Trenta Km falliti, 29,500 Km corsi. Si può sintetizzare così la domenica 17 febbraio 2019, il giorno in cui ho corso la 10 tappa del Cammino del parco di corsa

10^ tappa. Ogliastro Marina – Montecorice – Acciaroli – Pioppi Casalvelino - Velia

Eccomi a riprendere la mia “corsa” lungo la costa Cilentana da Ogliastro Marina per andare a ricongiungere l’anello a Policastro. Ho in programma di arrivare fino a Casalvelino Marina passando per Case del conte, Agnone, San...

Turismo
Cilento sabato 09 marzo 2019
di Bartolo Scandizzo
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10^ tappa. Ogliastro Marina – Montecorice – Acciaroli – Pioppi Casalvelino - Velia © Unico

Questa giornata era destinata ad un lungo di 30 Km per allenarmi in vista della Maratona di Roma che correrò insieme a Rosalia Pepe mia compagna di squadra nella la Sporting Calore. I nostri compagni sono partiti per Angri, la prima 10Km che ho corso vestendo la maglia della mia squadra due anni addietro. Ma l’influenza che colpisce la mia compagna alla vigilia dell’impegno, mi fa cambiare i piani.

Ed eccomi a riprendere la mia “corsa” lungo la costa Cilentana da Ogliastro Marina per andare a ricongiungere l’anello a Policastro. Ho in programma di arrivare fino a Casalvelino Marina passando per Case del conte, Agnone, San Mauro Marina, Acciaroli e Pioppi.
La giornata si preannuncia assolata con la temperatura giusta per correre. Entro nel piccolo borgo di Case del conte con un passo lento e adatto a riscaldare i muscoli e a connettere la mente con l’idea di un impegno fisico di una certa rilevanza.
La salita che inizia appena fuori dal centro abitato mi rende più facile la messa a punto del ritmo cardiaco con sforzo controllato e proporzionato al fatto che mi metto in moto senza un adeguato riscaldamento da fermo.

Appena fuori dal centro abitato subito mi compare alla vista il mare che accarezza la costa assecondandola in ogni insenatura. Sarà un bagno continuo con avanzate verso l’orizzonte e ritirate penetranti verso l’interno. La strada costiera fa lo stesso all’incontrario.

La bella giornata favorisce l’arrivo di altri sportivi che ridiscendono la SS 267 verso sud; sono i ciclisti che a piccoli gruppi si annunciano con le loro voci altisonanti alle mie spalle ma non mancano i “solitari” come il sottoscritto.

In cima alla salita mi fermo a scattare qualche foto e poi, ben caldo, parto in discesa per raggiungere il porticciolo di S. Nicola a mare situato nel comune di Montecorice.

Ora si tratta di risalire in quota per guadagnarmi la vista di un altro scorcio di panorama che so sarà un’altra cartolina che comparirà alla mia vista.

La seconda discesa mi porta in “dote” il piacere di correre sul il lungomare di Agnone uno scrigno di tranquillità che mi immette direttamente sul sentiero che porta a punta Capitello.

Qui devo risalire attraversando l’omonimo villaggio turistico costruito sulla scogliera. Risalgo a fatica per rimettermi sulla strada. Punto deciso verso Ripe Rosse, la scarpata ricoperta da pini mediterranei acquistata dall’ente Parco all’inizio degli anni 2000, all’epoca di Vincenzo La Valva e Mimì Nicoletti, per sottrarla all’ennesima speculazione edilizia destinata al turismo.

In lontananza vedo già Acciaroli al termine della bella spiaggia che costeggia la statale. Scorrono davanti a me i cartelli che indicano le baie occupate da omonimi villaggi che precludono l’accesso al mare nel comune di S. Mauro La Bruca. Raggiungo con passo allegro il tratto pianeggiante della SS267 che cammina parallela alla spiaggia. Entro nel centro abitato del borgo marino del comune di Pollicache è assurto agli onori della cronaca nazionale per l’efferato assassino del sindaco pescatore, Angelo Vassallo. Senza fermarmi attraverso la grande piazza e l’area attrezzate dove ogni anno viene istallata una mostra di arte contemporanea che da il via all’edizione del PAC (Porto di Arte Contemporanea) ideato da Valerio Falcone.

Procedo con speditezza mentre attraverso il centro storico lungo la bretella che mi riporterà sulla statale diretto vero Pioppi. Il tratto è in salita e questo mi induce a ridurre il ritmo, ma anche il panorama che si dipana sotto i miei occhi mi induce a riflettere sul fatto che sto passando a ridosso della scogliera dove Angel Kess pose la sua residenza e studiò e rese al mondo lo studio sulla Dieta Mediterranea.

Con questi pensieri arrivo alla deviazione che mi consente di passare sul sentiero pedonale che costeggia il mare. Il sole batte a distesa sulle case che si affacciano a mare. Quando arrivo davanti al palazzo Vinciprova, sede del museo del mare e della Dieta Mediterranea, risalgo sulla strada e affronto l’ultima salita che farà entrare nel comune di Casalvelino.

Sono ansioso di scollinare per godermi la vista della costa piatta della piana del Velino con sullo sfondo il promontorio di Capo Palinuro.

Scendo in pianura valutando se è il caso di continuare fino a Velia la cui torre svetta sulla collina di Elea, l’antica città della Magna Graecia.

Ormai sono al 26° Km quando entro sul lungomare di Casalvelino gremito dai turisti che non si sono lasciati sfuggire ilpiacere di pregustare una passeggiata a mare con il sole che è un assaggio di primavera.

Rientro per nel centro abitato per passare davanti alla cappella di S. Matteo dove le spoglie dell’apostolo furono deposte quando vi giunsero dal Medio Oriente. Riparto alla volta di Velia con la speranza di poter tagliare il “traguardo” dei 30 Km, la distanza che avrei dovuto correre insieme a Rosalia come allenamento della prossima Maratona di Roma che correremo insieme.

Passo sul fiume Velino e mi immetto sulla pista ciclo – pedonale che arriva fino a Velia. Negli occhi ho solo la torre che si avvicina passo dopo passo. Gina mi supera con la sua auto e le dico di aspettarmi all’ingresso dell’are archeologica dove, tra l’altro, c’è la splendida Porta Rosa.

Quando giungo al “traguardo” Runtastic mi annuncia che ho percorso 29,500 Km …

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