La Fials, perciò, si è rivolta al tribunale di Salerno sezione Lavoro per rispondere ai tanti colleghi che per mesi hanno lavorato nella Medicina Covid di Polla senza ricevere l'indennità spettante.

Covid: Vallo di Diano, assenza di premialità agli operatori sanitari che hanno lavorato nel reparto

La Fials Salerno fa ricorso per difendere i propri diritti.

Sanità
Cilento mercoledì 04 agosto 2021
di Antonella Citro
Immagine non disponibile
Fials Salerno © Unico

“La Segreteria Provinciale Fials Salerno rappresentata dall'avvocato Antonietta Pelella ha presentato ricorso nei confronti dell'Asl Salerno ai sensi dell’art. 28 L. n. 300 del 20 maggio 1970  per la difesa dinanzi al Giudice del Lavoro delle proprie prerogative sindacali”, esordisce così il documento a firma della Fials Salerno. In modo particolare, si fa riferimento all’atto 27/04/2021, con il quale la Fials, attraverso i suoi rappresentanti provinciali, per effetto della costituzione dell’indennità art. 86 co.6 lett. C, ha richiesto l’immeditato riconoscimento della indennità a tutti gli operatori che ha no prestato servizio nel reparto Covid del presidio ospedaliero di Polla. Si specifica poi che il Direttore Sanitario, lo scorso 30 novembre, ha inviato una nota in cui riteneva necessario, attesa la specificità dell’area Covid e considerata l’emergenza, l’applicazione dell’indennità art. 86 comma 6 lettera c) a tutto il personale arruolato nel reparto Medicina Covid.  “Duole costatare che ad oggi, nonostante la Disposizione del Direttore Sanitario non si sia proceduto a tale applicazione contrattualmente prevista - continuano a scrivere nella lettera -   con la presente la scrivente O.S. Fials intende sollecitare codesta direzione al fine di informare, ai sensi di legge, la scrivente Segreteria sulle misure che sono state intraprese al fine del riconoscimento a tutti gli operatori afferenti presso la Medicina Covid dell’indennità di cui all’art. 86 comma 6 lettera c)”. Insomma, è ancora ancora caldo il tema dell’assenza di premialità agli operatori sanitari del Vallo di Diano che, pure tanto, si sono prodigati nel periodo di massima esplosione della pandemia da Covid 19. Mettendo a rischio anche la loro vita per contribuire a risollevare le sorti in corsia di diversi ammalati giunti anche in condizioni critiche.  E che oggi non si vedono riconosciuti proprio quel prezioso e indispensabile contributo economico. “Noi come Fials rispetto a quanto descritto, rammentiamo che, ai sensi di quanto previsto all’art. 4 del presente CCNL Comparto Sanità 2016-2018, l’informazione è il presupposto fondamentale per consentire alla parte sindacale di procedere ad una valutazione approfondita del potenziale impatto delle misure stabilite, prima della loro definita adozione, così da poter esprimere osservazioni a proposito -  si continua a leggere - ai sensi e per effetto degli Art. 3 e segg. della Legge 241/90, si domanda riscontro entro 5 giorni dalla notifica della presente nota e di conoscere il nominativo del responsabile del procedimento”. In particolare, la richiesta di informazioni si riferisce ad una comunicazione del direttore sanitario dell’ospedale di Polla nella quale veniva annunciata l’introduzione di alcuni istituti retributivi per far fronte all’emergenza Covid, tra cui l’applicazione dell’art. 86, punto 6 co.C. “Il 10 novembre 2020, discende a sua volta dall’esecuzione di una Delibera di Giunta Regionale n. 427 del 03/08/2020, nella quale, nel predisporre le misure economiche incentivanti la reta sanitaria nel fronteggiare l’emergenza Covid 19, veniva deciso “ di dare mandato alle Aziende Sanitarie della Campania di procedere alla liquidazione delle premialità nel rispetto delle indicazioni e delle fasce di rischio per il periodo indicato nell’allegato A del presente provvedimento, già a decorrere da Agosto 2020” - afferma la Fials Salerno - nonostante i numerosi solleciti sia verbali che scritti sopraggiunti a seguito della nota ASL, dunque, l’ASL Salerno, ed in particolare il Direttore Sanitario del P.O. di Polla, non replicava in alcun modo”. Così questa Organizzazione Sindacale si è rivolta al legale in questione per dirimere la questione.  Il sindacato cioè rivendica il proprio diritto ad essere informata circa le determinazioni prese dalla datrice di lavoro Asl Salerno in merito alla disposizione dell’art. 86 co.6 lett. C del CCNL Sanità 2016-2018, a tenore del quale “ nei servizi di malattie infettive e discipline equipollenti così come individuate dal DM del 30/01/1998 e s.m.i. : € 5,16. La Fials, perciò, si è rivolta al tribunale di Salerno sezione Lavoro per rispondere ai tanti colleghi che per mesi hanno lavorato nella Medicina Covid di Polla senza ricevere l'indennità spettante e per i tanti che ad oggi non hanno percepito la premialità Covid così come indicato dalla Regione Campania. Una risposta che, adesso, si spera giunga proprio dalla Giustizia. 

Antonella Citro

Lascia il tuo commento
commenti
Le più commentate
Le più lette