Brillante il risultato di una lista di giovani alla prima esperienza orfani del capolista

Il trionfo di Enzo Bagini e il tonfo di Renato Josca

Quanto si è verificato non era per niente scontato. Un capolista che vive nella frazione Matinella, e che per giunta non è nativo di Albanella, con l’aggravante di un linguaggio forbito non sempre comprensibile ai più, unito...

Politica
Cilento martedì 04 giugno 2019
di Antonio Nigro
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Enzo Bagini © Unico

Gli elettori di Albanella hanno attribuito una vittoria schiacciante ad Enzo Bagini, che coi suoi 1834 voti ha staccato di quasi 500 voti il dott. Josca, Sindaco uscente,e di circa 900 voti la lista Mirarchi, guidata, nelle ultime ore di campagna elettorale, da un nucleo di giovani sicuramente poco esperti ma dotati di una tenacia tale che li ha visti portare a casa un risultato considerevole, dopo le note vicende giudiziarie che negli ultimi giorni hanno coinvolto il loro capolista. Quanto si è verificato non era per niente scontato. Un capolista che vive nella frazione Matinella, e che per giunta non è nativo di Albanella, con l’aggravante di un linguaggio forbito non sempre comprensibile ai più, unito ad un atteggiamento schivo dai riflettori e dalle luci della ribalta, rendeva la sua candidatura oggettivamente non facile. Eppure la sua capacità di aggregare, la sua capacità di tessere relazioni e di allargare la sua base elettorale, unita ad una capacità oratoria di primo ordine hanno fatto sì che, giorno dopo giorno, ora dopo ora, montasse il consenso elettorale sulla sua figura e sulla propria lista che oggettivamente era formata da candidati tutti di considerevole spessore.

A fronte di tale roboante affermazione, altrettanto roboante è stato il tonfo del Sindaco uscente. Mai il dott. Josca era sceso a tale soglia di consensi. E se alle scorse elezioni amministrative si avvalse dell’apporto determinante del vice Sindaco Mirarchi, la separazione dei due, avvenuta solo qualche settimana prima dell’apertura della campagna elettorale, ha definitivamente condannato il medesimo ad una sconfitta che assomiglia ad una vera e propria disfatta.

Quanto alla terza delle liste in campo, se da una parte non riusciamo a comprendere come il proprio capolista fosse in possesso di una pistola con matricola abrasa (quando da imprenditore avrebbe ben potuto chiedere il porto d’armi e dotarsi di un’arma regolare), dall’altra conoscendo uno ad uno i ragazzi facenti parte della lista, dobbiamo dare atto a questi ragazzi di aver raggiunto un risultato al di sopra di ogni aspettativa, e di aver denunciato un disagio di cui la prossima amministrazione comunale non potrà non tener conto.

Veniamo ora ad elencare in ordine di consensi gli eletti della lista Bagini: Giovanni Mazza si conferma recordman di preferenze con i suoi 423 voti, segue l’architetto Gabriella De Rosa che con l’aiuto delconiuge Enzo D’Angelo ha saputo raccogliereun notevole consenso elettorale(355 voti), distanziata di pochissimo la giovanissima Maria Teresa Cammarano che alla prima esperienza raggranella un consenso notevolissimo (347voti) e a completare il quartetto dei più votati segue l’inconfondibile Vito Capozzoli (322 voti), che ancora una volta ha ribadito sul campo il proprio valore e la considerazione che l’elettorato ha della sua figura.

Seguono, poi, distanziati di non moltissimo Dino Verrone, brillantissimo esponente del PSI locale, che in campagna elettorale ha saputo distinguersi; e dalle sicure o chiare prospettive future. Il dott. Michele Cerruti si piazza al sesto posto; seguono poi Antonella Maraio; e Stefano Lanza, che alla prima esperienza amministrativa centra il risultato della elezione a Consigliere comunale, così proseguendo la tradizione di famiglia dello zio Giacomo.

I 4 esclusi sono Carmen Croce, Veronica Cammarano, Anna Tierno e Rosario Verderame, ma agli stessi che comunque hanno ottenuto risultati a doppia cifra va tributata una menzione speciale. La correttezza e valenza personale dei quattro è indiscutibile ed è altamente probabile che il neo Sindaco, sfatando la tradizione che vuole che gli ultimi vengano dimenticati, li voglia tenere vicini a sé riconoscendo a ciascuno di loro un ruolo attivo all’interno della futura compagine amministrativa.

Quanto all’amministrazione uscente, è un dato incontestabile che la sconfitta è del dott. Josca in primis piuttosto che dei propri candidati. Le eccellenze all’interno di tale lista, Edoardo Vito e Carolina Cammarano su tutti, erano tali e resteranno tali: ed è altamente probabile che la nuova amministrazione proverà a costruire ponti nella loro direzione piuttosto che steccati. Lo stesso dovrà essere fatto in direzione della lista capeggiata da Pasquale Mirarchi e di quell’elettorato che a poche ore dalla chiusura elettorale si è visto arrestare il proprio capolista.

A Enzo Bagini l’arduo compito di ricostruire un rapporto sano con Albanella e gli albanellesi, in nome della trasparenza amministrativa, del dialogo e del confronto con tutti i cittadini.

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