Attorno al carciofo bianco c’è un intero territorio che vive, respira, pensa, studia

Carciofo “Bianco Tanagro”: 10 anni di valorizzazione e promozione del carciofo Bianco del Tanagro

Bianco Tanagro, nato dieci anni fa da un’idea di Giuseppe Lupo e organizzato dalla Pro Loco di Auletta, sta raggiungendo livelli impensabili agli esordi, come ci conferma il presidente della Pro Loco.

Economia
Cilento mercoledì 15 maggio 2019
di Massimiliano De Paola
Immagine non disponibile
RETE PRODUTTORI CARCIOFO BIANCO TANAGRO © Unico

Lo scorso primo maggio si è concluso con successo Bianco Tanagro, il festival dedicato al carciofo bianco del Tanagro ed al suo territorio. E’ stata un’edizione importante quella appena archiviata, che ha celebrato il decennale della kermesse.

Bianco Tanagro, nato dieci anni fa da un’idea di Giuseppe Lupo e organizzato dalla Pro Loco di Auletta, sta raggiungendo livelli impensabili agli esordi, come ci conferma il presidente della Pro Loco: “Dieci anni fa non potevo immaginare che saremmo arrivati a questo punto, eravamo mossi dal desiderio di fare qualcosa per il nostro territorio e dare una speranza ai nostri giovani, e – anche se la strada è ancora lunga – penso che possiamo dire di esserci riusciti. Siamo orgogliosi, soddisfatti ma anche pronti a migliorare sempre di più”.

L’obiettivo, fin da subito, è stato quello di accendere i riflettori sulla versatilità del carciofo bianco e riflettere su quanto sia possibile fare per favorire la crescita sostenibile dei piccoli centri dell’entroterra e della loro agricoltura familiare.

Negli ultimi dieci anni, grazie all’attività della Pro Loco, è stato possibile promuovere e valorizzare, non solo il prodotto agroalimentare ma anche quello turistico-culturale. Sono stati dieci anni di scoperte. Attorno al carciofo bianco c’è un intero territorio che vive, respira, pensa, studia. Bianco Tanagro in questi dieci anni ha contribuito al confronto e dal confronto delle idee sono nati progetti, accordi e partenariati con attori di altri territori vicini e lontani. Si è capito come creare sinergia tra il prodotto enogastronomico ed il prodotto turistico. Si è capito che i due prodotti devono entrare in simbiosi fino a diventare non solo un unico prodotto ma anche un prodotto unico, da vendere sul mercato. La novità è che dal prodotto agroalimentare, il carciofo, si può arrivare a scoprire un territorio ricco di bellezze naturalistiche e di attrazioni turistico-culturali e viceversa. In questo senso, le Grotte di Pertosa-Auletta, sono un esempio del connubio vincente a cui si deve arrivare per creare migliori opportunità di sviluppo per i giovani. Ci sono delle potenzialità ancora inespresse se consideriamo l’indotto che si potrebbe innescare nei prossimi anni attraverso promozione, organizzazione e valorizzazione di eventi legati ad eccellenze enogastronomiche come, appunto, il carciofo bianco.

Proprio in quest’ottica di sviluppo, espressione concreta dei passi avanti che Bianco Tanagro ha fatto fare a tutto il territorio è la nascita, il 7 maggio 2018, della Rete dei Produttori del Carciofo Bianco del Tanagro che ha dato una spinta consistente ad 11 soci, ognuno titolare di un’azienda agricola nel comune di Auletta per un totale di 50 ettari e che ha avuto la concessione del Marchio di qualità del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Questo rappresenta uno dei risultati più importanti venuti fuori dall’esperienza di Bianco Tanagro dopo dieci anni di promozione e valorizzazione del prodotto!

Sono stati Donatina Addesso, Vincenza D’Elia, Giuseppe Lupo, Nicola Perretta, Vincenzo Perretta, Virna Pessolano, Marianna De Paola, Marco Natiello, Domenico Cupo, Nicolangelo Caggiano e l’Azienda Agricola Scherzi di Grano ad aver dato vita alla Rete dei Produttori del Carciofo Bianco del Tanagro.

Il modo più concreto per investire sul proprio territorio e non dover essere costretti ad abbandonare il patrimonio agricolo di una comunità che, da sempre, ha “guardato” alla terra per immaginare il suo futuro.

Dal lavoro di valorizzazione del carciofo bianco portato avanti dal festival “Bianco Tanagro” da quest’anno gli agricoltori locali sono uniti in un progetto che – di fatto – abbatte gli intermediari e si mette direttamente in contatto con consumatori, ristoratori e chef attraverso un sito web, anche e-commerce, all’indirizzo https://carciofobiancodeltanagro.shop/ed un gruppo WhatsApp al numero 375.5672597.

Una piccola produzione di eccellenza gastronomica che negli anni ’80 ha rischiato di scomparire. Una biodiversità recuperata e salvata dal rischio estinzione. Ed oggi, in mezzo ai tanti uliveti che dipingono il panorama del basso Tanagro, fiume che attraversa questa zona, fra i territori di Pertosa, Auletta, Caggiano e Salvitelle si coltiva una varietà di carciofi fra le più insolite della Penisola: un carciofo verde chiarissimo, tendente al bianco argenteo, privo di spine e con grandi infiorescenze, dal sapore dolce e delicato. Queste qualità rendono il Carciofo Bianco o Carciofo Bianco del Tanagro, ideale da mangiare crudo ed eccellente sott’olio. Ideale matrimonio gastronomico che unisce anche le due principali vocazioni agricole dell'area: i campi di carciofi, infatti, tradizionalmente si alternano agli olivi.

“Quest’anno le condizioni climatiche hanno fatto tardare il primo raccolto” spiega il portavoce della rete dei Produttori Giuseppe Lupo, “ma ora siamo partiti e possiamo per la prima volta provare la rete che abbiamo messo sù per raggiungere le tavole di chi apprezza questo prodotto. Vicini e lontani, effettuiamo spedizioni in tutta Italia, ed offriamo anche prodotti trasformati a partire sempre dal nostro carciofo bianco e dai prodotti tipici che caratterizzano le nostre campagne”.

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