Approdo Resort Thalasso Spa, Hotel Sogaris Paestum, Grand Hotel Santa Maria.

Stagione estiva 2021 positiva per gli albergatori, nonostante l’emergenza Covid

Una stagione segnata anche dall’evoluzione della normativa su certificazione verde e tamponi, che però non ha portato a grossi disagi.

Turismo
Cilento lunedì 11 ottobre 2021
di Elisabetta Di Gennaro
Immagine non disponibile
Stagione turistica © Unico Settimanale

Il direttore Gianfranco Ambrasano, dell’Approdo Resort Thalasso Spa, racconta di una stagione estiva dove ha prevalso il turismo di massa, riferendosi principalmente al territorio, nella quale sono stati pochi i professionisti con richieste di determinati servizi: «Purtroppo, una tipologia di soggiorno giornaliero, che porta ben poco. Nonostante tutto, nella nostra struttura ci è stato un buon riscontro, e un aumento di affluenze che ci ha riavvicinato al fatturato del 2019, sebbene il lieve ritardo nell’apertura. Per quanto riguarda, le difficoltà apportate dal Green Pass, non sono state dovute alla normativa, che di per sé era chiara, ma purtroppo ad alcune persone che cercano degli escamotage per non rispettare le regole. Malgrado queste piccole problematiche, possiamo affermare che è stata una stagione positiva, anche perché vi è stato il ritorno degli stranieri, soprattutto tedeschi, segno di un ritorno alla normalità». 

A differenza di altre strutture ricettive presenti sul territorio, l’Approdo Resort Thalasso Spa, grazie al suo core business incentrato sul benessere, ha la possibilità di destagionalizzare, chiudendo

durante l’anno solo per brevi periodi. Diverso per le strutture come l’Hotel Sogaris Paestum, dove non vi è un’occupazione tale sul territorio, oltre il periodo estivo, da far rimanere aperte realtà

turistiche che necessitano di un’importante organizzazione, come racconta il Direttore Armando Iuliano: «Per far si che ci sia una reale destagionalizzazione, va fatta un’importante operazione di

promozione del territorio. Attualmente, non vi è un’occupazione tale che consenta la sopravvivenza di un’azienda come la nostra, nei periodi di bassa stagione. L’apertura di un albergo o un villaggio turistico nel periodo di ottobre o novembre, è un qualcosa che deve essere in seguito, ma che al momento non è realizzabile dato che la destinazione non è così popolare nel mondo. Per mantenere aperta una struttura del genere vi è un importante organizzazione di personale con elevati costi, e se non si riesce a lavorare con una percentuale di occupazione di almeno del 50%, diciamo che i numeri non tornano».

Anche il Direttore Vincenzo Impegnoso del Grand Hotel Santa Maria, parla di aver avuto coraggio nel rimanere aperti fino al 25 ottobre, dato lo svuotamento della località di mare, nei periodi di

bassa stagione: «Non ci sono i numeri per tenere aperti, per dove ci troviamo, e per la tipologia di albergo, indirizzato principalmente ai vacanzieri. In merito a questo, stiamo facendo una serie di

investimenti affinché possiamo rimanere aperti in altri periodi dell’anno e non soltanto nel periodo estivo. L’obiettivo è conquistare altri segmenti di mercato, come il settore MICE, creando sale meeting e sale conferenze, per raggiungere questa tipologia di clientela. Quindi allargare le nostre frontiere in modo tale da poter aver più occupazione nei mesi di bassa stagione. Attualmente, ci stiamo impegnando, per aumentare l’occupazione e presenza, anche con dei servizi in più che andremo a offrire. Difatti, per la prossima stagione estiva ci sarà l’apertura di una spa, che sarà accessibile anche agli esterni. Il centro benessere darà un contributo e una marcia in più, anche per chi soggiornerà».

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