La festa della bellezza a primavera

La primavera è da sempre abbinata all'idea di bellezza e, come tale, si rifrange nell'immaginario collettivo supportata dagli artisti

LIUCCIO GIUSEPPINO I Viaggi del Poeta
Cilento - giovedì 21 marzo 2019
La festa della bellezza a primavera
La festa della bellezza a primavera © web

Nel novembre scorso sottoposi all’attenzione della dott.ssa Enza COBALTO, assessore al Turismo e alla Cultura del Comune di Amalfi, la proposta che rendo pubblica nell’articolo che segue, nella speranza che venga presa in considerazione e si realizzi in toto o in parte.

Coltivo, ancora con amore, l’ambizione che Amalfi o in alternativa un altro comune della Costa voli alto ipotizzando iniziative di grande spessore culturale e di efficace impatto spettacolare con una positiva ricaduta di immagine sui media. Lo consiglia e lo consente la tradizione di una tra le più belle cartoline dell’Italia Turistica nel mondo, che, secondo me, va orgogliosamente onorata. La primavera è da sempre abbinata all'idea di bellezza e, come tale, si rifrange nell'immaginario collettivo supportata dagli artisti. Non c'è poeta che non ne abbia cantato la festa di luci e colori. Non c'è pittore che non ne abbia schizzato i contorni materializzandoli nel corpo di una donna giovane: bellissima quella carnalmente solare del Botticelli! Non c'è musicista che non ne abbia titillato, arpeggiato, sospirato, dilatato il suono nell'accavallarsi ritmicamente capriccioso delle note: ariosamente festoso l'Inno di Beethoven, giustamente assunto ad Inno dell'Europa.

Ancora qualche giorno e nel calendario astronomico irromperà la primavera che già da qualche settimana è esplosa per campi e giardini, terrazzi, balconi e finestre nello scialo della fioritura, veleggia rapida per il cielo nelle piroette degli stormi in amore, spiuma veli di sposa al mare a tenere carezza di battigia.

A primavera la Costiera è più bella Valga per tutti l’esempio di Amalfi, che ne è stata, ne è e ne resta la capitale e che a primavera è bella più che mai nella rete impalpabile dei colori puri, è coinvolgente nel cicaleccio allegro che straripa da strade e vicoli, si stempera negli slarghi e nelle piazze, si gonfia ai tavoli dei ritrovi all'aperto e sfuma alla marina all'unisono con la risacca. È la ripresa delle attività. È l'inizio della festa del turismo, sgargiante di colori, calda di ospitalità, spumeggiante di fantasia, scoppiettante di allegria.

Ma ogni festa che si rispetti esige una cornice adeguata, fatta di eleganza, di disinvolta signorilità, di cura dei particolari per una ospitalità coinvolgente ed inappuntabile.

L'impegno deve essere: 1) degli operatori: a)gli albergatori che aprono le loro "case" nitide di freschi restauri, ridenti ed odorose di fiori di stagione, signorilmente contenute nel gusto degli arredi, inappuntabili e professionali nei servizi; b) i ristoratori garbati e cordiali nella proposta dei menu, tradizionali ma insieme estrosamente innovativi nella forma quanto di comprovata qualità nella sostanza; c) i commercianti maestri di riservata gentilezza nell'offerta di merce di qualità (si spera) nei negozi allegramente colorati; d) gli artigiani nella disarmante tenera modestia all'esposizione di prodotti della estrosa manualità, in cui è difficile tracciare i limiti di demarcazione tra arte ed artigianato,

