Un' iniziativa che serve a stabilire un rapporto ospedale - territorio.

San Pietro al Tanagro, giornata di prevenzione delle malattie cardiovascolari

La presidente Aromando di +Insieme : “Diamo un servizio alla comunità”, il primario Saponara: “Iniziativa per asse territorio ospedale.”

Sanità
Cilento lunedì 21 settembre 2020
di Antonella Citro
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San Pietro al Tanagro, giornata di prevenzione delle malattie cardiovascolari © Unico

Formazione, screening, prevenzione, supporto gratuito e punto d’ascolto sono gli obiettivi al centro del presidio permanente di supporto al cittadino ai quali tende l’associazione +Insieme di San Pietro al Tanagro. Domenica 13 settembre si è tenuta la giornata dal titolo: La salute prima di tutto. “L’idea è nata nel periodo di lockdown, periodo difficile per tutti che ha provato tutti e da qui è nata l’idea di dare un servizio volto a dare più tranquillità ai cittadini puntando sulla prevenzione - ha detto la presidente Piera Aromando - che oggi è l’unica cosa che può in alcuni casi salvare anche la vita delle persone ed ecco perché il titolo del nostro presidio permanente di supporto al cittadino La salute prima di tutto, un servizio in forma gratuita che viene svolto con giornate tematiche. L’inaugurazione operativa di questo servizio è stata domenica 13 settembre e visto che siamo nel mese del cuore abbiamo avviato la giornata delle malattie cardiovascolari poi ne seguiranno tante altre. A tal riguardo stiamo costruendo una rete con medici, infermieri e personale medico sanitario. La sensibilizzazione della popolazione penso sia l’aspetto fondamentale e in questo caso rivolto alla salute ma la sensibilizzazione su ogni cosa è importante. Come associazione abbiamo fatto varie azioni anche negli anni passati su vari settori però sensibilizzare una persona verso un argomento o un settore è qualcosa che nel futuro può portare a gestire una situazione in modo diverso, con un po’ più tranquillità e serenità”. A dare prezioso supporto alla giornata è stata la presenza del dottor Silvio Saponara primario di cardiologia dell’ospedale di Polla. “Ringrazio chi mi ha invitato. Sono stato già qui domenica 6 settembre per l’inaugurazione di questa iniziativa e ho subito accettato rendendomi disponibile - afferma - essendo un medico ospedaliero cerco sempre un contatto con il territorio e questo penso sia un ottimo contatto proprio con il territorio di base in quanto si tratta di un’associazione alla quale possono rivolgersi tutti i cittadini senza scopo di lucro e su base volontaria da parte della cardiologia di Polla. In questa occasione viene effettuato un elettrocardiogramma, viene misurata la pressione, la saturazione dell’ossigeno. Ho anche portato un ecografo quando vedo qualcosa che mi pare problematico lo porto in ospedale. Questa è una iniziativa che serve a stabilire un rapporto ospedale - territorio vero non quello che spesso si dice, credo sia un’ottima iniziativa e credo che verremo a turno e i miei colleghi si alterneranno nelle visite. Le malattie cardiovascolari richiedono soprattutto la prevenzione in quanto l’infarto cardiaco e quando si chiude una coronaria è un evento terminale e noi dobbiamo fare in modo di non arrivare a questo. Per non arrivare a questo, dobbiamo cambiare le abitudini di vita, cioè pazienti che fumano dobbiamo essere persuasivi nel farlo smettere, far seguire una dieta ottimale dove i grassi vengono ridotti come l’eccesso di zuccheri. Dobbiamo cercare di favorire l’attività fisica che pure è importante e dobbiamo far in modo che il paziente trovi in noi un nesso fiducioso altrimenti qualsiasi via consigliata non l’accetta psicologicamente. Oggi si sta verificando una iperalimentazione che spesso porta ad una malattia coronarica con formazione di placche sul distretto coronarico ma anche malattie di tipo cerebrale a livello carotideo ed è importante la ipercolesterolemia che, a volte, non può essere trattata solo con la dieta ma bisogna capire quanto nei giovani può essere importante. E questo va capito con gli esami strumentali sia rivedendo le abitudini del paziente. Ho visto molto entusiasmo da parte della gente. Ad esempio una paziente a causa del Covid aveva sospeso gli esami ed è stata costretta ad andare a Salerno, è venuta da noi per fare degli esami e abbiamo fatto una diagnosi che magari nemmeno a Salerno hanno fatto. È una grande soddisfazione per tutti questa iniziativa. Per noi è una grande soddisfazione prevenire qualcosa e fare diagnosi che non vengono fatte”.

Antonella Citro

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