nei prossimi mesi arrivo in reparto di nuove apparecchiature d'ultima generazione!

Il laboratorio d'analisi nell'ospedale di Roccadaspide, 01/05/2001

"Con soddisfazione posso affermare che il gradimento dell’offerta è in crescita, infatti i pazienti che afferiscono ambulatorialmente sono sempre di più, anche in considerazione della vastità degli analiti offerti."

Sanità
Cilento giovedì 26 dicembre 2019
di Angela Sabetta
Immagine non disponibile
Sulla destra, scorcio dell'ospedale di Roccadaspide © Unico

Continuando il nostro viaggio tra i reparti, è giunto il momento di intrufolarci all’interno del Laboratorio di Analisi diretto dal primario, Marcellino Escalona, 49 anni e proveniente dall’ospedale “S. Luca” di Vallo della Lucania, dove ha lavorato per circa 20 anni. Una lunga esperienza professionale maturata anche presso la struttura ospedaliera del “San Leonardo di Salerno e l’Umberto I” di Nocera. Esperienze che gli sono servite per espletare al meglio il suo nuovo ruolo di responsabile del Laboratorio di Analisi.

Quali sono i ruoli primari e prioritari svolti dal laboratorio di analisi?

In primo luogo rispondere alle urgenze, che hanno priorità assoluta, essendo l’ospedale predisposto per questo tipo d’intervento. Poi ci sono da soddisfare le esigenze degli utenti ricoverati nei diversi reparti, ai quali cerchiamo di garantire delle risposte in tempi compatibilmente brevi, migliorando così la facilità dei ricoveri. Tutti gli altri tipi di prelievo sono trattati con un’ottica di maggiore tranquillità, quali la medicina del lavoro, con le tessere sanitarie o i controlli periodici in base alla legge 626, cui sono sottoposti i dipendenti degli Enti sia pubblici, che privati. Per continuare con quelli relativi al SERT, i punti prelievi sul territorio e quelli che sono realizzati in sede ambulatoriale, che riguardano l’utenza esterna.

Quindi l’attività maggiore è svolta a beneficio dei ricoverati?

In realtà è vero, la maggiore parte delle nostre attività sono rivolte per un buon 70% ai ricoverati, con una variabilità di analisi molto ampia, che riesce a soddisfare le esigenze dei colleghi nei reparti. Mentre l’altro 30% è di attività esterna, anche qui con una variabilità ampia con la quale possiamo individuare il netto aumento delle richieste di marcatori dell’epatite e quelli tumorali. Un dato che comunque rappresenta un po’ l’orientamento nazionale.

Ritiene che la gente sia soddisfatta dell’attività svolta fino a questo momento?

Con soddisfazione posso affermare che il gradimento dell’offerta è in crescita, infatti i pazienti che afferiscono ambulatorialmente sono sempre di più, anche in considerazione della vastità degli analiti offerti.

Facendo una sorta di reso conto possiamo affermare che la qualità offerta dal laboratorio è senz’altro alta. A questo punto quale sarà il passo successivo per migliorare ancora di più il servizio?

Migliorerà nella velocità di risposte, che possiamo offrire grazie anche all’arrivo nei prossimi mesi di nuove apparecchiature dell’ultima generazione e all’avanguardia. Migliorerà la varietà d’indagini dal dosaggio dei farmaci, alle allergie, all’autoimmunità, al metabolismo osseo, allo studio delle variabili ematologiche, e tanto altro ancora. Per cui i medici, in modo particolare i mutualisti, avranno un valido supporto per i loro pazienti.

Cosa si augura per il futuro?

Più che un augurio è quasi una certezza, quello di un miglioramento costante sia nella quantità, che nella qualità del servizio offerto, cercando di accontentare la domanda di salute oggi sempre più in crescita. Il nostro sogno nel cassetto è quello di fare divenire il laboratorio una struttura a passo con i tempi, con operatori motivati nel proprio lavoro da un impegno culturale costante. E’ questo sicuramente un obiettivo raggiungibile con la collaborazione di tutte le strutture afferenti al laboratorio.


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