La coda avvelenata di un risultato che ha lasciato l’intera area, dopo decenni di protagonismo di personaggi del territorio, senza rappresentanti in Consiglio

Il Vallo di Diano fuori dalla Provincia

Il risultato elettorale che, attraverso un’analisi oggettiva, potrebbe anche risultare fisiologicamente spiegabile, ha suscitato e prodotto riflessioni, strumentalizzazioni e congetture in casa Vallo di Diano, sia in riferimento..

Politica
Cilento lunedì 18 febbraio 2019
di Cono D'Elia
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PROVINCIA DI SALERNO © Unico

Il Vallo di Diano per la prima volta fuori dal Consiglio provinciale di Salerno. I risultati delle elezioni provinciali hanno, infatti, formalizzato l’assenza dei rappresentanti del comprensorio da Palazzo Sant’Agostino. Comprensorio che negli ultimi anni era stato rappresentato dal sindaco di Padula e rappresentante del Partito Democratico Paolo Imparato risultato, in questa tornata, il primo dei non eletti.

Certo un esito non incoraggiante per un territorio che pare non aver mai sentito l’ente provinciale particolarmente vicino ed attento alle piccole/grande problematiche (questione buche sulla strada in primis).

Il risultato elettorale che, attraverso un’analisi oggettiva, potrebbe anche risultare fisiologicamente spiegabile, ha suscitato e prodotto riflessioni, strumentalizzazioni e congetture in casa Vallo di Diano, sia in riferimento al locale PD che a qualche suo rappresentante di punta.

E’ il caso, in particolare, di Raffaele Accetta, presidente della Comunità Montana Vallo di Diano e primo cittadino di Monte San Giacomo. Negli scorsi mesi, infatti, lo scontro tra lo stesso Accetta ed Imparato si è aperto e fatto duro, in particolare, per quanto riguarda l’ente montano. Tanto che il sindaco di Padula ha sottolineato di non sentirsi rappresentato da Accetta, manifestando la sua non fiducia.

Al riguardo non è mancata la coda polemica post elezioni. Ha fatto particolarmente discutere e dato vita a speculazioni, al riguardo, l’immortalato abbraccio, con relative congratulazioni, tra Accetta e il neo-eletto consigliere provinciale Giovanni Guzzo.

Ma ampliando il discorso, il Vallo di Diano ha sostenuto Imparato? Stando ai dati legati al voto nei seggi dei comuni valdianesi, verrebbe da rispondere: “si, ma non troppo”. Emerge, infatti, un consenso non del tutto unanime ed un appoggio parziale. Dinamiche certamente riconducibili anche ai precari equilibri interni al PD valdianese.

Sembrano lontano i tempi in cui il Vallo poteva vantare ben 3 assessori provinciali (Arenare, Paladino, Giuliano) ed un delegato (Giordano).

Come sembrano lontano i segnali positivi per il territorio legati alla nomina del teggianese Corrado Matera ad assessore regionale e del sindaco di Sassano Tommaso Pellegrino a presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

Per quanto riguarda i prossimi mesi e gli appuntamenti politici, fervono i preparativi nei 3 paesi del Vallo che andranno al voto in primavera per il rinnovo dei rispettivi consigli comunali. Sono Sala Consilina, San Rufo e Casalbuono. E soprattutto a Sala, centro capofila del Vallo di Diano, anche il PD sarà chiamato a trovare una quadra,soprattutto in virtù del fatto che il coordinatore del Partito per il Vallo è Domenico Cartolano, uno dei papabili candidati.

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