.
Di cosa si occupa?
Ho lavorato come montatore
professionista in emittenti Sky come Marcopolo, Nuvolari, Alice,
Leonardo e ho collaboro con agenzie di comunicazione diverse, quali,
Sky Arte e Discovery Italia. Attualmente realizzo campagna
pubblicitarie per noti brand e partecipo ai lavori di famose case
cinematografiche italiane.
Che rapporti mantiene con il
Cilento?
Torno spesso in Cilento, lì ci sono
genitori e parenti, la mia amata terra è me una fonte inesauribile
di ispirazione, osservando la natura ho avuto stimoli forti per il
lavoro. Sono poi tornato a casa, anche per motivi professionali in
occasione delle riprese di Happy for Cilento. Mi sono divertito
tantissimo e ho avuto modo di vedere nuove meraviglie, e poi il
calore e l’impegno dei cilentani per quel progetto è stato davvero
commovente.
Come ha cominciato la sua carriera?
Ho iniziato da autodidatta andando nei
boschi a filmare alcune scene rurali, successivamente ho vinto un
concorso cinematografico di Vallo Della Lucania in cui si doveva
raccontare il Cilento, e da quel momento ho capito che la
cinematografia era il mio grande amore. Ho scritto, quindi, numerose
lettere indirizzate a tutte le emittenti televisive italiane, dopo un
anno ho ricevuto la telefonata di un’azienda molto importante di
Roma e così ho deciso di partire per questa nuova esperienza.
Sfortunatamente, poi, l’azienda ha avuto problemi economici, così
sono ritornato nel mio Cilento e ho lavorato per alcune emittenti
locali. Successivamente, sono andato a Firenze per studiare regia,
dopo questa esperienza presso lo stesso istituto ho avuto
l’opportunità di insegnare ai ragazzi discipline cinematografiche.
Infine, ho lavorato per un’azienda di produzione di Milano
realizzando lavori importanti come video per Vasco Rossi in occasione
del Vasco Modena Park, per Fiorella Mannoia, Ivano Fossati e
Francesco De Gregori. Attualmente continuo a collaborare con diverse
produzioni e curo le pubblicità di marchi famosi. Recentemente,
prima della terribile tragedia del Corona Virus, ho anche viaggiato
spesso per il mondo soprattutto per impegni professionali,
recentemente sono stato in Amazonia per girare la pubblicità di una
nota casa di Rhum.
Ha collaborato anche il mondo del
giornalismo vero?
Sì, per Il Corriere della Sera e
Repubblica ho tenuto un corso in cui ho insegnato ai giornalisti come
girare e montare video inchieste con uno smartphone.
Grazie a giovani uomini, determinati e
consapevoli del valore dell’arte, come Andrea Cilento, non solo
come diceva il Maestro Mario Monicelli “Il cinema non morirà mai”,
ma l’Italia prima o poi riuscirà a guadagnarsi la posizione
pregevole che merita, nel panorama internazionale, smentendo la
triste, quanto inappropriata frase pronunciata da Charles Dickens:
“Che luogo triste è l’Italia! Un paese piombato nel sonno, e
senza alcuna prospettiva di risvegliarsi”.
Lucrezia Romussi