La precedenza va a verdura e frutta di stagione. Riducendo al minimo i piatti pronti, anche quelli surgelati, che possono contenere un eccesso di sodio, grassi e calorie

Intervista a Cecilia Mari, nutrizionista

Per mantenere un buono stato di salute e di benessere fisico e mentale è importante ricordare il ruolo centrale dell’alimentazione. Da associare ad orari regolari, sia dei pasti che di ogni altra attività quotidiana.

Sanità
Cilento lunedì 27 aprile 2020
di Anais Di Stefano
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Cecilia Mari, nutrizionista © Unico

Una corretta alimentazione è alla base del sentirsi bene e del buon funzionamento del corpo. Certo, l’isolamento, causa Covid-19, non sta giovando alla nostra salute. Quali alimenti possono contrastare l’aumento di peso? Come mantenere una dieta sana, equilibrata e duratura nel tempo? Risponderà alle nostre domande la dottoressa Cecilia Mari, nutrizionista, esperta in Patologia clinica.


  • Quali strategie adottare per evitare i chili di troppo?


La pandemia di Coronavirus (COVID-19) sta influenzando ogni aspetto della nostra vita. Infatti l'impossibilità ad uscire di casa ha sconvolto completamente il ritmo delle nostre attività. Ciò aumenta il rischio di incorrere in abitudini alimentari scorrette. Queste, in breve tempo, possono portare ad un aumento del peso corporeo. Nonché all'incremento di vari fattori di rischio – che è importante tenere sotto controllo – come la pressione arteriosa, i livelli di colesterolo, i livelli di trigliceridi, la glicemia...

È necessario rispettare il distanziamento sociale; osservare tutte le misure di sanità pubblica per ridurre l’esposizione al virus; rallentarne la diffusione. Ma è anche fondamentale continuare a prendersi cura di noi stessi, proteggendo la nostra salute attraverso una sana alimentazione. Siamo costretti a stare in casa, e questa è un'ottima occasione per migliorare la nostra salute, permettendoci di modificare in meglio le nostre abitudini alimentari, limitando gli eccessi ed i comportamenti alimentari errati. I ritmi frenetici che avevamo fino a qualche settimana fa, spesso limitavano la cura dell’alimentazione, ora, invece, possiamo riservare più tempo alla preparazione ed al consumo dei pasti, scegliere alimenti più sani e godere maggiormente della convivialità.


  • Se a Pasqua abbiamo esagerato con le calorie, come rimediare?


Per avere una buona alimentazione si comincia col fare una buona spesa. La regola principale rimane ridurre al minimo gli spostamenti, e quindi anche i viaggi al supermercato devono essere ridotti ad uno, massimo due a settimana. È fondamentale pianificare in anticipo, magari organizzando i pasti per almeno cinque o sei giorni alla volta. L'ideale è pensare ad una corretta nutrizione per tutta la famiglia, riunirsi e stilare insieme una lista della spesa. Utile a ridurre le dimenticanze, ma anche ad evitare acquisti “di impulso”. La precedenza va a verdura e frutta di stagione. Riducendo al minimo i piatti pronti, anche quelli surgelati, che possono contenere un eccesso di sodio, grassi e calorie. Limitare anche gli acquisti dei cosiddetti “comfort food” come patatine, bibite, biscotti e gelati, che sono ricchi di calorie vuote ed incidono sul costo totale della spesa, senza dare alcun beneficio nutrizionale.


  • Quali alimenti possiamo mettere nel nostro carrello?


Aumentare la quota di alimenti vegetali nella nostra dieta. Quindi più frutta, verdura e più legumi, non vuol dire necessariamente acquistare solo alimenti freschi. Infatti, ci sarebbe il rischio di mangiare alimenti con un ridotto valore nutrizionale se conservati troppo a lungo. Quindi acquistiamo legumi secchi, frutta fresca, e verdure (in parte fresche ed in parte surgelate). È stato dimostrato che un ortaggio surgelato con una tecnologia adeguata, non quella domestica, ha valori nutrizionali migliori dello stesso ortaggio fresco acquistato dopo diversi giorni dalla raccolta e conservato per più giorni in frigorifero. Ovviamente vanno evitati gli alimenti inscatolati, come frutta sciroppata o verdura in lattina, che possono contenere quantità eccessive di zuccheri o sale.


  • Il cattivo umore ci fa desiderare alimenti dolci. Cosa fare?


Dedicare più tempo ai pasti non vuol dire necessariamente cucinare di più. Infatti non dobbiamo dimenticare che siamo limitati nelle attività quotidiane e ciò ci porta a bruciare meno calorie. Perciò la tendenza dovrebbe essere quella di consumare pasti più leggeri. Nel caso in cui cucinare sia qualcosa che genera gratificazione ed aiuta a stemperare emozioni come l'ansia, lo stress o la noia, allora è il caso di usare pochi grassi e ridurre il consumo di sale. È necessario fare in modo che le pietanze cucinate non siano un qualcosa in più, ma possano essere consumate da tutta la famiglia in uno dei pasti principali. Si eviterà di favorire la comparsa o il peggioramento del cosiddetto "emotional eating", cioè il ricorso al cibo, soprattutto alimenti dolci ed ipercalorici, come compensazione per ridurre le emozioni negative. Quindi, le cose utili per contrastare l’emotional eating sono: consumare i pasti ad orari regolari; cucinare con fantasia – secondo il modello mediterraneo; aumentare il consumo di frutta e verdura (ad almeno 5 porzioni); incrementare l'attività fisica e le altre attività ricreative, che si possono fare in casa.


  • Quali consigli vuole dare ai nostri lettori?


Per mantenere un buono stato di salute e di benessere fisico e mentale è importante ricordare il ruolo centrale dell’alimentazione. Da associare ad orari regolari, sia dei pasti che di ogni altra attività quotidiana. Solo questa regolarità ci permette di preservare i normali ritmi fisiologici ed uno stato di benessere. Attenzione, quindi, a non credere che possa esistere un integratore o qualche altro ritrovato che possano sostituire una dieta bilanciata o proteggere da COVID-19, così come da altre malattie.


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