Unico Patrimonio. Luglio 2019 #02 Il Mare

CONTRO EDITORIALE

Il mare è costellato di porti da cui si parte ed altri in cui si approda.

Turismo
Cilento domenica 25 agosto 2019
di Bartolo Scandizzo
Immagine non disponibile
Punta Licosa - Castellabate © web

Il mare è da sempre così come è stato visto dai nostri antenati, come è stato raccontato da Omero che vi ha ambientato molte delle vicende legate alle peregrinazioni di Ulisse nell’Odissea, e Virgilio che ha fatto risalire le coste del mar Tirreno ad Enea fino alla foce del Tevere, ed infinite altre storie e leggende.

È il nostro mare che è diverso dal “Mare Nostrum” che Roma fece suo in secoli di infinite guerre.

È il mare Mediterraneo che tanta parte ha avuto, ha e avrà nella vita di chi ha avuto la fortuna di vivere la sua vita lungo le coste che gli fanno da argine.

Noi siamo cambiati nel corso dei millenni, la costa si è trasformata per merito o demerito dell’uomo, ma l’infinita distesa che si stende fin dove lo sguardo può arrivare è sempre lì che frange e rifrange nel tentativo, riuscito, di farsi spazio nella vita delle popolazioni che vi hanno vissuto fin dalla notte dei tempi.

Il 2° numero di UNICO “patrimonio” in queste pagine racconta come il nostro mare è ancora oggi protagonista delle nostre esistenze nonostante le attività naturali più adatte alla sua natura (la pesca e il trasporto) siano oggi ridotte ai minimi termini.

I riconoscimenti ottenuti con le bandiere blu che stanno ad indicare che le acque che bagnano le nostre coste e tantissime altre in Italia, sono pulite, cristalline e balneabili. Per la verità lo sono state per milioni di anni, sia le nostre sia tutte quelle del pianeta, ma nel mondo in cui viviamo questa “banalità” è diventata un fattore che rende i paesi che vi si adagiano posti ambiti da quanti praticano il turismo balneare.

Ecco perché esaltare i comuni, e con essi i cittadini che li abitano, in un reportage è una cosa buona e giusta: buona, perché si fa un servizio a quanti nello scegliere le località saranno certi di trascorrere la loro vacanza in un posto pulito e si potranno bagnare in acque cristalline; giusta perché si dà merito agli amministratori ed agli amministrati di vivere in un posto a cui tengono sia per la qualità della loro vita quotidiana sia per chi vi arriva da straniero!

Raccontare il nostro mare il mare, che per secoli è stato lo spazio oltre il quale c’era l’ignoto, in coincidenza della ricorrenza dei 50 anni dell’allunaggio dell’uomo sulla Luna è un modo per ricordare a noi stessi e a quelli che verranno che c’è sempre qualcosa da scoprire oltre l’orizzonte che ci è dato di scrutare. Farlo con rispetto tornerà utile sia al posto dove si approda sia al porto dal quale si parte.

Certo il mare sa essere anche terribile, incontrollabile perfino “assassino”! E non bastano i fari, non servono le grotte scavate nella costa, sono inutili gli SOS lanciati dalle imbarcazioni alla deriva … è nella sua natura fare stragi di uomini e cose. Ma l’uomo, consapevole di questi pericoli, ha dettato la “legge del mare” che concede anche al più acerrimo nemico di essere tratto in salvo se, inerme, è in balia delle onde.

Purtroppo, come è accaduto in tante altre occasioni in passato, l’umanità ha bisogno di essere riaffermata anche in mare perché qualcuno ha pensato “male” di sospendere la legge di vita per dettarne una di morte …

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