Unico Patrimonio: Novembre 2021 / 05.

Sessa Cilento: Centro recupero rapaci

Gerardo De Marco nel 2010 chiamò "Striscia la Notizia" per un reportage.

Unico patrimonio
Cilento domenica 14 novembre 2021
di Roberto Scola
Immagine non disponibile
Centro Recupero Rapaci © Unico

La struttura centrale del CRRC (Centro Recupero Rapaci Cilentano) è imponente. Bella la sua esposizione ma soprattutto era: “Bella la sua funzione”, -mi dice- Gerardo De Marco attivista della prima ora nel Centro di Recupero Rapaci, fortemente voluto e sostenuto dall’associazione citata in precedenza. La storia è appassionante. Tutta italiana o all’italiana. Comincia nel1992. “La prima sede del Centro non era quella che vediamo in foto-mi dice Gerardo-stavamo a Valle Cilento in un immobile di proprietà del Comune di Sessa Cilento, poi siamo passati in una struttura privata, infine, nella Sede che oggi vediamo. Il Parco Nazionale del Cilento, con la nostra insistenza, investì allora cinquecentomila euro. Le Sale erano attrezzate dal punto di vista chirurgico e radiologico, anche se noi come Associazione non ci siamo mai entrati. Noi avevamo a disposizione solo le voliere e dei congelatori per il cibo. Il Centro funzionava, ci chiamavano dappertutto per: recuperare, accudire e guarire la fauna selvatica del territorio. Nella nostra Associazione era presente un Comitato Scientifico nominato dall’Università degli Studi di Napoli. Avevamo tutte le figure che servono, dal punto di vista delle autorizzazioni, per gestire gli uccelli rapaci a scopo educativo e riabilitativo. Una volta guariti gli uccelli venivano liberati e restituiti al loro habitat naturale. Da sottolineare fortemente è che la Nostra Associazione lavorava con passione e dedizione, ma soprattutto senza scopo di lucro.” A questo punto la mia domanda è scontata.

Perché il Centro è stato chiuso?

 È un fatto inspiegabile-continua Gerardo-, c’è come al solito un rimpallo di responsabilità tra Ente Parco, Comune di Sessa Cilento e varie Associazioni del settore che volevano intervenire nel Centro. Nel 2010 chiamai la redazione di Striscia la Notizia che venne a fare un reportage della Storia del Centro ed un accurato approfondimento della situazione. Da allora solo promesse. C’è stata una breve riapertura e poi subito una chiusura.

Rassegnato a questa situazione?

Mai. Tutte le Amministrazioni Pro Tempore del Comune di Sessa Cilento, nei loro Programmi elettorali hanno messo la riapertura definitiva del Centro di Recupero. Aspetto che la nuova Amministrazione di Sessa, guidata dal Dott. Gerardo Botti, faccia le opportune verifiche con gli Enti proposti, per riaprire definitivamente il Centro.

Infine, una domanda sentimentale, cosa rappresenta per te la riapertura di questo Centro, ma soprattutto la cura degli uccelli rapaci?

“I rapaci sono all’apice della catena alimentare e per tale motivo sono preziosi regolatori degli equilibri naturali. Hanno adattamenti straordinari al volo e alla caccia, una vista acutissima e un udito eccellente, un volo potente e veloce (il falco pellegrino in picchiata è l’uccello più veloce del mondo). I rapaci notturni hanno il volo più silenzioso che esista in natura e la capacità di muoversi al buio grazie a vista e udito straordinariamente sviluppati. Tutti hanno complesse relazioni sociali e di coppia. Sono generalmente molto fedeli ai luoghi di nidificazione, che continuano a frequentare e utilizzare per tutta la vita. Dovremmo dunque anche ai nostri giorni nutrire curiosità e rispetto per questi animali così selvaggi e, nello stesso tempo, così familiari per la storia della civiltà umana.”

 

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