“Vestito con una tunica ed armato con una lancia, una scure, uno scudo”

L’Antece, il dio guerriero degli Alburni

L’effige del “dio guerriero degli Alburni“, chiamato localmente “Antece” (antico o immobile), è una roccia scolpita che ha un’altezza di 1,60 – 1,70 m risalente al V – IV secolo a. C.

Turismo
Cilento mercoledì 29 gennaio 2020
di Carmine Torre
Immagine non disponibile
L’Antece, il dio guerriero degli Alburni © Unico

Nel comune di Sant’Angelo a Fasanella, paese del Cilento interno, in uno dei punti più alti (1.125 metri s.l.m.) di “Costa Palomba“, a quasi 4 chilometri dall’ultima casa del centro abitato, possiamo ammirare scolpito nella roccia con tutta la sua imponenza e fierezza il “dio guerriero degli Alburni“.

Antece, dio guerriero degli Alburni – Sant’Angelo a Fasanella.

L’effige del “dio guerriero degli Alburni“, chiamato localmente “Antece” (antico o immobile), è una roccia scolpita che ha un’altezza di 1,60 – 1,70 m risalente al V – IV secolo a. C.

Da un’analisi più descrittiva della scultura possiamo vedere che su una roccia di grosse dimensioni vi è la raffigurazione di un antico guerriero vestito con una tunica ed armato con:

una lancia;
una scure;
uno scudo.

Mossi da senso d’avventura decidiamo di raggiungere il luogo dov’è collocata l’Antece.

Man mano che ci avviciniamo al luogo dov’è ubicata la scultura rupestre ci accorgiamo che stiamo raggiungendo un antico luogo pieno di sacralità.

Scalino dopo scalino, paesaggio dopo paesaggio ci sembra sempre più di raggiungere un moderno santuario.

Dopo una scalata di quasi 30 minuti, dopo aver percorso un sentiero facile e ben segnalato, tra paesaggi stupendi ed una vegetazione folta nella montagna che poi tende a sparire sulla vetta, raggiungiamo la nostra meta.

STORIA DELL'ANTECE - IL DIO GUERRIERO DEGLI ALBURNI- CHE INCUOTE RISPETTO.....
Cartello sul sentiero per l’Antece – Sant’Angelo a Fasanella

Il solo pensare che migliaia e migliaia di antichi viaggiatori prima di proseguire il loro viaggio (da e per l’antica Lucania) salivano su queste vette per adorare ed ingraziarsi il “dio Alburno“, rappresentato sulla roccia che stavamo vedendo davanti ai nostri occhi, ci fa capire quanta storia racchiudono le montagne del Cilento interno e degli Alburni.

La grandezza e la collocazione (orientata verso ponente) della scultura rupestre, la storia dei luoghi ed il paesaggio che si gode da questa parte del Cilento meritano d’essere immortalati con fotografie e filmati.

Poco distante dall’ Antece si può vedere un’ara o vasca sacrificale ricavata da una pietra lavorata di 90 x 120 cm che veniva utilizzata per i sacrifici al “dio Alburno“.

Non dimentichiamo, nemmeno, che l’Antece è situata nell’antico “Castrum (Fortezza) Palumbus” e che poco distanti si possono intravedere tratti dell’antica cinta muraria del “Castrum” che testimoniano il passato glorioso del sito che stiamo visitando.

Antece, dio guerriero degli Alburni – Sant’Angelo a Fasanella

Volgendo lo sguardo verso gli innumerevoli paesaggi che si possono vedere, ci possiamo immedesimare nell’antica vedetta che da questo punto d’osservazione poteva controllare i movimenti di potenziali nemici provenienti dalla Valle del Fasanella e dalla Valle del Calore.

Nel comune di Sant’Angelo a Fasanella, paese del Cilento interno, in uno dei punti più alti (1.125 metri s.l.m.) di “Costa Palomba“, a quasi 4 chilometri dall’ultima casa del centro abitato, possiamo ammirare scolpito nella roccia con tutta la sua imponenza e fierezza il “dio guerriero degli Alburni“.Antece, dio guerriero degli Alburni – Sant’Angelo a FasanellaL’effige del “dio guerriero degli Alburni“, chiamato localmente “Antece” (antico o immobile), è una roccia scolpita che ha un’altezza di 1,60 – 1,70 m risalente al V – IV secolo a. C.Da un’analisi più descrittiva della scultura possiamo vedere che su una roccia di grosse dimensioni vi è la raffigurazione di un antico guerriero vestito con una tunica ed armato con: una lancia; una scure; uno scudo.Mossi da senso d’avventura decidiamo di raggiungere il luogo dov’è collocata l’Antece.Man mano che ci avviciniamo al luogo dov’è ubicata la scultura rupestre ci accorgiamo che stiamo raggiungendo un antico luogo pieno di sacralità.Scalino dopo scalino, paesaggio dopo paesaggio ci sembra sempre più di raggiungere un moderno santuario.Dopo una scalata di quasi 30 minuti, dopo aver percorso un sentiero facile e ben segnalato, tra paesaggi stupendi ed una vegetazione folta nella montagna che poi tende a sparire sulla vetta, raggiungiamo la nostra meta.Cartello sul sentiero per l’Antece – Sant’Angelo a FasanellaIl dio guerriero “Alburno” incute rispetto.Il solo pensare che migliaia e migliaia di antichi viaggiatori prima di proseguire il loro viaggio (da e per l’antica Lucania) salivano su queste vette per adorare ed ingraziarsi il “dio Alburno“, rappresentato sulla roccia che stavamo vedendo davanti ai nostri occhi, ci fa capire quanta storia racchiudono le montagne del Cilento interno e degli Alburni.La grandezza e la collocazione (orientata verso ponente) della scultura rupestre, la storia dei luoghi ed il paesaggio che si gode da questa parte del Cilento meritano d’essere immortalati con fotografie e filmati.Poco distante dall’ Antece si può vedere un’ara o vasca sacrificale ricavata da una pietra lavorata di 90 x 120 cm che veniva utilizzata per i sacrifici al “dio Alburno“.Non dimentichiamo, nemmeno, che l’Antece è situata nell’antico “Castrum (Fortezza) Palumbus” e che poco distanti si possono intravedere tratti dell’antica cinta muraria del “Castrum” che testimoniano il passato glorioso del sito che stiamo visitando.Antece, dio guerriero degli Alburni – Sant’Angelo a FasanellaVolgendo lo sguardo verso gli innumerevoli paesaggi che si possono vedere, ci possiamo immedesimare nell’antica vedetta che da questo punto d’osservazione poteva controllare i movimenti di potenziali nemici provenienti dalla Valle del Fasanella e dalla Valle del Calore.

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