La costa del Cilento potrebbe essere definita Costa verde-blu, per le grandi varietà di paesaggio e per la vegetazione ricca e variegata che la impreziosisce.

Castellabate: un itinerario naturalistico

Racchiuso tra i morbidi profili delle colline di Tresino e Licosa, comprende ambienti ecologicamente diversi, di grande valenza naturalistica, paesaggistica e culturale, tutelati anche dalla istituzione dell’Area Marina Protetta.

Turismo
Cilento domenica 09 maggio 2021
di Dionisia De Santis
Immagine non disponibile
Macchia mediterranea a Tresino © Unico

Il Cilento, visto dall’alto, si presenta come una tozza penisola che si protende verso il Mar Tirreno, nel cuore del Mediterraneo, al centro di una grande area geografica che prende il nome proprio dal suo mare. Ed proprio grazie a queste vie d’acqua che fin dall’antichità i popoli mediterranei si sono scambiati conoscenze, piante, animali, informazioni, idee e risorse...

Da tempi immemorabili passione, natura, cultura, amore e bellezza si fondono in modo armonioso e donano a questa terra un fascino straordinario. Un fascino potente capace di travalicare i confini della storia e del mito e, ancora oggi, a incantare come la malia di una sirena. 

La costa del Cilento potrebbe essere definita Costa verde-blu, per le grandi varietà di paesaggio e per la vegetazione ricca e variegata che la impreziosisce. La Flora del Cilento è composta da molte specie di grande bellezza, oltre che di grande rilevanza scientifica. Una Flora di notevole importanza che caratterizza fortemente il territorio. 

Il territorio del Comune di Castellabate si estende lungo il tratto di costa all'estremità nord del perimetro del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Racchiuso tra i morbidi profili delle colline di Tresino e di Licosa, comprende ambienti ecologicamente diversi, di grande valenza naturalistica, paesaggistica e culturale, tutelati anche dalla istituzione dell’Area Marina Protetta di Santa Maria di Castellabate.

Il litorale di Castellabate si presenta frastagliato, si alterna in promontori sormontati da antiche torri di guardia, scogliere, cale e vasti arenili. La struttura geologica, che costituisce l'ossatura profonda dei lineamenti del paesaggio, è caratterizzata dal flysch del Cilento, fitta stratificazione di rocce sedimentarie che talora, su questa costa, assumono forme e colori molto particolari.

In merito alla collocazione geografica, Castellabate, gode di un clima spiccatamente mediterraneo, caratterizzato da una tipica bi-stagionalità in cui le estati sono caldo - aride, gli inverni e le stagioni intermedie miti e sufficientemente piovosi. La prima conseguenza di queste condizioni climatiche, su una buona parte della vegetazione, è la mancanza di un vero riposo invernale: le piante tornano in vegetazione in autunno dopo la quiescenza estiva e, dopo le piogge invernali, ad aprile-maggio, raggiungono la massima fioritura.

Sulle coste si sviluppano due habitat completamente diversi: gli ambienti sabbiosi, in continuo mutamento e quelli rocciosi invece molto stabili. La vegetazione che troviamo sulle spiagge è formata dalle cosiddette psammofile (e cioè etimologicamente "amanti delle sabbie"). Piante che hanno adottato, durante un lungo percorso evolutivo, una straordinaria capacità di reperire e conservare la scarsissima acqua disponibile e a resistere all'ambiente arido delle dune. Queste piante costituiscono l'anello iniziale di un intero ecosistema, in quanto, la formazione di una duna è strettamente legata alla presenza delle specie vegetali che, grazie al loro sviluppatissimo sistema radicale, trattengono i granelli di sabbia consolidandoli, permettendo così ad altre specie di insediarsi. Le dune sabbiose, oltre ad essere l’ambiente ideale di vita per tantissime specie, sia animali che vegetali, evitano l’erosione della spiaggia e rappresentano un elemento fondamentale del paesaggio costiero. E sono proprio questi ambienti che più hanno risentito delle trasformazioni antropiche avvenute pesantemente degli ultimi decenni, sui litorali del Cilento e di tutto il nostro paese. Con l’istituzione delle aree protette negli ultimi anni si avverte una inversione di tendenza a riguardo, ma molto ancora si deve fare. Proteggere le dune è fondamentale nella conservazione della biodiversità e anche per elevare in maniera significativa il livello di accoglienza del territorio. Per le strutture turistiche balneari è importante avere accanto una natura spontanea ricca e bella, sicuramente aggiunge valore alle loro attività e pregio a tutto il territorio.

A Castellabate sono ben rappresentate le associazioni di gariga e di macchia mediterranea, formazioni vegetali che compaiono in seguito al taglio del bosco originario, al pascolo o a causa degli incendi. Le garighe, osservabili sia nella fascia costiera che in quella collinare, sono per lo più spazi aperti, luoghi aridi, dove la vegetazione è bassa, bene osservabile, costituita in prevalenza da piccoli cespugli, quasi sempre aromatici e piante erbacee. Sono ecosistemi caratterizzati dalla presenza di una grande varietà di specie e rappresentano, soprattutto in primavera, un autentico paradiso botanico per gli appassionati di flora mediterranea, sia perché sono facilmente esplorabili sia per le abbondanti fioriture. Le pendici collinari custodiscono oliveti, ficheti e vigneti, elementi fondamentali del paesaggio cilentano che si inseriscono con mirabile armonia nel paesaggio naturale. A Castellabate è ben rappresentato l'ambiente delle pinete mediterranee a Pino d'Aleppo. Lo strato arboreo è accompagnato, oltre che dal Pino d’Aleppo, anche da Roverella, Leccio e Carrubo. 

Dionisia De Santis, studiosa della Biodiversità

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