2) della Amministrazione Comunali, che deve: a) trasformare la città, centro soprattutto, ma anche le frazioni, ove possibile, in un trionfo di fiori straripanti, in macchie di colori, dai vasi a margine di marciapiedi; b) esaltare sagrati di chiese, chiostri di conventi, ingressi e scalinate monumentali di palazzi storici e dimore gentilizie in fughe festose di azalee in gara di policromie; c) attrezzare percorsi per vicoli e slarghi all'insegna di arredi floreali, che costituiscano una naturale guida colorata, festosa ed odorosa alla scoperta di una città segreta, ricca di fascino e di mistero, accattivante nella complicità disinvolta dell'offerta di bellezze nascoste, raccolte, intime e sconosciute; 3) dell'intera collettività, nella consapevolezza che la città è di tutti; è la casa, il salotto, il giardino di tutti e come tale va tenuta linda, ordinata, accogliente e va difesa dagli sconsiderati, residenti e turisti, che ne imbrattano, feriscono, sfregiano la bellezza. A questa orgogliosa consapevolezza vanno educati soprattutto i giovani, istituzionalizzando una "Giornata del Turismo", da far coincidere proprio con la primavera, in cui i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado discutano (con professori, amministratori locali, operatori) del turismo come ricchezza dell’intero territorio cittadino, che fonda le sue fortune economiche su storia, arte, cultura e paesaggio e si convincano, quindi, i giovani che tutta questa prismatica e sfolgorante bellezza, con tale e tanto sinergico mélange, è uno scrigno di tesori da mostrare con orgoglio e da difendere e conservare con convinzione e determinazione: Si tratta di un percorso da impostare e realizzare se possibile fin da subito con l'impegno solenne della realizzarlo al meglio per il prossimo anno: Oltretutto costa poco o niente. Pochi spiccioli in piante e fiori. E basta una campagna di educazione turistica a 360 gradi e Amalfi, tutta. (centro e periferie) cambia volto, anzi riacquista il suo vero volto di regina del turismo internazionale.

E, allora, sbrigliamo la fantasia ed ipotizziamola una bella Festa della Primavera, come festa della bellezza nella cornice magica di Amalfi, regina di bellezza, nella consapevolezza che il territorio deve aprire la stagione turistica alla grande con una serie di iniziative di grosso spessore culturale, di grande effetto spettacolare, di straordinario richiamo per turisti e media con conseguente ritorno di immagine

Si potrebbe pensare a un concerto di primavera con: a) musica (festival della canzone turistica) b) poesia (come proposta di geo¬marketing) c) moda (primavera-

estate) d) sposalizio del mare, spalmando le iniziative su tutto il territorio comunale, dando protagonismo anche alle frazioni, finora colpevolmente quasi sempre escluse.

L'immagine della primavera è da sempre abbinata a quella della donna. E proprio per questo si potrebbe ipotizzare un:

'Amalfi¬Premio Donna, che dia riconoscimenti ambiti a donne che si sono affermate nel mondo della cultura, dell'arte, dell'imprenditoria, dello sport, ecc. La manifestazione da tenersi a metà giugno, con ripresa televisiva, sarebbe la naturale conclusione di tutta una serie di incontri disseminati nell'arco di due o tre mesi con cadenza settimanale su singoli temi:

1) letteratura al femminile,

2) pittura al femminile,

3) musica al femminile,

4) medicina al femminile,

5) le donne del turismo,

6) le donne del vino,

7) le donne del volontariato,

8) le donne dello sport),

9) le donne dei media,

10)le donne del mare,

11) le donne della sicurezza,

12) le donne (angeli) del cielo

Tra il "Concerto di primavera" (a marzo) e il Premio Donna (a giugno) si potrebbero avere tre mesi di turismo di qualità sull'onda dei riflettori accesi sulla città parte dei media. Ma gli incontri offrirebbero lo spunto di arricchirci su esperienze maturate dalle donne in settori strategici della vita produttiva in grado di stimolare, quindi, le donne del territorio ad un protagonismo attivo nei vari campi delle loro attività.

Il progetto l’ho ipotizzato, pensando ad Amalfi, per nostalgia d’amore. Ciò non toglie che, all’occorrenza, fatte le opportune rimodulazioni, possa essere realizzato da qualsiasi altro centro della Costa. Buon Lavoro!

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