Mari già pronto per un'altra sfida
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​Vincenzo Mari taglia il traguardo del suo 33° concerto di Natale

Il Coro Polifonico di Capaccio diretto da Antonella Taddeo, L’Ensemble Lirico Italiano, Antonella De Chiara e Raffaele Alfano i protagonisti della serata presso il convento di S. Antonio

Spettacolo
Cilento venerdì 27 dicembre 2019
di Bartolo Scandizzo
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Di Filippo, Mari, l'Ensemble lirico italiano e il coro polifonico di Capaccio P. © Unico Settimanale

I Monaci nel convento francescano dovrebbero essere la norma ma a Capaccio è stata una sorpresa che, per quanto annunciata, fa suo effetto. Infatti, a sedere in prima fila tra le autorità intervenute al 33° concerto di Natale organizzato da Vincenzo Mari c’è padre guardiano Patrik, un Francescano che veste l’abito con il cappuccio con disinvoltura e accoglie tutti con un sorriso: “Gesù è nato ma il dono di questa serata in suo onore lo godiamo noi ad ascoltare la bella musica!”

Risaliamo, con Gina, la strada per il capoluogo e, dopo aver parcheggiato l’auto sulla strada provinciale 13. Ci arrampichiamo per la gradinata che porta al convento di Sant’Antonio.
In chiesa, tutto è pronto per il concerto di Natale: quando prendiamo posto il quintetto d’archi composto da 1° violino Ledia Nicoll, 2° violino Giuseppe Carrus, Viola Michela Coppola, Violoncello Francesco D’Arcangelo e al contrabbasso Luigi Lamberti, hanno già accordato gli strumenti; la soprano, Antonella De Chiara, ha provato la voce e Raffaele Alfano ha sfoderato la sua tromba.
Il programma “minimo” ideato dall'intramontabile Vincenzo Mari, infaticabile animatore della vita culturale di Capaccio Paestum, vede alternarsi alla ribalta il Coro polifonico di Capaccio Paestum che si riprende la scena capaccese grazie al lavoro fatto da Vito Franco, in qualità di presidente, Antonio Ragni, impegnato all'organo, e il maestro Antonella Taddeo che “accorda” e dirige le voci.
L’amministrazione comunale è rappresentata da Antonella Di Filippo, vicesindaco di Capaccio Paestum, che da atto al lavoro di Mari e alla vivacità culturale del capoluogo portando ad esempio proprio la ripartenza del rinato Coro polifonico che ha aperto la serata col “Va Pensiero” tratto dal Nabucco di Giuseppe Verdi, ha continuato con “Quannnu nascette ninno” e chiuso con Adeste Fidelis e con l’Inno di Mameli.
Al centro della scena, davanti all'altare, il bambino disteso nella culla di paglia che osserva la scenografia che comprende l’Ensemble Lirico Italiano, lo schieramento dei componenti del coro, l’alternarsi dei solisti e le facce infreddolite del pubblico cooptato, come al solito, uno per uno, da Mari. l'organizzatore siede nel presbiterio da dove monitora ogni fase del programma. Il “Gesù bambino” ha le braccia aperte e le mani in atteggiamento di saluto e di invito a farsi avanti non tanto per depositarvi il rituale riverente bacio, ma per agire nella direzione indicata a Papa Francesco nel suo messaggio Urbi et orbi: “non siate indifferenti verso chi soffre …”
I due presentatori, Gina Avagliano e Rosario Marino, seguono il copione predisposto da Mari come prevede il ricco programma della serata che è suddiviso in due tempi.

1° tempo: Astro del ciel di Gruber, Serenata per solo tromba di Shubert, L’ave Maria di Gounod, Il Quinto concerto alla rustica di Vivaldi, il Pizzicato in polca di Strauss.
2° tempo: Angelicus di Cesar Frank, un brano tratto da “la Vita è bella” di Piovani, Dalla Forza del destino La Vergine degli angeli, Granada di Agostìn Lara, Il Barbiere di Siviglia di Rossini.

Il pubblico che ha riempito la chiesa non ha fatto mancare l’apprezzamento verso gli artisti, Antonella De Chiara e Raffaele Alfano, che hanno interpretato al meglio il programma con applausi all’indirizzo dei solisti e del quintetto d’archi che hanno retto la scena incuranti delle condizioni ambientali difficili per voci e strumenti musicali.

Un grande abbraccio finale raccoglie i presenti intorno a Mari che stoicamente ha presenziato all’evento da lui fortemente voluto in condizioni fisiche precarie a causa dell’influenza di stagione che lo ha colpito.

Ed è proprio Mari che già pensa ad un prossimo evento per dare, ancora una volta, l’opportunità alla comunità in cui vive di poter godere di un concerto musicale combinato con il “teatro” questa volta … del gusto!

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