La muraglia che mi si para davanti è ferocemente ostile. Con calma e con pazienza scalo i 3 Km che mi separano dall’altipiano che domina il Vallo di Diano

4^ tappa. Pertosa - Teggiano 24 Km nella pancia

Decido di partire senza riscaldarmi ad un passo tranquillo. La muraglia che mi si para davanti è ferocemente ostile. Con calma e con pazienza scalo i 3 Km che mi separano dall’altipiano che domina il Vallo di Diano.

Turismo
Cilento martedì 22 gennaio 2019
di Bartolo Scandizzo
Immagine non disponibile
Il castello di Teggiano © Unico

La neve ancora campeggia su colline e montagne quando decido di partire in auto per affrontare la 4 tappa del Cammino del Parco che mi porterà dalle Grotte di Pertosa a Teggiano. Gli Alburni, che devo aggirare in auto passando per Campagna dove mi immetto sull’autostrada del Mediterraneo, si stagliano bianchi nel cielo terso di azzurro che fa da cornice alla linea della cresta. Il termometro segna + 4 quando imbocco l’uscita di Polla e mi avvio verso la discesa del Muraglione che si nasconde al sole come l’ingresso delle grotte dell’Angelo. La strada è ghiacciata e la salita che dovrò fare di corsa mi crea una certa preoccupazione.

Decido di partire senza riscaldarmi ad un passo tranquillo. La muraglia che mi si para davanti è ferocemente ostile. Con calma e con pazienza scalo i 3 Km che mi separano dall’altipiano che domina il Vallo di Diano. Alla mia destra scorre il viadotto dell’autostrada che supererò passandovi sotto costeggiando a destra il fiume Tanagro che si prepara a inabissarsi nelle gole che scendono alle Grotte. In alto scorgo la vecchia strada ferrata Battipaglia - Lagonegro.

Passo di fianco alla discarica di Polla che al suo esterno è diventata un ricettacolo di materiale di risulta.

Scendo veloce e verso la cittadina che fa da porta del “vallo” e la raggiungo quando è gremita di gente che esce dalla chiesa e si attarda a godersi il sole che scioglie la neve accumulata sui marciapiedi.

Il sole mi convince ad alleggerire il mio abbigliamento: tolgo i guanti e il cappello per sentirmi più libero di andare. Supero Polla e mi addentro in una stradina secondaria che mi fa evitare il traffico e mi concede di rilassarmi a godere del paesaggio che si allarga fino alle prime cime della Basilicata. Davanti a me c’è ancora tanta strada da fare ma il tracciato è tutto pianeggiante per cui è solo questione di tempo e di resistenza l’arrivare alla meta. Scelgo di inoltrarmi lungo lo sterrato che costeggia il Tanagro che, a sorpresa, mi si presenta ghiacciato.

Il mio passo incede ad andatura di “crociera” quando scorgo il cimitero di Sant’Arsenio e decido di tornare sulla strada principale per non perdermi il passaggio davanti alla bella sede della Bcc Montepruno e nel centro abitato che recentemente è stato rifatto dotandolo di giardini accoglienti perché ben tenuti.

È l’ora dell’aperitivo e bar e ritrovi sono affollati di persone che fanno capannello.

Esco dal paese e punto deciso su San Pietro al Tanagro. È il più piccolo dei tre ma ha la sua personalità che si esprime al meglio con l’imponente palazzo che ospita il comune. Passo davanti alla bella chiesa quando decine di fedeli escono dalla funzione domenicale. Rientro sulla via maestra e mentalmente faccio il punto della situazione: ho superato la metà del percorso e sullo sfondo vedo la sagoma di Teggiano che si alza tra il cielo e la pianura sottostante.

Lascio alla mia sinistra la strada che porta ad Atena Lucana e proseguo verso San Rufo al bivio scendo a sinistra per una strada secondaria e punto dritto verso Prato Perillo la contrada più popolosa di Teggiano.

Comincio a pensare da che parte dovrò affrontare la scalata che porta al centro storico. Intanto procedo nella giusta direzione doserò a domo nel dedalo di strade secondarie guidato dal ”panettone” che si ingrandisce man mano che il telefonino mi snocciola i Km. He ho alle spalle.

Ai piedi della salita scelgo di salire per la

Strada più breve anche se più ripida. Mi metto al passo e procedo lentamente ma con costanza.

Le gambe reggono all’impresa e arrivo nella bella piazza di Teggiano soddisfatto e consapevole che un un’altra lo pezzo del Cammino del Parco è stato segnato. Il sole, intanto si eclissa dietro le nuvole, la temperatura scende di circa 5 gradi. Gina arriva giusto in tempo per

Caricarmi in auto e

Riportarmi al punto di partenza.

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