Il primo pontile che ospita l’attracco e la partenza del Metrò del Mare è lo stesso da circa 40 anni

È tutto oro quel che luccica? Se luccica...

Agropoli non è più un centro importante per il turismo né di qualità né di quantità. I grandi numeri del passato hanno lasciato spazio a un turismo da fine settimana. Ma a parte tutto manca quel quid in più.

Turismo
Cilento mercoledì 11 settembre 2019
di Enrico Serrapede
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Il primo pontile che ospita l’attracco e la partenza del Metrò del Mare è lo stesso da circa 40 anni © Unico

"Settembre, avremo le stesse pretese", cantano i Verdena, gruppo forse un po' troppo difficile per le orecchie comuni. Resta il concetto delle pretese però, caro, di questo periodo, alla città di Agropoli. Ma quale sarebbe la pretesa settembrina? Ovviamente di aver chiuso con successo la stagione estivo turistica. Affermarlo con grande sicurezza è senza dubbio un azzardo, forse spropositato. Agropoli non è più un centro importante per il turismo né di qualità né di quantità. I grandi numeri del passato hanno lasciato spazio a un turismo da fine settimana. Ma a parte tutto manca quel quid in più. Agropoli non ha un evento rappresentativo che contraddistingua l'identità della città e che porti il nome fuori dai confini comuni. Tengono banco le feste religiose, ma siamo di fronte a una prassi consolidata e, per giunta, una cittadina di tale portata non può certo far affidamento solo su questo. Manca visione del futuro, manca la visione di portare il turismo di Agropoli allo step successivo. Le bellezze naturalistiche permetto alla barca di navigare a mare aperto anche per altri cento anni ma non può limitarsi tutto a questo. La città merita di più ma non viene accontentata. Importante precisare però che le colpe non vanno fatte tutte all'amministrazione Coppola, perché siamo solo di fronte all'ennesima giunta incapace di redigere un piano turistico di alta qualità. La scelta, ormai praticata da tutti, è quella di gestire i mesi estivi. Senza osare. Però, cari amministratori, arriverà prima o poi qualcuno con il coraggio di portare (o almeno cercare di farlo) Agropoli in una nuova ottica turistica? Riempirsi di chiacchiere, però, è facile. Quindi cerchiamo anche di capire cosa e dove si potrebbe migliorare. Una banalità è l'accoglienza e prendiamo ad esempio il metrò del mare, uno dei punti di forza del turismo da tanti decantato. Il primo pontile che ospita l'attracco e la partenza del natante è lo stesso da forse quarant'anni. Cosa ci vuole a installare delle pensiline per coprirsi dal torrido sole estivo. Qualche panchina per rendere più gradevole l'attesa. Il porto è un'altra zona dolente, come San Marco, le due passeggiate sul mare sono schiave delle automobili. Il porto è un enorme parcheggio a tutte le ore ma soprattutto la sera e inoltre manca anche un'illuminazione adeguata. A San Marco la situazione è anche peggiore quando il traffico ci aggiunge altre difficoltà. Il rilancio doveva arrivare dalle due Notti Blu, quest'anno organizzate in collaborazione con Roberto Apicella già promotore di eventi come la Corrida -(pausa, sospiro) - di Agropoli. Quel che si è visto, in grossa parte, però non ha stupito. Soprattutto in piazza dove le attrazioni erano davvero pochissime. È vero, la gente si è divertita con la musica di due agropolesi doc: i dj Alex Mental e Luigi Tassone. Ma ciò non toglie che si è trattata di una soluzione semplicistica. Montare un palco e far suonare musica da disco revival a due amati agropolesi non è certo l'impresa del secolo. Apprezzabile, per carità, ma non indimenticabile. Fatto sta, però, che nel vuoto di un'estate anche così poco può essere proclamato successo. Insomma, di successi se ne sono visti davvero pochi, forse nessuno. In compenso la città ha vissuto ancora una volta l'invasione di incivili che si sono fatti beffa di traffico, buone maniere, educazione, raccolta differenziata, decora e chi più ne ha più ne metta. Un consiglio? Se avete due lire in tasca per agosto, non scegliete Agropoli. Da un parte, per fortuna, è arrivato settembre, con giugno il mese preferito dagli agropolesi.

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