“Credo nella cittadinanza attiva, soprattutto nei momenti cruciali della storia, come quello che stiamo vivendo.”
Intervista a Sara Di Mottola
Amministrative Capaccio Paestum. Tre Candidati sindaco, 16 liste e ben 255 aspiranti consiglieri comunali, tra questi, non pochi hanno meno di 30 anni. Abbiamo intervistato alcuni di loro.
Il candidato si presenti.
Sara Di Mottola, 29 anni. Lista: Concretezza e Stabilità con Alfieri Sono Sara Di Mottola e ho 29 anni. Dopo la maturità ho conseguito la laurea triennale in Economia aziendale presso l’università degli studi di Fisciano, dove ho conseguito cum laude la laurea magistrale in consulenza professionale per l’impresa con una tesi sulle energie rinnovabili dal titolo" Il ruolo delle fer in Italia. Contesto competitivo e nuovi modelli di business in assenza di politiche incentivanti". Sono una persona semplice e solare, amante del cinema, della lettura e della cucina. Ciò che mi contraddistingue è la mia sincerità e la mia genuinità, sono testarda e quando mi metto in testa una cosa faccio di tutto per realizzarla. Mi stanno a cuore le persone e le loro storie, soprattutto quelle dei più deboli e dei meno fortunati. Fin da quando ero una studentessa ho svolto diversi lavoretti che mi hanno permesso di essere indipendente economicamente, dopo la laurea ho svolto un tirocinio presso uno studio commerciale dove ho acquisito importanti nozioni e capacità, approfondendo quanto oggetto di studio all’università. Successivamente ho lavorato con il gruppo Poste Italiane per ben 2 anni, questa esperienza mi ha arricchito dal punto di vista umano, ma mi ha anche dato la possibilità di conoscere meglio il territorio. Raggiunti i 24 mesi però il contratto è scaduto e come tanti altri ragazzi sono stata licenziata. Attualmente mi occupo della gestione del B&B di famiglia, grazie a quest’attività sono a contatto con persone provenienti dall’estero che si lasciano andare a piacevoli racconti, elencando anche le differenze che riscontrano fra il loro Paese e il nostro, talvolta lamentando la mancanza di alcuni servizi e infrastrutture nel nostro territorio, che ha molto da offrire da un punto di vista culturale e paesaggistico.
Come mai ha scelto di
concorrere a queste amministrative e perché ha deciso di appoggiare il suo
candidato sindaco?
Ad essere sincera non mi sono mai appassionata più di tanto al
mondo della politica perché lo ritenevo lontano da
me, oggi però sono consapevole che non serve lamentarsi per quello che
manca a Capaccio Paestum e non fare nulla per
cambiare le cose; tanti
credono di cambiare le
cose non andando a votare
e di manifestare in questo
modo il loro dissenso, decidendo di non esercitare
un diritto che i nostri avi
hanno duramente conquistato. Credo nella cittadinanza attiva, soprattutto
nei momenti cruciali della
storia, come quello che
stiamo vivendo; questa è
un’epoca in cui siamo
chiamati a prenderci delle
responsabilità e per questa
ragione ho deciso di schierarmi in prima persona in
una delle liste dell’avvocato Franco Alfieri. La
candidatura di quest’ultimo mi ha spinto ad accettare questa possibilità
con entusiasmo e a voler
contribuire al futuro del
mio paese; ho visto in
prima persona ciò che ha
saputo abilmente realizzare ad Agropoli – parlo
del cine-teatro, del palazzetto dello sport, dei parcheggi - il cambiamento
della cittadina e le promesse mantenute, per questo sono convinta che sia
la persona giusta per Capaccio Paestum. E’ una
persona preparata, capace,
consapevole, in poche parole sa quello che fa e
sono sicura che cambierà
in meglio il nostro territorio, dando priorità a quelle
che sono le reali esigenze
delle persone.
Quale contributo potrebbe
dare a Capaccio Paestum
in base alla sua formazione/professione?
Per Capaccio
Paestum sarei una novità:
una persona semplice, pulita, affabile , la tradizionale ragazza della porta
accanto, attenta agli altri e
con senso critico e autocritico ma, allo stesso
tempo, grintosa e tenace.
Grazie alle mie conoscenze e alle competenze
acquisite negli anni, sarei
un valido elemento per
tutto ciò che riguarda il turismo, il nostro è un territorio vastissimo che va
valorizzato, ad esempio,
nel periodo invernale Capaccio non offre molto a
visitatori e turisti e, per
questo, quello che mi
preme è proprio creare dei
punti di attrazione che
spingano i turisti a visitare
il nostro territorio 365
giorni all'anno, dando la
possibilità ai giovani e
meno giovani di avere diverse possibilità lavorative e quindi favorire
anche la nascita di nuove
attività commerciali. Ciò
si può realizzare attraverso la riqualificazione
della pineta, creando dei
centri d'interesse e dei percorsi eno-gastronomicoculturali, nonché migliorando il trasporto
pubblico, facendo in
modo che funzioni in
ogni singola contrada del
nostro comune. So benissimo che le priorità del
nostro territorio sono
principalmente altre e riguardano la viabilità, la
questione dell’acqua e
delle fognature.
Quali sono stati gli errori
più marcati commessi
negli ultimi 20 anni di
amministrazione a Capaccio Paestum?
Non c'è un progetto che abbia apprezzato fino in fondo tra
quelli realizzati per Capaccio Paestum. Sono
nata nel 1989 e da quando
ho memoria, non ho assistito ad una grande evoluzione e trasformazione
del territorio. E’ stata costruita la fontana in piazza
Santini, la palestra comunale, alcune strade sono
state asfaltate… insomma
nulla di significativo che
abbia cambiato e migliorato effettivamente il territorio e la vita dei suoi
abitanti e questo va avanti
da anni. Ho apprezzato la
realizzazione della piscina, numerose persone
infatti, anche con problemi di salute, erano costrette a recarsi in altri
comuni, ma come tutte le
cose belle è durata poco.
Capaccio Paestum è un
territorio vasto e difficile
da amministrare, non voglio puntare il dito contro
nessuno ma ad oggi c'è
qualcosa che non funziona; se si può parlare di
errore per me l'errore più
grande è stato quello di
non far sentire tutti i cittadini parte dello stesso territorio e con le stesse reali
possibilità, ognuno si
sente cittadino della propria contrada. Secondo
me questo è inammissibile, un bravo amministratore deve essere in grado
di garantire gli stessi servizi e le stesse condizioni
a tutta la comunità, incoraggiando tutti ad essere
parte integrante del miglioramento cittadino per
sé stesso e per le future
generazioni, sempre più
pronte ad abbandonare il
territorio alla ricerca di
migliori possibilità.
Ci illustri la sua Capaccio
Paestum del futuro.
Abitata da
robot? No, assolutamente
no! La mia Capaccio Paestum del futuro sarà un
comune migliore abitato
da una comunità felice di
farne parte, orgogliosa del
territorio in cui vive. Voglio una città migliore per
me e per i miei figli; immagino una città a misura
di bambino e più bella per
bambini, giovani, anziani,
famiglie e artisti. Penso a
maggiori servizi, penso ad
un comune sicuro e vivibile, dove la gente potrà
passeggiare sul litorale
sentendosi sempre protetta e coccolata. La mia
città avrebbe più ludoteche, librerie, parchi,
aiuole, campi sportivi e
dove il rispetto delle regole aiuta tutti a vivere
meglio e a rispettare il
prossimo. Non è una città
utopistica, la mia Capaccio Paestum del futuro
sarà quella del sindaco
Franco Alfieri.